PALADINO, Giuseppe
Costanza D’Elia
PALADINO, Giuseppe. – Nacque a Matera l'11 agosto 1886 da Raffaele e Concetta Petrocelli.
I genitori erano originari di San Chirico Raparo (Potenza). Il padre era [...] proclive a crearsi illusioni, vide fin d'allora quale baratro si fosse aperto tra la dinastia e il partito liberale, e comprese che, nonostante gli sforzi da lui compiuti per guadagnarsi l'affetto, esso gli sarebbe divenuto fatalmente ostile ...
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BIANCHI, Michele
Alceo Riosa
Nato a Belmonte Calabro (Cosenza) il 22 luglio 1883 da Francesco e da Caterina Debonis, seguì il liceo a Cosenza, e si iscrisse alla facoltà di legge di Roma, interrompendo [...] di sindacalista rivoluzionario, nonché gettare le basi per la realizzazione di uno Stato fascista profondamente diverso da quello liberale. In questo quadro, le trattative politiche erano per il B. un mero espediente, all'ombra del quale portare ...
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CONTRUCCI, Pietro
Nidia Danelon Vasoli
Nato il 27 genn. 1788 a Calamecca (frazione di Piteglio), nella montagna pistoiese, da Giovannantonio e Maria Pocci, in una famiglia di condizioni economiche assai [...] e moderazione, senza dar luogo a sospetti, anche se non mancano di segnalare i suoi contatti cauti e riservati con alcuni liberali e persone sospette di simpatie repubblicane. In ogni caso, la polizia continuò però a sorvegliarlo e a render conto al ...
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Nacque a Lecce il 2 apr. 1823 da Luigi, facoltoso proprietario terriero, e da Francesca Perrone. Compì gli studi inferiori nella città natale ed ebbe già da giovane qualche esperienza politica clandestina, [...] censura non autorizzò la rappresentazione. Tornato a Lecce nel 1847, il L. riprese i contatti con gli esponenti del liberalismo salentino. Nel 1848 promosse le feste in onore della costituzione (da poco concessa da re Ferdinando II di Borbone) tenute ...
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DIAMILLA, Demetrio
Luigi Fallani
Lucia Milana
Nato a Roma l'8 sett. 1826 da Gaetano, funzionario della corte pontificia, e da Anna Navasquez, compì i suoi primi studi presso il collegio "S. Pietro [...] , quali A. Rosmini, C. Balbo, T. Mommsen, C. Montalembert, M. d'Azeglio e V. Gioberti, il cui liberalismo cattolico stava efficacemente influenzando le sue convinzioni politiche.
Nel maggio 1847, nominato scrittore aggiunto della Biblioteca Vaticana ...
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FERRIGNI (Ferrigni del Pisone), Giuseppe
Sandra Pileri
Nacque a Napoli il 27 luglio 1797 da Diego e Margherita Simeoli. Indirizzato dal padre, avvocato e magistrato, verso gli studi giuridici, e conseguita [...] Napoli. Nei rivolgimenti del 1848, dopo la concessione della costituzione da parte del re e la formazione di un governo liberale, il F. fu nominato consigliere della Corte suprema di giustizia di Napoli e coadiutore del ministro di Grazia e Giustizia ...
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GIULINI DELLA PORTA, Cesare
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 25 sett. 1815 dal conte Giorgio, membro della reggenza di governo alla caduta del Regno Italico nel 1814, commissario per la liquidazione [...] riuscì a mettere insieme 22 soci promotori, ma soprattutto ad assicurarsi la collaborazione di uomini sia della Destra, sia del liberalismo più avanzato. Andata a vuoto una prima trattativa con C. Tenca, il G. ottenne la collaborazione di Correnti e ...
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Lambruschini, Raffaello
Pedagogista (Genova 1788 - San Cerbone, Figline Valdarno, 1873). Sacerdote, dal 1812 al 1814 fu deportato dal governo napoleonico in Corsica. Negli anni dell’esilio maturò l’idea [...] con la linea pontificia. Ritiratosi nella tenuta paterna di San Cerbone, entrò in contatto con gli esponenti del liberalismo moderato toscano che ruotavano intorno a Vieusseux e nel 1827 pubblicò insieme a quest’ultimo il «Giornale agrario toscano ...
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MALENCHINI, Vincenzo
Fulvio Conti
Nato a Livorno l'8 ag. 1813 da Pietro e Veneranda Chiellini, studiò nel collegio ducale di Lucca e presso l'Università di Pisa, dove si laureò in giurisprudenza. Nel [...] fu tra i membri dell'élite cittadina che incontrarono a Livorno M. d'Azeglio e R. Cobden, due personaggi cui i liberali italiani guardavano in quel tempo quali figure di riferimento. Sempre nel 1847 accolse con favore le riforme di Leopoldo II e nel ...
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BORGHESE, Paolo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 13 sett. 1844. Figlio primogenito di Marcantonio e di Teresa de La Rochefoucauld, alla morte del padre assunse il titolo di principe Borghese, dando [...] tacita intesa potesse finalmente consentire ai cattolici l'ingresso al Parlamento; ma, nonostante l'appoggio offerto da esponenti del liberalismo moderato, come Q. Sella, T. Tittoni e il prefetto di Roma marchese Gravina, il B., e con lui Santucci ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...