ANZILOTTI, Antonio
Walter Maturi
Nacque a Pisa l'8 maggio 1885 da Francesco, professore di storia e geografia nelle Scuole Normali. Iscrittosi alla Facoltà di lettere dell'università di Pisa il 6 nov. [...] condizioni economiche formatesi, poneva a se stesso limiti e introduceva, esso e la classe dirigente, un nuovo ideale etico, quello liberale" (B. Croce, Storia della storiografia italiana nel secolo XIX, 3 ediz., II, Bari 1947, pp. 255-256).
In modo ...
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GRASSI, Giuseppe
Gaetano Quagliarello
Nacque a Lecce, nel Salento, l'8 maggio 1883, secondogenito di Pasquale e di Michelina Apostolico, in una famiglia d'antica nobiltà provinciale.
Il casato vantava [...] , quando si tentò di dare vita a un governo di centrosinistra presieduto da I. Bonomi, del quale avrebbero dovuto fare parte i liberali di tutte le tendenze, i demosociali e i popolari, con l'appoggio di F. Turati. Fu proprio quest'ultimo a includere ...
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BALAN, Pietro
Pietro Scoppola
Nato a Este (Padova) il 3 sett. 1840 da modesta famiglia, poté studiare nel seminario di Padova per il mecenatismo del concittadino F. Panella; studente del terzo anno [...] suscitate dall'enciclica Quanta cura e dal Sillabo dell'8 dic. 1864 il B. aveva contribuito con lo scritto: I clericali, i liberali e l'enciclica dell'8 dic. 1864 (Padova 1865).
Sin dall'inizio, dunque, il B. esplicò la sua opera nei due campi ...
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HERCOLANI (Ercolani), Astorre
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Bologna l'11 genn. 1779 dal patrizio bolognese Filippo, principe del Sacro Romano Impero e marchese di Blumberg, e da donna Corona [...] l'ipotesi di un governo rappresentativo nell'ambito dello Stato pontificio, di cui si è detto cosa pensassero i capi del liberalismo bolognese: egli tentò invano di vincere la freddezza dell'H. e finì col tacciarlo di "orgoglioso egoista", sul quale ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ugo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma l'8 maggio 1856, da Rodolfo e da Agnese Borghese, ereditando i titoli nobiliari di principe di Piombino, marchese di Populonia, principe del [...] 'Unione romana, di cui il B. fu per alcuni anni vicepresidente, rifuggì dall'intransigenza assoluta verso il liberalismo, tipica di una parte del movimento cattolico postunitario; in essa confluirono soprattutto elementi vicini a quel conservatorismo ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] dell'Éducation politique di Mirabeau, nei quali egli svolge la sua dottrina politica, che lo pone come uno dei primi teorici del liberalismo e dello stato di diritto. Lo stato è concepito da H. come un "male necessario": esso consente di superare la ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] allo Stato, nulla, od assai poco, alla Chiesa, quasiché questa altro non fosse che una derivazione o parte di quello. Il liberalismo predica sempre la carità e la prudenza, quasi sia carità lasciare che il lupo sbrani le pecore, e sia virtù quella ...
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GIOVANNETTI, Eugenio
Giuseppe Izzi
Nacque ad Ancona il 25 febbr. 1883 da Paolo e da Amalia Giacopelli. Si laureò in lettere e in legge a Bologna, avendo come compagni di corso G. Bellonci e R. Serra. [...] della prima guerra mondiale, a cui partecipò come soldato, il G. pubblicò presso Laterza il saggio Il tramonto del liberalismo (Bari 1917), "largo nelle guardature sintetiche e vivace nell'artistica rappresentazione" (B. Croce, L'Italia dal 1914 al ...
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Menotti, Ciro
Patriota (Migliarina, Carpi, 1798-Modena 1831). Commerciante, di idee liberali, iniziò la sua attività di cospiratore nel 1821 e fu negli anni successivi il maggior esponente della Carboneria [...] il principio dell’intervento proclamato nel 1815 a Vienna, sembrò che Parigi potesse diventare il centro di raccolta e sostegno del liberalismo europeo. Per il tramite di un avvocato, E. Misley, M. entrò in contatto col duca Francesco IV di Modena ...
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Archeologo italiano (Siena 1900 - Roma 1975). Prof. nelle univ. di Cagliari, Pisa, Groninga, Firenze, Roma; direttore generale delle Antichità e Belle arti dal 1945 al 1948. Socio nazionale dei Lincei [...] Nel Diario di un borghese (1948, 2a ed. 1962), descrive, autobiograficamente, il passaggio di un intellettuale antifascista dal liberalismo al comunismo. È stato, nel 1945, tra i fondatori della rivista politico-letteraria Società. Tra le sue ultime ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...