GIARELLI, Francesco
Fabio Zavalloni
Nacque a Piacenza il 27 sett. 1844 da Carlo, avvocato e patriota, e da Elisabetta Spittaler. Compiuti a Piacenza e Parma gli studi inferiori, nel 1867 si laureò in [...] : 1860-1880, Pisa 1978, pp. 193-195, 206; V. Castronovo - L. Giacheri Fossati - N. Tranfaglia, La stampa ital. nell'età liberale, Roma-Bari 1979, pp. 18, 109, 113; G. Rosa, Il mito della capitale morale. Letteratura e pubblicistica a Milano fra ...
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Pseudonimo del filosofo tedesco Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 - Berlino 1856). Esponente della sinistra hegeliana, combatté qualsiasi entità reale o astratta (dallo Stato alla religione, dalla morale [...] nel suo primo periodo, e quella di traduttore (da A. Smith e J. B. Say).
Opere e pensiero
Radicale oppositore del liberalismo, dell'idealismo tedesco di tipo hegeliano e dei suoi esiti rivoluzionarî, S. combatté lo stato in ogni sua forma, i legami ...
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Economista e pubblicista francese (Parigi 1903 - Anserville, Oise, 1987), figlio di Henry. Corrispondente dall'estero e inviato speciale di giornali francesi fino al 1939 e dal 1945 collaboratore di varî [...] circa la giustificazione sociale della proprietà privata e il controllo pubblico che ne consegue, mira a una sintesi di liberalismo e socialismo e può dirsi un sostenitore dell'economia diretta. Tra le opere principali: L'économie dirigée (1928); La ...
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Scrittore norvegese (Kristiansund 1808 - Cristiania 1845), propugnatore dell'indipendenza politica della Norvegia dalla Svezia (dopo la pace di Kiel) e dell'indipendenza culturale dalla tradizione danese. [...] intesa, Skabelsen, Mennesket, Messias ("La creazione, L'uomo, Il Messia", 1830), centone romantico fatto di teologia e liberalismo, di furia rivoluzionaria e ottimismo illuministico. Trattò poi i temi più svariati in liriche d'amore, scritti polemici ...
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Pannunzio, Mario
Arnaldo Colasanti
Giornalista, uomo politico e sceneggiatore, nato a Lucca il 5 marzo 1910 e morto a Roma il 10 febbraio 1968. Fu un intellettuale eclettico (dalla letteratura alla [...] laica e illuminista), la "terza forza" da opporre al blocco culturale cattolico e comunista. "Il mondo" fu un'opera di liberali di sinistra in cui P. riuscì ad aggregare un gruppo di lavoro vario, autonomo e mai omologato, "mantenendo in vita la ...
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LA LUMIA, Isidoro
Grazia Fallico
Nacque a Palermo il 1° nov. 1823 da Francesco e da Giuseppa Fazio. Orfano di padre già dal 1831, studiò nel collegio Calasanzio di Palermo, diretto dallo scienziato [...] La Società siciliana per la storia patria1923-1993, Palermo 1994, pp. 11 s.; S. Candido, I giornali palermitani del biennio liberale (gennaio 1848 - maggio 1849), Palermo 1999, pp. 94, 130, 178; L'attività della commissione di Antichità e Belle Arti ...
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CARANDINI, Nicolò
Giovanni Ferrara
Nacque il 6 dic. 1895 a Como, da Francesco, marchese di Sarzano, allora nella carriera prefettizia, e da Amalia Callery Cigna Santi.
Il padre, Francesco (1858-1946), [...] alla conferenza dell'Aja nel 1949. Ma intanto si trovò alle prese con la crisi del PLI. Nel dicembre '47 il IV congresso liberale vide lo scontro tra l'ala destra e l'ala progressista, cui egli faceva capo, e ne seguì la scissione di quest'ultima ...
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BONACCI, Teodorico
Bruno Di Porto
Nacque a Iesi il 30 giugno 1838. Laureatosi in giurisprudenza, esercitò la professione di avvocato in campo civile e commerciale. Dedicatosi alla vita politica, venne [...] lo spunto da avvenimenti locali del collegio rappresentato, risaliva alle questioni di importanza nazionale nel quadro di un liberalismo progressista, lealmente fedele alla monarchia.
Nel settembre 1879 fu chiamato a far parte del secondo ministero ...
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Solaro della Margarita, Clemente
Uomo politico (Cuneo 1792 - Torino 1869). Laureatosi in giurisprudenza a Torino nel 1812, fondò nello stesso anno la patriottica Società italiana. Entrato in diplomazia, [...] l’influenza degli ordini religiosi e in particolare dei gesuiti. Conservatore e tradizionalista, strenuo oppositore del liberalismo in nome del principio di autorità, deputato dal 1854 al 1860 nel Parlamento subalpino, contrastò tenacemente ...
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Uomo politico e letterato francese (Martigues, Provenza, 1868 - Saint-Symphorien, Tours, 1952). Teorico del movimento nazionalista e monarchico dell'Action française, espresse le sue teorie politiche in [...] nell'affare Dreyfus inneggiando al ridestato antisemitismo; combatté tutti gli sviluppi del pensiero moderno (razionalismo, liberalismo, socialismo, ecc.) e soprattutto il Romanticismo quale disordine letterario e confusione mentale e politica (Trois ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...