GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] di individui associati per il raggiungimento di un fine" (La Città futura, p. 761).
In Italia non è stata la borghesia liberale a creare l'unità della nazione, ma il socialismo perché solo con la sua nascita, agli inizi del XX secolo, "una parte ...
Leggi Tutto
Dissenso
LLewis S. Feuer
di Lewis S. Feuer
Dissenso
sommario: 1. Definizioni preliminari: tipi di ‛dissenso'. 2. La repressione del dissenso nell'Europa antica e medioevale. 3. La libertà di dissenso [...] vi sono coloro che difendono il diritto di ognuno a dissentire, e che quindi ispirano il loro dissenso a una filosofia liberale; questo tipo di dissenzienti lotta per la libertà di pensiero, per la libertà di scelta entro qualsivoglia sistema di vita ...
Leggi Tutto
Alfieri di Sostegno, Carlo
Uomo politico (Torino 1827 - Firenze 1897). Figlio di Cesare, si dedicò alla vita politica sotto la protezione di Cavour, di cui sposò in seconde nozze la nipote Giuseppina. [...] stesso Cavour: a suo avviso l’unità e l’indipendenza d’Italia dovevano raggiungersi gradualmente per non compromettere le istituzioni liberali. Così si schierò dapprima contro il progetto di trasferire la capitale da Firenze a Roma, ritenendo che una ...
Leggi Tutto
Il modello di multiculturalismo britannico è celebre per fondarsi sul valore del pluralismo: le diversità etniche e culturali sono dunque una ricchezza da tutelare e la tolleranza è l’ingrediente essenziale [...] di radicarsi all’interno della società britannica. La proposta del primo ministro consiste nella promozione di un ‘liberalismo muscolare’ che modifichi drasticamente l’approccio nei confronti delle minoranze e rafforzi la condivisione dei ‘valori ...
Leggi Tutto
pluralismo
Francesco Tuccari
Contro l’onnipotenza dello Stato e il conformismo sociale
Il pluralismo è un orientamento politico affermatosi, dapprima in polemica con l’assolutismo e poi, dopo le Rivoluzioni [...] . In questo, e nella sua esigenza di porre un freno alla concentrazione dei poteri, esso mostra uno stretto legame con il liberalismo.
Lo sviluppo delle teorie del pluralismo
Il pluralismo ha iniziato a definirsi a partire dal 18° secolo. Esso si è ...
Leggi Tutto
federalismo
Roberto Castaldi
Unità e diversità
Per federalismo si intende in genere la teoria dello Stato federale o federazione; oppure, più correttamente, una teoria politica con fini specifici (per [...] fondanti e specifici del federalismo sono dunque la pace e la diversità culturale, così come la libertà per il liberalismo, l'uguaglianza per la democrazia, e così via.
Contro l'accentramento dei poteri
Il federalismo si oppone all'accentramento ...
Leggi Tutto
referendum
Stefano De Luca
Deliberazione presa direttamente dai cittadini
Il referendum è il principale strumento di democrazia diretta; con esso il popolo partecipa in prima persona al processo decisionale. [...] , secondo il quale tutte le leggi dovevano essere sottoposte alla ratifica popolare – e criticato dai pensatori liberali (liberalismo), che erano favorevoli al principio della rappresentanza e consideravano il parlamento l’unico luogo adatto per ...
Leggi Tutto
partiti conservatori
Organizzazioni politiche di orientamento tradizionalista o moderato, sorte nel 19° sec. e tuttora presenti in molti Paesi. Si chiamano conservatori i partiti che, di contro alle [...] della tradizione politica nel cui contesto si trovano a operare, quali il confessionalismo, il nazionalismo, il liberalismo ecc. Almeno nell’esperienza europea questi partiti presentano tuttavia, come caratteristica in qualche modo unificante, la ...
Leggi Tutto
Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] concorsi ed elezioni. Nei regimi autocratici questo secondo strato è quasi sempre formato da sacerdoti e guerrieri; nei regimi liberali esso tende a coincidere con i vertici della burocrazia e i quadri dirigenti dei partiti politici in lotta per il ...
Leggi Tutto
Nella politica moderna, si chiamano c., abbiano o no ufficialmente questo nome, i partiti che, di contro alle ideologie più radicali di progresso, affermano il valore della tradizione e dell’esperienza [...] di cultura politica nel cui contesto si trovano a operare (per es., il confessionalismo, il nazionalismo, il liberalismo ecc.). Almeno nell’esperienza europea questi partiti presentano tuttavia, come caratteristica in qualche modo unificante, la ...
Leggi Tutto
liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...