STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] tedeschi, H. Treitschke, apertamente proclamava di scrivere cum ira et studio.
Il liberalismo era nato dall'incontro delle idee di libertà costituzionale e di senso storico. Politica e storiografia si erano reciprocamente alimentate. La medesima ...
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Multiculturalismo
Alessandro Ferrara
In generale il termine multiculturalismo, ancora di non facile definizione, fa riferimento al riconoscimento della pari dignità delle espressioni culturali di tutti [...] tra i cosiddetti diritti culturali e il quadro politico liberale. Sull'ammissibilità di rendere un gruppo o una comunità come tale soggetto di diritto e destinatario della protezione costituzionale esiste un acceso dibattito; una delle soluzioni più ...
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LOCKE, John
Armando CARLINI
Filosofo inglese, nato nel 1632 a Wrington, nel Somersetshire, di famiglia puritana. Suo padre prese parte alla guerra civile nel 1642, militando nell'esercito del Parlamento. [...] , la cacciata degli Stuart e la conquista di Guglielmo d'Orange, si costituì in quel regime costituzionale che fece di essa la patria d'origine del liberalismo moderno. Verso il 1646 il L. ebbe una borsa di studio nel collegio di Westminster, donde ...
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Regione, regionalismo, regionalizzazione
Piergiorgio Landini
Il dibattito teorico sul concetto geografico di regione, che aveva caratterizzato il quadro disciplinare negli anni Settanta e Ottanta del [...] pubblici e privati. Ciò comporta - e la modifica costituzionale lo consente - il superamento della tradizionale separazione fra i in generale, appare problematico il confronto fra un modello liberale, che la globalizzazione tende a estendere oltre il ...
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REDDITI, Politica dei
Giovanni Caravale
(App. IV, III, p. 169)
Teoria macroeconomica, politica economica e politica dei redditi. - I recenti, accesi dibattiti nel campo della macroeconomia (la teoria, [...] politiche con l'imposizione, eventualmente anche di natura costituzionale, di uno stretto adeguamento del tasso di e Dostaler 1993). Si è assistito così a una ripresa del liberalismo prekeynesiano: il laissez-faire è tornato in primo piano, in ...
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Patria
Maurizio Viroli
Dall'inizio degli anni Novanta del 20° sec., la cultura e il linguaggio politici hanno riscoperto un concetto democratico di p. profondamente diverso dalle interpretazioni nazionalistiche [...] e luoghi particolari. Diversamente dal patriottismo costituzionale di Habermas che cerca l'approvazione della lega per molteplici aspetti alla tradizione del pensiero politico liberale e democratico caratteristica del 19° sec., rappresentata in ...
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LA MARMORA
Alberto BALDINI
Attilio MORI
Alberto BALDINI
. Appartennero alla famiglia dei Ferrero della Marmora (v. appresso), i quattro fratelli che raggiunsero il grado di generale durante il periodo [...] come il fratello maggiore nell'esercito piemontese, ma non seppe dissimulare le sue simpatie per il liberalismo e allo scoppio della rivolta costituzionale (1821) simpatizzò per gl'insorti, ciò che gli valse, dopo l'insuccesso del moto, la dispensa ...
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STEIN, Heinrich Friedrich Karl vom und zum
Carlo ANTONI
Uomo di stato tedesco, nato il 26 ottobre 1757 a Nassau, morto il 29 giugno 1831 a Kappenberg in Vestfalia. Era d'un'antica famiglia di baroni [...] ogni iniziativa dei sudditi.
Come tutti i pensatori liberali dell'Ottocento, lo St. considerava il problema politico Saarlouis.
La sua illusione di poter instaurare le libertà costituzionali in Germania, pur nella forma attenuata e quasi medievale ...
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LEOPOLDO II imperatore (I come granduca di Toscana)
Heinrich KRETSCHMAYR
Antonio PANELLA
Terzogenito dell'imperatore Francesco I, della casa di Lorena, e dell'imperatrice Maria Teresa, nato a Vienna [...] dello stato di benessere, patrocinato dall'illuminismo. Ma "il liberalismo di Giuseppe era di carattere politico-imperialistico, il liberalismo di Leopoldo aveva un colorito costituzionale" (Ranke). Egli considerava una fortuna, che un paese avesse ...
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LA FAYETTE, Marie-Joseph-Paul-Roch-Yves-Gilbert de Motier, marchese di
Roberto Palmarocchi
Generale e uomo politico francese, nato al castello di Saint-Roch de Chavaniac (Alvernia) il 6 settembre 1757, [...] di poter dare alla Francia un nuovo assetto costituzionale, mediante una soluzione intermedia fra le tendenze repubblicane Deputato nel 1818 e nel 1827, si mescolò al movimento liberale e carbonaro e a tutte le cospirazioni, pur senza compromettersi ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...