Democrazia cristiana
Francesco Traniello
L'ambito semantico
Prima che, nel corso del XX secolo, numerosi partiti politici europei e latino-americani, in varia misura radicati nei rispettivi mondi cattolici, [...] libertà - e nella fierezza della propria anteriorità; nell'opposizione metodica a tutto ciò che ne derivava: liberalismo, socialismo, sovranità popolare, legge del numero, individualismo, ecc. [...]. La democrazia cristiana ai suoi inizi non doveva ...
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CRAXI, Benedetto detto Bettino
Luigi Musella
Nacque a Milano il 24 febbraio 1934 da Vittorio e Maria Ferrari.
La famiglia e la politica (1934-1952)
Vittorio, originario di Messina, dopo la laurea in [...] del PSI a favore di una trattativa, l’elezione a presidente della Repubblica di Sandro Pertini e la riproposizione del socialismoliberale con uno scritto pubblicato da L'Espresso in risposta a una intervista a Enrico Berlinguer, che giudicava ...
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CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] equivaleva a una dichiarazione di resa da parte del liberalismo parlamentare, né, qui pure malamente ispirandosi alla storia . s., XXVII (1974), pp. 185-214; e Dalla democrazia radicale al socialismo, ibid., n. s., XXXI (1978), pp. 138-199 (con ined. ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] e la proclamazione della infallibilità pontificia, insieme ai mutati problemi della realtà politica e sociale, segnarono la fine del cattolicesimo liberale come movimento organizzato. Tuttavia i suoi motivi più vitali rimasero operanti negli ultimi ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] sviluppa il meridionalismo di G. Salvemini e quindi, sulla base di questa elaborazione teorica, la successiva proposta Liberal-socialista.
Coerente fino all’estremo con quanto scritto e sostenuto dalle pagine della «Scuola libera», ispirandosi alla ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] democratici e liberali, era tuttavia mescolato ai miti del razzismo, del darwinismo sociale, del militarismo
P. Alter, Nationalismus, Frankfurt am Main 1985.
M. Hroch, Social preconditions of the national revival in Europe, Cambridge-New York 1985. ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] dunque soprattutto nel cosiddetto ''Nord'' del mondo (che comprendeva il ''Primo'' mondo liberal-capitalista e il ''Secondo'' mondo del socialismo reale sovietico). Il nazionalismo, e spesso il tribalismo, rimase invece assolutamente predominante ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] tuttavia l'epoca delle ideologie fa riferimento a un insieme unitario di idee affermatesi nell'Ottocento - il liberalismo, il conservatorismo, il socialismo e le loro diverse combinazioni con il nazionalismo - che hanno tutte in comune una pretesa di ...
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Totalitarismo
KKarl D. Bracher
di Karl D. Bracher
Totalitarismo
sommario: 1. Definizioni e controversie. 2. Sviluppo e ‛autointerpretazione' del totalitarismo. 3. Possibilità di applicazione. 4. Conclusioni. [...] di globalità e di imperatività rispetto all'individuo e ai gruppi sociali. L'idea di rovesciamento o rivoluzione totale, infine, si del termine, segnatamente da parte di scrittori e studiosi liberali, e l'uso affatto ‛positivo', anzi talvolta enfatico ...
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Partiti politici e sistemi di partito
Stefano Bartolini
di Stefano Bartolini
Partiti politici e sistemi di partito
Il partito politico moderno
Di partiti si parlava già nel contesto del Senato romano, [...] tuttora presenti in molti paesi europei. Dal confronto Stato-Chiesa sul controllo della vita sociale e culturale è nata l'opposizione tra élites liberali e partiti religiosi. Dai conflitti tra interessi urbani e agrari sono emersi - soprattutto nell ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...