Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] si può parlare di un linguaggio e di uno stile omerico comune ad ambedue i poemi. Il fondo linguistico è costituito dal elementi, ma dentro i suoi limiti il poeta è libero, e introduce quelle modificazioni che in ultima analisi rendono originale ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] e trocaici, nella lirica e nel dramma. D’uso più comune è il reiziano di 5 sillabe: æàâàæ; tale forma, successiva ’influenza maggiore fu esercitata da quest’ultimo, che impiegò il v. libero in In memoriam delle Odi navali, poi nella Laus vitae, dove ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] cronologie diverse in ogni area culturale, ma con un comune retroterra costituito dal rifiuto dei precetti classicisti, dal il Lied tedesco e il melodramma italiano.
Un nuovo e più libero modo di intendere la forma musicale si caratterizzò da un ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] la declamazione (➔), mentre si estingue il libero scontro delle opinioni nell’arengo politico e si era venuta configurando, del tutto inadeguata a rispondere alle esigenze della comunicazione, artistica e non.
La r. nel 20° secolo
Nel Novecento si ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] conseguente accostarsi allo spirito della civiltà borghese del Comune, nella partecipazione, sempre più piena e cosciente, sugli ideali cavallereschi della sfarzosa civiltà feudale, ma libero e aperto, indulgente verso le passioni e aspro contro ...
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Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] dell'uomo e ne considera le debolezze con un senso comune che sbocca inevitabilmente nella satira, egli è il maestro pochi anni di frequenza delle scuole, visse in casa, libero di abbandonarsi alle proprie tendenze; sebbene leggesse molto, in ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] all'angoscia che scaturisce dallo 'spaesamento-sradicamento' proprio di quell'essere senza patria che è l'uomo libero moderno. Le ideologie di comunismo e fascismo sono dunque legate tra di loro 'logicamente', ma tutta l'opera di Nolte è volta ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] come mostra L'imitation du bonheur (2005) di Rouaud sulle vicende della Comune di Parigi. L'intreccio realizzato da Rolin in Méroé (1998; trad. opere non figurative a un tipo di romanzo libero nell'euforia verbale e nella critica della cultura ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] avanguardie in cui si afferma "un comportamento 'aperto', libero, sdegnoso dei conforti del buon senso e dei criteri .
Una tendenza della ricerca sull'espressione e sulla comunicazione verbale ed extraverbale, a lungo attiva nella cultura europea ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] italiana, aveva un duplice fondamento, filosofico e politico.
L'estetica, liberata da G. Vico, I. Kant e G.W.F. Hegel auspicata da S. Márai, scrittore in cerca di una nazione comune, non confinata dalle sponde del suo Danubio. È una consapevolezza di ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...