Cecilia Gatto Trocchi
Magia
L'anima inquieta dell'Occidente
La compulsione all'irrazionale
di Cecilia Gatto Trocchi
24 gennaio
L'organizzatrice di televendite Vanna Marchi, sua figlia e altre cinque persone [...] autori che fanno risalire l'istituzione della Libera Muratoria ad Adamo, agli Atlantidi, a esposto, sistemate a protezione delle chiese), e da rilievi come quello conservato del re Licaone, che sarebbe stato trasformato in lupo per aver sacrificato a ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, ora considerata forma di conoscenza superiore, ora rifiutata come impostura e condannata dalle autorità ... ...
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Tecniche di carattere magico sono presenti nelle religioni antiche. Nell’India vedica la pratica ascetico-magica del tapas conferisce potere anche sopra gli dei (e gli dei stessi vi ricorrono). Nell’antico Egitto la m. (hike) è largamente applicata anche nei riguardi delle divinità o dei defunti. Nell’antica ... ...
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Originariamente, la dottrina e la pratica dei magi persiani, poi, la «somma scienza» che presume di dominare le forze della natura; anche l’insieme di pratiche che, nell’uso popolare, tendono comunque a quel dominio, come la fattura, l’incantesimo, ecc.
Magia e religione: interpretazioni e teorie
La ... ...
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Adriano Favole
Un antico modo di controllare il mondo
La magia è un fenomeno complesso che ritroviamo nei racconti di fantasia, nel cinema ma anche nella vita reale delle società umane. Gli antropologi hanno tentato di spiegare la diffusa presenza della magia interpretandola, di volta in volta, come ... ...
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Magia e divinazione
SStefano Rapisarda
Per quanto sovente assimilate nel sentire comune, magia e divinazione sono due pratiche in realtà 'epistemologicamente' assai differenti. La magia mira a modificare con procedure 'costrittive' la realtà esterna all'individuo, la divinazione mira piuttosto alla ... ...
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Francesco Spagna
Il termine indica, in generale, la pratica e la forma di sapere esoterico e iniziatico che si presentano come capaci di controllare le forze della natura. La magia è stata oggetto, nelle varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, ora considerata forma di conoscenza ... ...
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Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o dell'arte che il mago pretende di possedere è parte integrante dell'attuale nozione occidentale della magia, ... ...
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màgico [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. mag✄ikós, lat. magicus, "che ha pertinenza con la magia"] [LSF] Si dice di cose che danno aspetti singolari (lanterna m., occhio m., ecc.) o di enti numerici e geometrici che godono di proprietà singolari (nucleo m., numero m., quadrato m., T m., ecc.), per i quali ... ...
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Nicola Turchi
. Questo termine, nelle lingue classiche (gr. μαγεία, lat. magia) designò la dottrina o arte dei magi (v.), poi, dato il carattere attribuito a questi nel mondo antico, passò a significare l'insieme delle operazioni poste in atto da uno stregone o fattucchiere o mago in virtù dei suoi ... ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] del suo tempo libero; il 20 apr. 1933 era stato nominato accademico d'Italia.
Il G. morì a Roma il 18 nov. 1934.
In generale i giudizi G. De Luca, per il quale fu "il Giolitti della Chiesa, uomo di grande mestiere, ma mestiere" e G. Spadolini, ...
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CAETANI, Enrico
Gaspare De Caro
Secondogenito di Bonifacio, signore di Sermoneta, e di Caterina di Alberto Pio, conte di Carpi, nacque nel 1550. Nel 1560 ricevette la tonsura e gli ordini minori; in [...] per liberarsi di quella carica più imbarazzante che fruttuosa; in effetti nell'ossequio alle direttive della Chiesa avrebbe consentito alla Francia di passim; Collezione delle disposizioni su li censimenti del Stato Pontificio, I, Roma 1845, pp. 73 s ...
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DATI, Leonardo
Paolo Viti
Nacque a Firenze da Stagio, o Anastasio, e da Ghita di Ridolfo Taoni intorno al 1365; fu fratello di Gregorio detto Goro, mercante e scrittore. Entrato nell'Ordine domenicano [...] chiesa stessa, fatta, anche per suo interessamento, il 10 sett. 1420 da Martino V.
Ammalatosi all'inizio del marzo 1425, il D. morì, a Firenze, il 15 dello stesso mese.
Non è assolutamente sicuro se proprio in quei giorni fosse stato della libera ...
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DONÀ (Donati, Donato), Pietro
Antonio Menniti Ippolito
Figlio terzogenito del patrizio Nicolò, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1390. Studiò a Padova: il 30 genn. 1410 si licenziò in arti e [...] governare quell'inquieta provincia che era rientrata a far parte dello Stato pontificio nel 1424 (nel 1426 la competenza del D. 1447 liberò da ogni censo e dal peso della contribuzione delle decime la chiesa di S. Maria in Monte Ortone. In quello ...
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PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] , Ambrogio Donini, libero docente nel 1926, dedicò il corso alle origini della Chiesa di Roma.
In una lettera a Remo dopo il 1938. Giorgio La Piana e A. P. tra Stati Uniti, Inghilterra e Perù, in Humanitas, 2013, 6, pp. 1018-1033; A. Ventura, Il ...
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CORDOVANI, Felice (in religione Mariano)
Giuseppe Ignesti
Nacque il 25 febbr. 1883 a Serravalle di Bibbiena nel Casentino, fra Camaldoli e La Verna, da Celestino e Petra Bartolini.
Primogenito di numerosa [...] articolo su Il concetto di Stato sul primo numero della rivista il pensiero tomista, libero però da schematismi scolastici e il fascismo durante il pontificato di Pio XI, inChiesa, Azione cattolica e fascismo nell'Italiasettentr. durante il ...
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BALDOVINO
Margherita Giuliana Bertolini
Di stirpe franca ("genere francus" è detto nel cod. Lat. monacense 4623 della cronaca di Leone Ostiense, cfr. Chronica p. 620, apparato), discepolo di Oddone [...] sottratto al monastero cassinese la chiesa di S. Angelo in Formis (sotto il monte per indurre i Capuani a lasciare liberi i Cassinesi. All'abbaziato di poi che la permanenza di B. a Roma sia stata di breve durata e che egli sia tornato subito nel ...
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PECCI, Giuseppe
Paolo Pagani
PECCI, Giuseppe. – Nacque a Carpineto Romano (vicino a Roma) il 13 dicembre 1807 dal conte Lodovico, colonnello dell’esercito di Napoleone, e da Anna Prosperi-Buzzi di Rienzi, [...] principe della Chiesa.
Nell’agosto in De veritate, 24, 2 (parlando di «judicium de particulari operabili») e che sarebbe stato oggetto di accaniti dibattiti, nella seconda scolastica, tra Roberto Bellarmino che lo enfatizza (De gratia et libero ...
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GAGGIA, Giacinto
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verolanuova, in provincia di Brescia, l'8 ott. 1847, da Giacomo, agiato proprietario terriero, e da Angela Boninsegna. Secondogenito, cresciuto in una famiglia [...] Chiesa il delicato equilibrio su cui si reggevano i rapporti dell'istituzione ecclesiastica con lo Stato.
Pur se in e il prete. La gestione del tempo liberoin un villaggio operaio durante il fascismo, in Aspetti della società bresciana fra le due ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...