elezioni
Stefano De Luca
Come si assegnano le cariche politiche
Le elezioni (dal latino electio, a sua volta derivante da eligere "scegliere") sono una procedura utilizzata sin dall'antichità per scegliere [...] le persone alle quali affidare una carica politica. Ma soltanto in età moderna ‒ con l'affermarsi dei principi del liberalismo e della democrazia ‒ esse hanno assunto una funzione sempre più importante, sino a divenire il momento cruciale della vita ...
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Economista (Troyes 1810 - Saint-Leu-Taverny 1842); appartenne alla corrente che faceva capo al Sismondi, autore di numerosi articoli di economia politica sul Courrier français, ottenne notevole fama per [...] poi l'opera De la misère des classes laborieuses en France et en Angleterre (1841), serrata critica al liberalismo economico che esercitò notevole influenza sulla formazione delle tesi critiche del marxismo. Di lui si ricorda anche una Question ...
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Uomo di stato inglese, nato il 16 novembre 1811 a Rochdale, vicino a Manchester, nel centro dell'industria cotoniera, morto il 27 marzo 1889. Suo padre possedeva una filatura di cotone; la famiglia apparteneva [...] dei quaccheri e B. vi rimase fedele. Nella storia inglese del sec. XIX egli figura come il campione del puro liberalismo, specialmente nel campo economico. Il suo nome va accoppiato con quello di Riccardo Cobden (v.). B. conobbe Cobden nel 1836 ...
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PANCALDI, Francesco
Ettore Rota
Uomo di stato milanese, nato nel 1744 a Milano, ivi morto il 23 aprile 1804. Nel turbine delle idee rivoluzionarie che agitarono il triennio Cisalpino, il P. si trova [...] nella corrente dei democratici moderati, ed è la figura più vicina a Francesco Melzi per il colore temperato del suo liberalismo, per la dirittura morale e la correttezza politica. Perciò fu tenuto in considerazione da Napoleone Primo Console che si ...
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Croce e le scelte del secondo dopoguerra
Salvatore Cingari
La caduta del fascismo e il Partito liberale
L’intransigenza antifascista dopo il 1925 colloca Benedetto Croce in un empireo a cui guardano [...] anche al tentativo di accreditare l’Italia presso gli alleati come Paese ‘invaso’ dal fascismo, che ne ha interrotto il cammino liberale e democratico. Il trattato del 10 febbraio del 1947 è, per Croce, un
giudizio morale e giuridico sull’Italia e la ...
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Filosofo francese (Villeau, Eure-et-Loire, 1814 - Parigi 1869). Discepolo di J.-B. Bordas-Demoulin, continuò la polemica del maestro, di cui era stato collaboratore, contro V. Cousin e la filosofia accademica. [...] (1853) e in La science de l'esprit (1863) rinnovò il tentativo di conciliazione tra il cattolicesimo e il liberalismo. La proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione e l'emanazione del Sillabo (1864) misero in crisi il suo pensiero, onde ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] (costituito il 18 giugno, ma il C. si dimise il 27 luglio); tenne sino al 1947 la presidenza effettiva del Partito liberale e sino al 1948 quella onoraria, fu consultore, deputato alla Costituente e dal 1948 senatore di diritto. Nel 1947 fu nominato ...
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Titolo («Il messaggero d’Europa») di una rivista a carattere culturale e politico di tendenza conservatrice fondata a Mosca nel 1802 da N.M. Karamzin e pubblicata fino al 1830. Annoverò fra i collaboratori [...] i poeti V.A. Žukovskij e K.N. Batjuškov. Ripresa da M.M. Stasjulevič nel 1866, durò fino al 1918 come uno degli organi del liberalismo moderato con carattere prevalentemente storico e letterario. ...
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PANANTI, Filippo
Guido MAZZONI
Poeta, nato a Ronta del Mugello nel 1766, morto quivi nel 1837. Viaggiò dall'Italia alla Francia, alla Spagna, all'Inghilterra, alla Germania, ora come insegnante, ora [...] per diventare ecclesiastico, s'era invece dato agli studî giuridici conseguendone a Pisa la laurea; poi, sospettato di liberalismo, aveva cominciato i suoi viaggi: il più straordinario dei quali fu quello che gli fecero fare i pirati algerini ...
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Huet, Francois
Huet, François
Filosofo francese (Villeau, Eure-et-Loire, 1814 - Parigi 1869). Discepolo di Bordas-Demoulin, continuò la polemica del maestro, di cui era stato collaboratore, contro Cousin [...] (1853) e in La science de l’esprit (1863) rinnovò il tentativo di conciliazione tra il cattolicesimo e il liberalismo. La proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione e l’emanazione del Sillabo (1864) misero in crisi il suo pensiero ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...