Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] con ragionamenti storico-critici e note, poi in una versione molto libera in versi sciolti, con titolo La Morte di Ettore (1795). storia sono «barbare»; tutte soddisfano le necessità comunicative della nazione che le parla; nessuna è perfetta ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] della sovrana, finché l'abdirazione di Cristina nel 1654, lo liberò da una penosa incertezza. Nel giugno del 1656 sposò Lisabetta , e pose in atto il programma di un lavoro comune, non relegato nell'ambiente universitario. Pronunziò, quindi, nell ...
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LEOPARDI, Monaldo
Nicola Del Corno
, Nacque a Recanati il 16 ag. 1776 dal conte Giacomo e da Virginia dei marchesi Mosca. La famiglia, fra le più nobili della zona e da sempre di parte guelfa, si era [...] dell'indipendenza della persona. Così, per dare finalmente libero sfogo alla propria verve critica, finì per pubblicare la poesia e il teatro, ulteriore testimonianza di una non comune vivacità intellettuale e di uno spiccato interesse per le cose ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Verona da Gabriele e da Antonia Bettini il 5 maggio 1849, in una antica e culta famiglia (era suo congiunto l'egregio scultore Innocenzo). Dopo aver frequentato [...] nel 19o6, quando rinunziò alla cattedra e si trasferì, libero scrittore, a Milano, donde tornò all'insegnamento nel 1915 ritrovarsi coi giovani e partecipare con essi a un'opera comune di educazione nazionale, d'un nuovo avviamento civile italiano ( ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] Parlava correntemente francese, lingua della Corte sabauda e lingua comune alle persone colte d’Europa, e in francese scrisse francese di Alfieri era un francese d’uso, talvolta libero e scorretto, ma complessivamente buono. Nella conversazione con ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] luoghi e della gente della sua Ciociaria temuto dal De Libero.
Nonostante i ripetuti attacchi, le calunnie e i tentativi dell'antico, secolare dolore della gente italiana nella tragedia comune produssero la svolta "civile" di Il libro del forestiero ...
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GRANDE, Adriano
Massimiliano Manganelli
Nacque a Genova il 1° luglio 1897, figlio di Romolo, un sarto piemontese immigrato in Liguria, e di Salvina Seghezze. Non condusse studi regolari, pertanto la [...] e della fiorentina Solaria, con la quale ebbe in comune numerosi collaboratori, si propose come "rivista di poesia" Ungaretti, fino a Montale, ma anche S. Penna, L. De Libero, L. Sinisgalli, A. Bertolucci. Pur segnata da un certo eclettismo della ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] )
Qui i riscontri sull’uso dell’iperbato sembrano alludere a una lingua sintatticamente più libera e affidata all’intonazione comunicativa (ai picchi della voce) secondo configurazioni fonico-ritmiche proprie dell’italiano nel caso di interpolazione ...
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BARZIZZA, Guiniforte (Guinifortus Barzizius, Bargigius, de Barziziis)
Guido Martellotti
Figlio terzogenito di Gasperino, nacque a Pavia al principio del 1406; aveva 32 anni compiuti il 19 marzo 1438, [...] il Visconti avevano già firmato gli accordi per un'azione comune, il B. si adoperò al servigio dei suoi vecchi umanistica de re uxoria: Giovanni Pontano ribattè in difesa del libero amore. Il breve scritto De liberis educandis, almeno nella forma ...
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BENEDETTI, Francesco
Giulia Camerani Marri
Nacque a Cortona il 5 ott. 1785 da Pasquale e da Rosa Tamburi, commercianti in mercerie, che, caduti in miseria, lo affidarono a un parente parroco di Foiano [...] 1820-21), che è un esempio di teatro più libero dagli schemi classici, non furono mai rappresentate; ma anche Segreto, 1814-15, n. 18; 1819-21, nn. 1, 20, 102; Ibid., Buongoverno Comune, 1813, n. 684; 1818, n. 1805; 1821, nn. 1813 e 4807; Cortona, ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...