Anarchismo
George Woodcock
1. Introduzione
Non c'è un'ortodossia anarchica, né un corpo di principî dogmatici - paragonabile alle opere di Marx e di Engels nell'ambito del comunismo marxista - e neppure [...] nei periodi di crisi che dal XVII secolo in poi hanno scosso e mutato la società europea, si differenziano da un liberalismo radicale come quello di John Stuart Mill - che parimenti insiste sull'importanza della libertà individuale - in virtù di tre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] le ragioni della politica si concilino con quelle della religione e in cui l’alto valore della libertà si traduca anche in liberalismo politico e liberismo economico. In questo modo egli si colloca in quella che, da Francesco De Sanctis in poi, viene ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] , appariva aver preso il sopravvento sui nazionalismi liberali e democratici. In molti paesi europei e Yugoslavia, London-New York 1993.
Nationality, patriotism, and nationalism in liberal democratic societies, ed. R. Michener, St. Paul (Minn.) 1993 ...
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Consenso
Maurizio Cotta
Il concetto: ambiti di riferimento e significati
Il tema del consenso ricorre nelle riflessioni condotte su una pluralità di ambiti della vita sociale. Senza pretesa di completezza [...] in stretta relazione con la dimensione, per così dire, 'verticale' del consenso (tra governati e governanti), il regime democratico liberale ne presuppone anche una 'orizzontale': tra i soggetti del pluralismo (a livello di élite in primo luogo e poi ...
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di Gianfranco Pasquino
È impossibile definire e analizzare la d. senza, al contempo, definire, in sé e per contrasto, la sinistra e analizzarla nelle sue differenze rispetto alla destra. È quanto hanno [...] . In un certo senso, in quanto prevalentemente interessati alle regole e alle tecniche di limitazione del potere, i liberali appaiono sganciati dalle fratture e dai conflitti che separano con sufficiente nettezza d. e sinistra. È soltanto in una ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] Camera. Non so se ci siano altre rappresentazioni; in verità, se pongo mente al nostro sistema elettorale, che è uno dei più liberali d’Europa, io credo che sarebbe un errore immenso il dire che la vera opinione della nazione non sia qui fedelmente ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] minore la stessa Unione Sovietica ed era anzitutto visibile nei paesi satelliti dell'Europa centrale. Quanto più il regime era liberale e riformatore, tanto più erano forti la resistenza sociale e la rivolta. Ciò consente di capire lo sviluppo della ...
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Clemens Wergin
L’amara vittoria di Angela
Il partito del cancelliere arriva al 41,5% e sfiora la maggioranza assoluta dei seggi, ma restano fuori dal Parlamento i liberali. La Germania resta dominata [...] tempo stesso, tuttavia, ha perso la maggioranza governativa del centrodestra, dal momento che il piccolo partito della sua coalizione, i liberali della FDP, non è riuscito a entrare in Parlamento. La FDP è passata da un risultato record del 14,6 ...
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parlamento
Francesco Tuccari
I rappresentanti del popolo
Il parlamento è una delle istituzioni più importanti dei sistemi politici democratici contemporanei. Eletto in genere a suffragio universale [...] il Parlamento italiano fu investito di importanti poteri di indirizzo e di legittimazione del governo per tutta l’epoca liberale.
Dopo la caduta del fascismo e la Seconda guerra mondiale, la Costituzione repubblicana (1948) ha istituito un regime ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] , dire che, a dispetto del fatto che Schmitt esaltò Hitler come il "soldato politico" che aveva liberato la Germania dal pacifismo liberale, nella sua teoria non c'è posto per il tipo di guerra che il nazismo condusse: la guerra di annientamento del ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...