IMBONATI, Giovanni Carlo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Milano il 24 maggio 1753 dal conte Giuseppe Maria, noto animatore culturale e mecenate delle lettere lombarde, e da Tullia Francesca [...] del già celebre marchese Cesare e della sua prima moglie, Teresa de Blasco, Giulia era nata nel 1762, ed era quindi più giovane di pubblico concubino e adultero sia per la fama di libero pensatore: la Beccaria lo fece imbalsamare (da un dottor L ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] , n. s., XXX (1913-14), VI). 105-128; Id., Dei Mediceo-laurenziani e del cod. padovano del "De re uxoria" di F. B., ibid., pp. 281-294; Id., Francisci Barbari de re uxoria liber, ibid., XXXI I (1915-16), pp. 6-105; B. Bughetti, Alcune lettere di F. B ...
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ALBERTAZZI, Adolfo
Alberto Asor Rosa
Critico e scrittore, nacque a Bologna di famiglia romagnola l'8 sett. 1866. Iscrittosi nel 1886 alla facoltà di lettere dell'università di Bologna, fu allievo del [...] sue compresse qualità narrative; ma non per questo egli si liberò mai del tutto dall'influenza del maestro. L'A. M. Vinciguerra, A. Sorbelli, G. D. Leoni, P. Pancrazi, A. Neppi, F. De Pisis, C. Valente, G. Pecci); C. Angelini, In morte di A. A., ibid, ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] XIII, 57)
o dello specificante dallo specificato:
(4) vidi due mostrar gran fretta de l’animo, col viso, d’esser meco (Inf. XXIII, 82-83)
o sembrano alludere a una lingua sintatticamente più libera e affidata all’intonazione comunicativa (ai picchi ...
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BENEDETTI, Francesco
Giulia Camerani Marri
Nacque a Cortona il 5 ott. 1785 da Pasquale e da Rosa Tamburi, commercianti in mercerie, che, caduti in miseria, lo affidarono a un parente parroco di Foiano [...] 1820-21), che è un esempio di teatro più libero dagli schemi classici, non furono mai rappresentate; ma anche 1815), ad Indicem; L. Ciampolini. Biografia di F. B., in E. De Tipaldo, Biografie degli italiani illustri, I, Venezia 1834, pp. 206-209; G ...
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BACCI, Orazio
Alberto Frattini
Nato a Castel Fiorentino in Valdelsa il 18 ott. 1864, studiò in Firenze, laureandosi nell'Istituto di studi superiori, alla scuola di A. Bartoli e di A. D'Ancona, il quale [...] . Istituto di studi superiori di Firenze, con un corso libero sulla prosa volgare del Quattrocento, corso di cui pubblicava, (su una linea che va da E. G. Parodi a C. De Lollis, e oltre, verso i più recenti orientamenti della critica stilistica), ma ...
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CIPOLLA, Arnaldo (pseud. Arci; Sirio)
Francesco Dragosei
Nato a Como il 26 sett. 1877 da Antonio, professore di lettere e provveditore agli studi, e da una nobildonna piacentina, Giulia Bracciforti, [...] congeniale alla sua personalità in quanto, mentre dava libero sfogo a una vitalità prorompente, contemperava d'altra - nel '28 - l'attribuzione dei premio CoIumbia della Union de la presse latine di Parigi) appariranno in questo decennio febbrile: ...
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MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] certa confidenza: lo ringrazia per avergli dato sempre libero accesso alla sua ricca biblioteca - della quale farebbe pp. 231 s.; E. Bottasso, [Postfazione], in Iohannes de Ketham, Fasciculo de medicina, Torino 1967, p. 108; Bollani, Domenico, in ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] precede, o tutto il contrario di questo, e il suo uso è più libero per i poeti che per gli oratori. La prosa, infatti, come potrà a particolari usi espressivi e metrico-ritmici:
(4) e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore
( ...
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La canzone, o canzone antica, detta in antico anche canzone distesa (per distinguerla dalla canzone a ballo o ➔ ballata), è la forma metrica più prestigiosa e complessa della tradizione lirica italiana [...] sirima (o anche coda), indivisibile e a schema autonomo e libero di versi e di rime (con preferenza per serie, variamente Madonna dir vo voglio di Giacomo da Lentini). Nel De vulgari eloquentia Dante prevede inoltre stanze formate da una prima ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...