Hume, David
Lucio Biasiori
Filosofo scozzese, nato a Edimburgo nel 1711 e ivi morto nel 1776. La letteratura recente su M. e H. è abbondante, ma spesso affronta il problema proponendo accostamenti generici [...] sulla religione naturale di Hume, «Studi settecenteschi», 1988-1989, 11-12, pp. 35-100; F.G. Whelan, Hume and Machiavelli. Political realism and liberal thought, Lanham 2004; J.W. Danford, Getting our barings: Machiavelli and Hume, in Machiavelli’s ...
Leggi Tutto
Struve, Petr Berganovic
Struve, Pëtr Berganovič
Economista e filosofo russo (Perm 1870 - Parigi 1944). Dapprima marxista ortodosso ed esponente, nel partito socialdemocratico russo, dell’ala dei ‘marxisti [...] ai bolscevichi, fu redattore, con M.I. Tugan-Baranovskij, della rivista Novoe slavo («La parola nuova»). Passato al liberalismo, si unì nel 1905 ai cosiddetti cadetti e nel 1917 fece parte del governo controrivoluzionario di Vrangel΄. Fuggì dalla ...
Leggi Tutto
Con questa espressione s'indica un'economia il cui principio unitario non consista nell'incontro naturale delle iniziative dei singoli, bensì nel coordinamento delle iniziative singole secondo un piano [...] etico quasi tutto il campo economico, dove la sua politica dal 1922 al 1925 rimase caratterizzata pressoché esclusivamente dai principî liberali. Soltanto nel 1926 con la prima organica soluzione del problema sindacale e poi nel 1927 con la Carta del ...
Leggi Tutto
Leroy-Beaulieu, Paul
Economista e pubblicista francese (Parigi 1843 - ivi 1916). Dopo studi giuridici, si dedicò all’economia. Nel 1872 ebbe la cattedra di finanza pubblica nella École Libre de Sciences [...] ; più tardi quella di politica economica al Collège de France. L.-B. appartiene alla scuola del liberalismo francese. Forte sostenitore di una concezione individualistica e liberoscambista, si è differenziato dal pessimismo della scuola classica ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dell'economista Karl Georg Winkelblech (Ensheim, Magonza, 1810 - Kassel 1865). Propose un nuovo sistema economico-sociale, mirante all'eliminazione della miseria soprattutto attraverso la nazionalizzazione [...] dell'attività economica, e combatté sia il comunismo, ritenuto insufficiente dal punto di vista produttivo, sia il liberalismo economico, considerato premessa al crescente sviluppo del capitalismo. Presentò ai congressi dei lavoratori di Amburgo e ...
Leggi Tutto
Diplomatico (Genova 1786 - ivi 1863), favorevole nel 1805 all'annessione della Liguria alla Francia, fu funzionario napoleonico. Caduto Napoleone, tentò invano, al congresso di Vienna, di salvare l'indipendenza [...] annessa questa al Piemonte, entrò nella diplomazia sarda (ambasciatore a Parigi nel 1836). Intanto si allontanava sempre più dal liberalismo: senatore al costituirsi del Senato nel 1848, ambasciatore a Vienna nel 1849, si dimise da questa carica per ...
Leggi Tutto
Scrittore russo (Voronež 1836 - Serdobsk 1878). Nei suoi racconti (Vladimirka i Kliaz´ma "V. e K.", 1861; Pis´ma ob Ostachove "Lettere su Ostachov", 1862-63) ritrasse i diversi ambienti sociali della campagna [...] e della città. La sua opera maggiore è il romanzo Trudnoe vremja ("Tempi difficili", 1865), nel quale alle debolezze del liberalismo dei piccoli proprietarî è contrapposto un "uomo nuovo" dalle idee radicali. ...
Leggi Tutto
SAINT ALDWYN, Michael Hicks Beach, conte di
Florence M. G. Higham
Uomo politico inglese, nato il 23 ottobre 1837 a Londra, ivi morto il 30 aprile 1916. Entrò in parlamento nel 1865. Parlamentare eminente, [...] la sua concezione politica fu quella di un proprietario terriero conservatore; quindi fu profondamente avverso al liberalismo di chiesa e di stato del Gladstone.
Dopo una breve partecipazione al ministero di lord Derby nel 1868, come segretario ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Vivante
Alberto Sciumè
La figura di Cesare Vivante è emblematica testimonianza della dialettica fra società civile, società politica ed esperienza giuridica propria dell’Italia tra Otto e Novecento [...] il diritto privato è ancora diviso in due campi, il civile e il commerciale?». La polemica sul Codice di commercio nell’Italia liberale, in Negozianti e imprenditori. 200 anni dal Code de commerce, a cura di C. Angelici, M. Caravale, L. Moscati et al ...
Leggi Tutto
neocomunitarismo
Corrente della filosofia morale e politica sviluppatasi prevalentemente nel mondo anglo-americano a partire dalla fine degli anni Settanta del Novecento. Sono considerati suoi principali [...] Sandel che secondo alcuni segna l’atto di nascita del n. – Liberalism and the limits of justice (1982; trad. it. Il liberalismo e i limiti della giustizia) – ha come suo principale bersaglio la teoria elaborata da Rawls in A theory of justice (1971 ...
Leggi Tutto
liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...