BLANCH, Luigi
Nino Cortese
Nato a Lucera il 29 marzo 1784 da Raimondo, che ivi era commissario di guerra, e da Teresa Brown, entrò nell'aprile 1793 nell'Accademia militare della Nunziatella. Costretto [...] l'Italia centro-meridionale da un eventuale attacco austriaco. Il suo punto di vista, che gli attirò le critiche dei liberali, fu accolto in una riunione cui partecipò anche il ministro della Guerra Pepe, cosicché il piano della spedizione fu ...
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GIORGINI, Giovan Battista
Fulvio Conti
Nacque a Lucca il 13 maggio 1818 da Gaetano e da Carolina dei conti Diana Paleologo di Massa. Allievo degli scolopi a Firenze e poi del liceo universitario a Lucca, [...] del G. vedi: A. Simoni, La vita, l'attività e gli scritti di G.B. G., Pisa 1926, e G. Talamo, I liberali e i moderati dalla Restaurazione all'Unità, in Bibliografia dell'età del Risorgimento, I, Firenze 1971, pp. 199 s. Molti riferimenti alla vita e ...
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COLAMARINO, Giulio
Silvio Lanaro
Nato a Torre de' Passeri in provincia di Pescara da Giovanni e da Chiara Tonnani il 12 nov. 1883, intraprese la carriera giornalistica come redattore del Messaggero [...] una raccolta di scritti a cui attendeva da tempo e che vide la luce a Milano nel 1945, sotto il titolo Il fantasma liberale, con una prefazione di C. Alvaro: ennesimo atto di accusa contro i borghesi che avevano decretato la propria rovina per viltà ...
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PARENTE, Alfredo
Emilia Scarcella
– Nacque a Guardia Sanframondi (Benevento) il 4 luglio 1905, da Giuseppe e Clotilde Marliani, maestri elementari.
Dopo gli studi ginnasiali compiuti nel suo paese d’origine, [...] che Parente adottò e mai abbandonò, sia in quegli anni non certo facili per la sua vita di studioso e di liberale non acquiescente, sia negli anni successivi al secondo conflitto mondiale. Il suo indirizzo di studio e di ricerca mantenne sempre la ...
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Luigi Filippo re dei Francesi
Dino Carpanetto
Un re arrivato con una rivoluzione e allontanato da un’altra
Il regno di Luigi Filippo d’Orléans, durato dal 1830 al 1848, si inaugurò con l’attesa di trasformazioni [...] leggi di polizia che limitarono drasticamente la libertà di stampa.
In politica estera si accreditò come un sovrano liberale: seguì infatti una linea di opposizione all’Austria, giudicata la capofila delle potenze conservatrici, e di apertura ai ...
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Scrittore e letterato tedesco (Amburgo 1923 - Tubinga 2013). Tra i primi autori tedeschi affermatisi nel secondo dopoguerra, ottenne fama già con il suo primo romanzo Nein. Die Welt der Angeklagten (1950; [...] Paul Levi (1992). Del 1984 è il volume Kanzel und Katheder, che raccoglie una serie di discorsi incentrati sul liberalismo nella storia tedesca. Tra le opere successive: Menschenwürdig sterben. Ein Plädoyer für Selbstverantwortung (con H. Küng, 1995 ...
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Filosofo della scienza, editorialista e uomo politico italiano (n. Lucca 1943). Docente di filosofia della scienza, può essere considerato fra i massimi studiosi italiani di K. R. Popper. Senatore dal [...] , relativismo, cristianesimo, Islam (2004); ha poi proseguito le sue riflessioni sulla cultura europea in Perché dobbiamo dirci cristiani (2008), in cui sostiene l'importanza per il liberalismo di ritrovare le proprie radici culturali cristiane. ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] volesse impaludare il suo temperamento e il suo cervello, ché lo ha, in questo più o meno acquitrinoso pantano demo-liberale". Il tema della polemica "revisionistica" andava d'altra parte spostandosi su di un diverso livello, tra l'altro dopo l ...
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FALCUCCI, Francesco Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 4 ott. 1835 a Magna Soprana, casale presso Rogliano (Capo Corso), all'estremo Nord della Corsica, in una famiglia benestante di antica [...] ambienti universitari di quegli anni aveva respirato il clima degli entusiasmi patriottici, pur nei personali limiti di un liberalismo moderato, cavouriano e antimazziniano: si è parlato di una partecipazione del F. alle azioni belliche del 1859, ma ...
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MALVEZZI CAMPEGGI, Alfonso
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Bologna l'11 ag. 1846 dal conte Carlo, facoltoso proprietario terriero, e da Vittoria Ranuzzi. Sin da giovane militò nel movimento cattolico e [...] quali erano rimasti per lo più indifferenti o inermi di fronte alla grande trasformazione epocale seguita all'affermarsi del liberalismo in Europa, all'Unità italiana e alla perdita del potere temporale dei papi. Il processo di secolarizzazione delle ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...