(Manifest der Kommunistischen Partei) Scritto (1848) di K. Marx e Fr. Engels, composto fra il 1847 e il 1848 per incarico della Lega dei comunisti (già Lega dei giusti). Dopo una breve Prefazione, famosa [...] produzione, dunque tutti i rapporti sociali». Unificando i mercati e concentrando i lavoratori nelle città e nelle fabbriche essa e dalle ricorrenti crisi economiche generate dal liberomercato, il proletariato urbano diventa un soggetto ...
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Louvre, accordi di
Luca Dedola
Accordi sui tassi di cambio siglati il 22 febbraio 1987 al vertice del L. a Parigi dai ministri finanziari e dai banchieri centrali dei Paesi dell’allora G6 (Canada, Francia, [...] di New York il 19 ottobre 1987. Il graduale abbandono degli accordi di L. ha segnato l’inizio dell’attuale regime di completa flessibilità dei tassi di cambio tra le principali valute, la cui determinazione è lasciata alle forze del liberomercato. ...
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Stigler, George Joseph
Economista statunitense (Renton, Washington, 1911 - Chicago 1991). Dopo aver conseguito il PhD in economia all’Università di Chicago, insegnò presso la Columbia University (1947-58) [...] Chicago (➔ Chicago, scuola di), è considerato – insieme al premio Nobel M. Friedman – tra i maggiori sostenitori del liberomercato. In The economics of information («Journal of Political Economy», 1961, 69, 3), affrontò il tema della dispersione dei ...
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Polanyi, Karl Paul
Storico dell’economia ungherese di famiglia ebrea (Vienna 1886 - Pickering, Canada, 1964). Visse a Vienna, Budapest, Londra e negli Stati Uniti, dove emigrò nel 1933. A New York fu [...] di redistribuzione, e che l’esistenza del commercio non comporta necessariamente quella dei mercati. Sostenne che dal 19° sec. la società dominata dal liberomercato, autoregolato dal sistema dei prezzi, genera rapporti impersonali, finendo con il ...
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SVILUPPO ECONOMICO
Carla Esposito
(App. III, II, p. 880; IV, III, p. 562)
Sviluppo e sottosviluppo. - I termini s. e sottosviluppo economico fanno riferimento a due condizioni diverse che sono quantificabili [...] gruppo di modelli interpretativi dello s.e., che vengono considerati espressione della cosiddetta controrivoluzione neoclassica del liberomercato. Nelle implicazioni di politica economica di tali modelli il sottosviluppo è visto come conseguenza di ...
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Mare
Alessandra Mignolli
(XXII, p. 264; App. II, ii, p. 263; App. IV, ii, p. 392)
Diritto internazionale
Il diritto del m. ha subito, a partire dalla fine degli anni Settanta e mentre erano ancora in [...] la maggioranza ai paesi industrializzati. Tale accordo, che ha orientato l'intero regime in una prospettiva di liberomercato, ha reso possibile il raggiungimento di un consenso quasi universale alla nuova Convenzione. In sostanza, gran parte ...
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Logistica
Carlo Finizio
Andrea Grazioso
Con il termine logistica si intende il complesso delle attività organizzative, gestionali e strategiche che, in un ente, struttura, azienda, governa i flussi [...] .
Molti altri aspetti rendono la gestione delle forze armate simile a quella di una impresa che opera in un regime di liberomercato, e ciò ne giustifica la riorganizzazione, fatti salvi i vincoli di sicurezza, in una prospettiva manageriale. Anche l ...
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Sanità
Amalia Donia Sofio
Federico Spandonaro
(App. V, iv, p. 623; v. anche sanitaria, legislazione, XXX, p. 716; App. IV, iii, p. 263; V, iv, p. 625)
Economia e legislazione sanitaria
Negli anni Novanta [...] amministrativa dei servizi; l'aumento della compartecipazione dei cittadini alla spesa; l'introduzione dei principi del liberomercato nella gestione pubblica della sanità. Più in generale si può operare una distinzione tra riforme 'macroeconomiche ...
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SANT'ANGELO dei Lombardi (A. T., 27-28-29)
Luchino FRANCIOSA
Edgardo GRAZIA
Nicola NICOLINI
Paese della provincia di Avellino, situato in collina a 870 m. s. m. presso lo spartiacque italico. È sede [...] donde il nome), divenne nel sec. XII sede vescovile. Giovanna II le confermò (1432) varî privilegi: libero uso di forni e molini, liberomercato il sabato e la domenica, libertà ed esenzione doganale dei macellai e delle taverne e soprattutto impegno ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] fine del laissez faire – aumentarono l’operatività statale sul mercato.
Nel secondo dopoguerra ripresero forza le idee del l. trovare applicazione in una società in cui gli individui siano liberi di impiegare le loro cognizioni e le loro capacità per ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...