Scrittrice inglese (Norwich 1802 - Ambleside 1876). Sorella di James; sostenne il liberalismo religioso e l'abolizione della schiavitù. Fu autrice di opere storiche (History of the thirty years' peace, [...] 1816-1846, 1849), di qualche romanzo (Deerbrook, 1839; The hour and the man, 1841), di racconti per ragazzi (The playfellow, 1841) e di un'Autobiography (3 voll., post., 1877); acquistò fama soprattutto ...
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Scrittore statunitense (n. Chicago 1880 - m. 1950), la cui opera è rappresentativa del liberalismo ottimistico tipico degli inizî del sec. 20º. Tra i suoi romanzi: The harbor (1915); Danger (1923); Great [...] winds (1933); One of us (1934); e tra le opere drammatiche: The village (1919), Silent storms (1927) ...
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Scrittore cèco (Hradec Králové 1886 - Praga 1962). Spirito profondamente cattolico, ma incline a un liberalismo moderno, ottenne grande successo con le sue liriche (Panenky "Margheritine", 1923), con il [...] romanzo storico (Blouděnì "Ambagi", 1929) e con racconti minori (Kouzelná lampa "La lampada magica", 1926) ...
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Scrittore tedesco (Nordstetten 1812 - Cannes 1882). Di povera famiglia ebrea, aderì da giovane al radical-liberalismo e scontò due mesi di fortezza. Discussi in un saggio i rapporti tra ebraismo e letteratura [...] (Da Judenthum und die neueste Literatur, 1836), tradotte le opere di Spinoza, tentò nel romanzo storico Spinoza (1837) una rievocazione dei costumi del mondo ebraico del Seicento. Migliori sono le Schwarz¨walder ...
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Uomo politico e scrittore francese (Losanna 1767 - Parigi 1830). Massimo teorico del costituzionalismo liberale, esprime nelle sue opere la costante preoccupazione di evitare l’arbitraria concentrazione [...] ) nella richiesta di un organismo politico che equilibri la libertà all'autorità, anticipando così il juste milieu del posteriore liberalismo francese. Fuori di esso, sono i due opposti estremismi dell'anarchia e della dittatura militare: lo prova l ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Iesi 1855 - Roma 1941), discendente per parte di madre da A. Vespucci. Si schierò su posizioni di un liberalismo aperto ai problemi sociali sino a militare nella sinistra [...] cavallottiana che nel 1892 lo inviò al parlamento per il collegio di Ancona. Spirito avventuroso, nel 1885 combatté in Bulgaria a fianco di Alessandro di Battenberg; un lungo viaggio nell'America Meridionale ...
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Scrittore (Ala 1798 - Roma 1862); sacerdote dal 1821, gesuita dal 1828, scrittore della Civiltà Cattolica, tenace avversario del romanticismo, che ai suoi occhi si identificava con l'aborrito liberalismo [...] (Del romanticismo italiano, 1839), scrisse romanzi di carattere storico, tutti editi dalla Civiltà Cattolica (L'ebreo di Verona, Lionello o delle società segrete, Lorenzo e il coscritto, ecc.) indulgendo ...
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Critico e storico danese (Copenaghen 1865 - ivi 1942). Prof. universitario di storia della letteratura, uno dei propugnatori del realismo sulle orme di G. M. C. Brandes, maestro entusiasta del "liberalismo [...] critico". Tra gli scritti: Guldalderen i dansk Digtning ("L'epoca aurea della poesia danese", 1890) e Svensk Romantik ("Romanticismo svedese", 1804); su problemi della cultura medievale, By og Borger ("Città ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Bekessy (Budapest 1911 - Locarno 1977). Giornalista, successivamente, a Vienna, a Ginevra, negli USA, da ultimo a Monaco, fu autore di romanzi di facile lettura [...] e di libri di attualità, ispirati a un liberalismo illuminato. Fra i romanzi: Zu spät? (1940); Weg ins Dunkel (1951); Off limits (1955); Im Namen des Teufels (1956); Ilona (1960); Die Mission (1965); Das Netz (1970); Palazzo (1975). Fra i libri di ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (La Coruña 1886 - Muralto, Locarno, 1978). Prof. a Oxford di cultura spagnola (1928-31), dopo l'avvento della repubblica in Spagna fu nominato ambasciatore a Washington [...] (1931), poi delegato alla Società delle Nazioni. Esponente del liberalismo spagnolo, allo scoppio della guerra civile ritornò in Inghilterra; è stato un avversario del regime franchista. Ha scritto di storia, filosofia, critica letteraria (Ensayos ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...