Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] muratoriana da parte del gruppo dell'Argento. Postulare una discendenza comune da Huig van Groot non è sufficiente. Tanto più che non era dunque che un mezzo per continuare a mantenersi libero. Potè persino prendersi il vezzo di curiosare, di andare ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] quello della critica. Déracinée apparentemente, in realtà aveva in comune con essa un'abitudine classicistica: con un occhio guardava giornata. - Il Giusti nelle sue poesie è immaginoso, è libero, è facile, è pieno di mordace ironia e di sarcasmi ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] , nonostante la mediazione di Arnoul Le Ferron, comune amico. Nel 1535 poi Dolet aveva pubblicato un della lingua ma si afferma piuttosto un atteggiamento molto libero dinanzi alle preoccupazioni umanistiche della latinità delle forme linguistiche ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] deve essere anche discusso in nome dell'intelletto, di quel senso comune che la natura ha concesso a tutti gli uomini, perché sia . Esaurito il ciclo vitale del racconto poetico dopo la Liberata, spetta ora alla prosa di interrogare l'esistenza per ...
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Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] dall'esperienza prima della strofe, poi del verso libero (tenuti inconsciamente, anche dai loro ammiratori e magari etimologici, tradizionali, della veste in sostanza latina, dei valori comuni agli altri volgari d'Italia. Anche i più minuti fenomeni ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] ateismo sia alla spregiudicatezza di costumi di una compagnia libera nell'agire e nello scrivere).
Grazie all'influente il Pistoia stesso, il C., l'Ariosto e il comune amico Alfonso Trotti costituiscono un intrico tale di relazioni personali e ...
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DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] Il procedimento generale dello scritto risente della comune trattatistica medico-scolastica, senza distinguersi per marito) sembra permettere un più diretto intervento dell'autore, libero da moduli strettamente retorici e scolastici. Altri versi, ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] È proprio questa esclusione che determina la volontà del dire in una società come quella medicea in cui il libero gioco della comunicazione sembra non da altro condizionato se non dall'intelligenza letteraria, e si potrebbe dimostrare che lì dove un ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] (oggi Le Poggiolla) vicino a Comeano, proprietà che aveva in comune con il fratello Giannotto, di mestiere orafo, come il padre. Lì riordinare la Repubblica di Siena (1552), delineando un governo libero, ma stabile, del tipo "misto". Al seguito del ...
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FRUGONI, Carlo Innocenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 21 nov. 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi.
La famiglia, come era peraltro consentito alla nobiltà [...] fu però quello con G.P. Zanotti, col quale aveva in comune la facilità a verseggiare, il piacere della buona tavola e il Fu quello il periodo più felice della vita del F., libero dalle ristrettezze economiche più pressanti, favorito dal du Tillot che ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...