L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] sinistra il santo martire Giovanni è raffigurato nell'atto di liberare la figlia del re, posta ai suoi piedi, dal of Alexander Böhlig, Leiden 1972; J.-E. Ménard (ed.), L'Évangile de vérité, Leiden 1972; M. Krause (ed.), Essays on the Nag Hammadi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] orientato a una revisione del tradizionale giudizio negativo sui Longobardi, autore di un De ecclesiasticae hierarchiae originibus (1703) ed editore del Liber pontificalis di Agnello Ravennate (1708), che gli valsero opposizioni e difficoltà da parte ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] -seicentesca il perentorio segno del patriziato marciano. È un "assessore", come il rodigino Giovanni Bonifacio, a stendere il Liberde furtis (Vicenza 1599 e 1619), ad appiccicare alla legge senatoria in materia feudale del 15 dicembre 1586 il ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] . Nel 1622 il Barezzi pubblica il capolavoro del genere e nel contempo il suo capolavoro di traduttore vivace, libero, inventivo: il Lazarillo de Tormes. Per il momento egli si limitava alla prima parte (la seconda uscì nel 1635): fu, a giudicare ...
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ARMI e ARMATURE (v. vol. II, p. 820, s.v. Corazza; vol. II, p. 315, s.p. Elmo; vol. VII, p. 138, s.v. Scudo; vol. VII, p. 421, s.v. Spada)
M. C. Guidotti; G. Lacerenza; R. Pierobon-Benoit; Ch. Saulnier; [...] è più calato sul volto ma viene portato lasciando libero il viso, come testimoniano la coeva scultura (p. ss.
Corazze: T. Taylor, in OxfJA, IV, 1985, p. 293 ss.; J. Aluquer de Motes, in Zephyrus, XXV, 1974, p. 321 ss.; J.L. Zimmermann, in MusHelv, ...
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Lavoratrici
Maria Teresa Sega
Zanze era di Cannaregio e faceva l'infilaperle. Passava lunghe ore seduta in circolo con le vicine in calle, la sessola di legno sulle ginocchia, ridendo talvolta con [...] della calle:
Salo, […], la Gigia quela che sta qua de fassa la ze scampada de casa! […] L'ultima volta che la go vista se capiva espressione netta e dignitosa della loro volontà di uomini liberi"(187). Ora finalmente, fondata la lega, potranno ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] patriziato veneziano al monarca danese Federico IV; "alfine di poter più liberamente godere de' divertimenti del Carnevale, e approfittare così senza riserva della Società de' nobili Veneziani", giunge in qualità di "semplice" conte di Oldenburg ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] patriziato veneziano al monarca danese Federico IV; «alfine di poter più liberamente godere de’ divertimenti del Carnevale, e approfittare così senza riserva della Società de’ nobili Veneziani», giunge in qualità di «semplice» conte di Oldenburg (88 ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] via ad essi aperta per l'esercizio di una libera professione, ma anche perché la conoscenza, così diffusa nel società veneta del '400 e '500, Bari 1964, p. 78; G. De Sandre, Dottori.
14. Infatti a Verona la presenza dei medici in consiglio fu ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] dal pur critico Bodin; la douceur de vivre per quanti aspirano a vivere con la «massima libertà», una incoraggiante cornice di «tranquillità» operosa per la «mercatura», le «manifatture », gli «studi». «Siamo liberi come la città», gioiscono i sodali ...
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liberta
libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...