Penalista, oratore e uomo politico italiano (S. Benedetto Po 1856 - Roma 1929). Appartenente all'estrema sinistra e militante nel partito socialista (a capo della corrente cosiddetta integralista), ne [...] P. Ellero nell'univ. di Bologna, dove si laureò (1877) con una tesi su L'imputabilità umana e la negazione del liberoarbitrio; il suo anno di perfezionamento presso l'univ. di Parigi (1879) fruttò gli Studi su la criminalità in Francia dal 1825 al ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] rispose (Spongia adversus aspergines Hutteni) con insolita asprezza; poi col De liberoarbitrio (1524) mosse ad attaccare Lutero; alla risposta di questo (De servo arbitrio, 1524) oppose un violento Hyperaspistes (1525); la polemica continuerà a ...
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Filosofo (Mantova 1462 - Bologna 1525). Dalla vasta opera di P. emerge una delle figure più notevoli della cultura rinascimentale e soprattutto dell'aristotelismo cinquecentesco: in lui da un lato i problemi [...] più originale di P. è il De fato, in cui è affrontato il problema dei rapporti tra provvidenza, fato e liberoarbitrio: nella discussione sulle varie dottrine si presenta a P. come più coerente la posizione stoica che nega ogni contingenza e la ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] ispira l'assidua polemica antiascetica e la celebrazione del piacere sino alla divina voluptas. Nello scritto posteriore De liberoarbitrio (1439), è in primo piano la polemica contro la ragione dialettica e sofistica, per celebrare il primato della ...
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Erudito e letterato (Verona 1675 - ivi 1755). Fu uno dei più tipici rappresentanti del preilluminismo italiano. Membro dell'Arcadia (1698), era animato da un profondo interesse per il teatro: scrisse opere [...] greci e latini; Istoria diplomatica (1727); Istoria teologica delle dottrine ... in proposito della divina grazia, del liberoarbitrio e della predestinazione (1742), in polemica con i giansenisti; Dell'impiego del denaro (1744); Della formazione de ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] antiprotestante: nelle Réflexions sur le protestantisme dans son rapport avec la souveraineté metteva infatti in relazione il liberoarbitrio dei riformatori religiosi con lo spirito rivoluzionario. Compose le sue opere maggiori in Russia: le Soirées ...
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Letterato (Firenze 1498 circa - Venezia 1566). Frequentatore in gioventù degli Orti Oricellari (a questo periodo vanno fatti risalire i suoi Dialoghi della morale filosofia, 1526), nel 1522, accusato di [...] , 1555, 1558). Per la traduzione delle Precationes biblicae di O. Brunfels (1534), la sua attività di editore (Tragedia del liberoarbitrio di F. Negri, 1547), la traduzione delle Sacre Scritture (Nuovo Testamento, 1530, l'intera Bibbia, 1532) e i ...
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Politico e giurista (Cosenza 1861 - ivi 1915). Parlamentare e prof. di diritto e procedura penale a Napoli, Cagliari e Modena, ha rivolto il studio anche alla filosofia del diritto e, con l’intento [...] la teoria dell’intimidabilità di G.B. Impallomeni, ha cercato di coniugare la rigidità del determinismo positivista con il concetto di liberoarbitrio. Tra le sue opere: Imputabilità e causalità (1904); Principi di diritto penale (1910-1912). ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] Cassiciaco" e continuata in una serie di scritti per lo più filosofico-religiosi (per es. De quantitate animae, De liberoarbitrio, il libro VI De musica, De magistro, De vera religione, De utilitate credendi), in cui vediamo A. passare gradatamente ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] , complementare, come il dialogo precedente, al De natura deorum, nel quale si dibatte la questione del contrasto fra destino e liberoarbitrio. Ancora del 44 è l'operetta Laelius de amicitia. Si sono perduti i due libri del De gloria scritti nel ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...