LEOPARDI, Monaldo
Nicola Del Corno
, Nacque a Recanati il 16 ag. 1776 dal conte Giacomo e da Virginia dei marchesi Mosca. La famiglia, fra le più nobili della zona e da sempre di parte guelfa, si era [...] indipendenza della persona. Così, per dare finalmente libero sfogo alla propria verve critica, finì per verità, II (1833), pp. n.n.; F.-R. de Lamennais, De l'absolutisme et de la liberté. Dialoghetti (1835), in Oeuvres complètes, Bruxelles 1839, ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Verona da Gabriele e da Antonia Bettini il 5 maggio 1849, in una antica e culta famiglia (era suo congiunto l'egregio scultore Innocenzo). Dopo aver frequentato [...] 19o6, quando rinunziò alla cattedra e si trasferì, libero scrittore, a Milano, donde tornò all'insegnamento . di B. Croce, in Conversazioni critiche, I, pp. 29 ss., G. De Sanctis, Ricordi della mia vita, Firenze 1970, pp. 99 s.; Id., Scritti minori ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] francese di Alfieri era un francese d’uso, talvolta libero e scorretto, ma complessivamente buono. Nella conversazione con amici aspro e duro, per il quale fu criticato da Ranieri de’ Calzabigi e da ➔ Melchiorre Cesarotti, che gli rimproverarono la ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] sono calchi da modi di dire solo italiani, come «Mocoso de guerra», riproduzione spagnoleggiante di «scemo di guerra».
I nomi diretto, talaltra filtrati in varie forme di discorso indiretto libero dal narratore, il quale anche qui si concede ogni ...
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BURATTI, Pietro
Armando Balduino
Nacque il 13 ott. 1772 a Venezia, da Petronio e dall'olandese Vittoria Van Uregarden, dove la sua famiglia, bolognese d'origine, si era trasferita da parecchi anni, [...] Mosco e, con esiti più gustosi e personali, un libero rifacimento in dialetto della sesta satira di Giovenale.
Pochi legato da "un certo amoreto", né poteva "resister a l'idea de lassar un paese" cui doveva la sua "riputazion vernacola". In effetti ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] lungo naso e dal volto arguto "un riso sincero e […] una perfetta gaieté de coeur" (Zibaldone, 3 dic. 1828, ed. a cura di F. Flora, d'Italia e Il nome di patria. Canzon in metro libero imitata da un canto greco moderno) e alcune prefazioni per il ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] vernacolare degli esordi friulani seguono le poesie in italiano de L’Usignolo della Chiesa Cattolica (costituito da composizioni del rilevanti quanto più concentrati nelle zone dell’indiretto libero o del narratum, anacoluti e concordanze a senso ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] e, dal 1928-29, al Dante. Già libero docente all’Università di Firenze, dal 1930 fu - G. Serrao, II, Roma 1978, pp. 393-399, con le integrazioni di F. De Martino, Jacques lo smembratore, il processo del cane e altri scritti di G. P., in Belfagor ...
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BARILLI, Bruno
Arnaldo Bocelli
Nacque a Fano (Pesaro) il 14 dic. 1880, da Cecrope, noto pittore, e da Anna Adanti, ma trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Parma, città d'origine e residenza della [...] di una volta, ora si sviluppano secondo un disegno libero ma essenziale, e altamente poetico.
Opere: Delirama, con E. Falqui, Novecento letterario, I, ibid. 1959, pp. 381-388; G. De Robertis, Altro Novecento, ibid. 1962, pp. 85-89; L. Neri, B. B ...
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CEBÀ, Ansaldo
Claudio Mutini
Nacque nel 1565 a Genova da famiglia non agiata ma di antica tradizione, e a Genova risiedette praticamente tutta la vita dedicandosi a quegli studi letterari cui si era [...] dall'autore del Gonzaga nei confronti della Gerusalemme Liberata) e come il poema del Tasso anche quello E.Zanette, Su A. C., in Convivium, IV(1932), pp. 94 ss.; R. De Mattei, L'idea democratica nel Seicento, in Riv. stor. ital., LX(1948), pp. 49 ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...