DE FERRARI, Domenico
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 22 marzo 1804, da Giovanni Battista e Maddalena Gazzo, in una famiglia che per molte generazioni aveva esercitato l'industria della seta. Laureatosi [...] seno i due ministri genovesi del primo gabinetto costituzionale: Lorenzo Pareto e Vincenzo Ricci.
Nel febbraio del 1848, grazie all'alta considerazione che si era guadagnata negli ambienti liberali torinesi, il D. fu chiamato con Camillo Cavour ...
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MALVEZZI DE' MEDICI, Nerio
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Bologna il 2 ott. 1856, terzogenito del conte Giovanni, uno fra i maggiori esponenti del liberalismo moderato emiliano, e di Augusta Tanari. Dopo [...] dedicò a studi di natura politica, influenzato ancor più che dal liberalismo di M. Minghetti, alla cui scuola si era formato, da Sinistra mancata. Dal gruppo zanardelliano al Partito democratico costituzionale italiano (1904-1913), Roma 2004, pp. 48 ...
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D'ALESSIO, Francesco
Guido Melis
Nacque a Montescaglioso (Matera) il 27 maggio 1886, da Carlo e Vincenza Salinari. Di condizioni economiche benestanti (il padre notaio, una lunga tradizione familiare [...] lista di chiara impronta antinittiana. denominata "Opposizione costituzionale": riuscì eletto come esponente della minoranza, tacere la campagna di polemiche contro il suo passato di liberale. Qualche mese più tardi il suo principale oppositore, ...
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PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] i cilentani molto presenti nella capitale, spezzò però il tentativo di accordo tra la monarchia e i costituzionali. Il movimento liberale si divise: alcuni confermarono un’opposizione legalitaria, i settori più radicali tentarono la via delle armi in ...
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LUNATI, Giuseppe
Dante Marini
Nato a Roma il 24 apr. 1800 da Giacomo, facoltoso possidente di Frascati, e da Anna Silvani, frequentò con profitto durante il regime napoleonico il Collegio romano per [...] di Pio IX e fu tra i principali esponenti del liberalismo moderato romano che furono coinvolti nel periodo delle riforme. Il le difficoltà e le contraddizioni che caratterizzarono l'esperimento costituzionale in Roma. Già nella notte che precedette l ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] e il riconoscimento della monarchia costituzionale come migliore forma di governo completavano l'etica "speciale", ossia la teoria applicata dei doveri, diritti e virtù. Questo liberalismo antisensista e antipositivista trovava coerente conferma ...
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PICA, Giuseppe
Carmine Pinto
PICA, Giuseppe. – Nacque a L’Aquila il 9 settembre 1813 da Giovanni e Niccola Sardi.
La sua famiglia apparteneva al ceto medio meridionale che aveva guadagnato potere economico [...] poche settimane dopo il Parlamento fu sciolto dal re. La sua azione rappresentò tanto le convinzioni costituzionali e politiche del liberalismo meridionale, quanto i suoi limiti strategici e l’isolamento nel Regno. Oramai ex deputato, avendo scelto ...
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FORMENTINI, Marco
Luisa Narducci
Nacque il 17 giugno 1811 in Bosco Valtravaglia (ora in provincia di Varese), da Gabriele e Marianna Parietti.
La famiglia Formentini, proveniente dal Friuli, si era [...] , si candidò al Parlamento per il collegio di Gavirate, Angera, Luino, Maccagno e Marchirolo, schierandosi con la Sinistra liberale e costituzionale, ma non fu eletto.
Dal 31 dic. 1868 fu membro dell'Accademia dei ragionieri di Milano, di cui divenne ...
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PALLI, Angelica
Teresa Mori
PALLI, Angelica. – Primogenita di quattro fratelli, nacque a Livorno nel 1798 da Panajotti – che praticava con successo l’attività commerciale – e da Dorotea Di Giorgio, [...] si distaccarono dal mazzinianesimo e dall’avvicinamento al liberalismo moderato scaturì una decisa rottura, anche personale, un ritorno del granduca, se pure in un alveo costituzionale, come si legge in un’appassionata lettera inedita da lei ...
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GIURIATI, Domenico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venezia l'11 nov. 1829. Nei giorni dell'insurrezione veneziana del 1848 il padre, Giuseppe, un ricco notaio, si era messo in luce come uno degli elementi [...] professionali, lo legarono agli esponenti della Sinistra, da quella costituzionale di A. Brofferio e P.S. Mancini, a M. Simonetto, Appunti su mito del buon governo austriaco, liberalismo e giuristi veneti dell'Ottocento, in Studi veneti offerti a ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...