Urbinati, Nadia. – Politologa italiana naturalizzata statunitense (n. Rimini 1955). Docente di Teoria politica dal 1996 presso la Columbia University, ha focalizzato le sue ricerche sul pensiero politico [...] moderno e contemporaneo, indagando in particolare il liberalismo e il liberal-socialismo, il cosmopolitismo e le teorie politiche federaliste; in anni più recenti ha esteso i suoi studi alle teorie della sovranità e della rappresentanza politica, ...
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Croce e il fascismo
Salvatore Cingari
L’avvento del fascismo e il sostegno di Croce
Dopo una fase giovanile ispirata politicamente anche dalle istanze democratiche e socialiste, con l’acuirsi del conflitto [...] facilmente può discendere un affiatamento con il fascismo: se i liberali non hanno avuto la forza di «salvare l’Italia dall’ Il fascismo, dunque, è utile a tal fine, dato che i liberali non hanno avuto la forza di tenere ferme le regole del gioco. ...
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anarco-marxismo
s. m. Adesione a ideali e forme di lotta anarchici e marxisti.
• Il mito insuperabile, ma puramente fantasmatico, della «Grande Sera» rivoluzionaria condanna il lavoratore all’anarco-marxismo [...] e l’imprenditore all’anarco-liberalismo, col rischio che ognuno «si indigni» contro il «sistema», gli «speculatori», «Bruxelles», «Wall Street» e alla fine contro l’immigrato della porta accanto, con o senza permesso di soggiorno: infatti, «tutti ...
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Commediografo austriaco. Nato a Vienna nel 1802 morto nel 1890. "Rivoluzionario in pantofole e in veste da camera", come fu definito, parteggiò nella quieta Vienna di prima del 1848 per il liberalismo, [...] spargendo nelle sue commedie allusioni, discussioni ed epigrammi che formavano la delizia del pubblico; ma più che a far satira mirò a divertire. Le sue numerose opere stanno fra la commedia borghese d'intrigo ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Bekessy (Budapest 1911 - Locarno 1977). Giornalista, successivamente, a Vienna, a Ginevra, negli USA, da ultimo a Monaco, fu autore di romanzi di facile lettura [...] e di libri di attualità, ispirati a un liberalismo illuminato. Fra i romanzi: Zu spät? (1940); Weg ins Dunkel (1951); Off limits (1955); Im Namen des Teufels (1956); Ilona (1960); Die Mission (1965); Das Netz (1970); Palazzo (1975). Fra i libri di ...
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ROMILLY, Sir Samuel
Anna Maria Ratti
Giurista e uomo politico, nato a Westminster il 1° marzo 1757, suicidatosi a Londra il 2 novembre 1818. Avvocato eccellente, acquistò ben presto grande fama. Notevolmente [...] influenzato dalle dottrine del liberalismo europeo e dall'amicizia con Mirabeau, Bentham e Lord Lansdowne, sostenne la necessità di mitigare i rigori del diritto penale inglese e di proporzionare le pene all'effettiva gravità dei reati. Entrato nel ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] and the moral life, Cambridge, Mass., 1989.
Sandel, M., Liberalism and the limits of justice, Cambridge 1982 (tr. it.: Il liberalismo e i limiti della giustizia, Milano 1994).
Sandel, M. (a cura di), Liberalism and its critics, New York 1984.
Sandel ...
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Uomo politico italiano (Londra 1904 - Roma 1991), figlio di Olindo. Esperto di economia e finanza, dirigente bancario in Italia e all'estero fra il 1931 e il 1947, consulente economico e finanziario del [...] partito (1954-72), divenendone poi presidente nel 1972 e presidente onorario nel 1976. Presidente a più riprese dell'Internazionale liberale, M. ha inoltre ricoperto la carica di ministro del Tesoro nel secondo governo Andreotti (1972-73). Tra le sue ...
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. Le origini. - Si costituì durante la seconda Guerra mondiale, nel luglio 1942, per la confluenza di due organizzazioni politiche antifasciste, Giustizia e Libertà e il liberalsocialismo, più altri gruppi [...] faceva capo a F. Parri, a R. Bauer e ad U. La Malfa, e che era orientato piuttosto verso un concetto di moderno liberalismo e di democrazia sostanziale.
Il liberalsocialismo (v. in questa App.), che ebbe i suoi principali promotori in G. Calogero e A ...
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LUTHARDT, Christoph Ernst
Teologo luterano, nato a Maroldsweisach (presso Bamberga) il 22 marzo 1823, morto il 22 settembre 1902 a Lipsia, dove insegnò teologia sistematica dal 1856 (già a Marburgo, [...] 1854). Difensore del luteranesimo tradizionale e avversario del liberalismo, ebbe ingegno più sistematico che originale, ma con il Kompendium der Dogmatik (1865; 12ª ed., a cura di F. J. Winter, Lipsia 1929), e con la direzione della Zeitschrift für ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...