RUGGIERO, Francesco Paolo
Viviana Mellone
– Nacque il 4 aprile 1798 a Napoli da Pietro, medico e professore della Reale Università degli studi di Napoli, e da Matilde Sancia.
All’età di ventuno anni [...] ministri espresse l’idea che lo Stato avrebbe dovuto comunque sostenere i ceti sociali più esposti ai pericoli del liberomercato, sovvenzionando i mezzi di produzione o stanziando dei fondi per i lavori pubblici. Il 5 febbraio 1849 propose inoltre ...
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FELICE (Felici), Vincenzo
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Il Campori (1873) lodice "di Massa", ma più probabilmente nacque a Roma, dal romano Andrea e da Marta Pagnoncella, nel 1657 circa, come si ricava [...] profano e prevalentemente di piccole dimensioni. Si tratta evidentemente di opere eseguite senza ordinazione e destinate al liberomercato che fanno comprendere come la nostra conoscenza del suo operato, basata sulle sole opere sacre ufficiali, sia ...
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TORRIGIANI, Pietro
Piergiovanni Genovesi
TORRIGIANI, Pietro (Piero). – Nacque a Parma il 1° marzo 1810, terzogenito di Luigi e di Caterina Damiani. Ebbe una sorella, Anna (1806), e un fratello, Annibale [...] l’approccio economico rimase, tuttavia, sempre prevalente: la forte ostilità verso ogni alterazione delle regole del liberomercato, lo portò, così, a contrastare ogni prospettiva di gratuità dell’istruzione.
Soprattutto, infine, l’impegno di ...
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TREMELLONI, Roberto
Mattia Granata
TREMELLONI, Roberto. – Nacque a Milano il 30 ottobre 1900 da Enrico e da Piera Chiodi, in un contesto di relativa povertà.
Si avvicinò all’attività politica dal 1916, [...] politica erano il sostegno al posizionamento atlantico dell’Italia, la fiducia nel liberomercato e nella liberalizzazione degli scambi nel quadro del Mercato europeo comune, la convinzione dell’utilità della programmazione quale strumento per la ...
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GIURA, Vincenzo
Elisa Boccia
Nacque a Roccanova, nel Potentino, il 14 dic. 1847, da Raffaele e da Angiola Continanza; ancora adolescente si trasferì con la famiglia a Napoli, dove si dedicò all'arte [...] debito pubblico e di fronte a una crescente necessità da parte dello Stato di ricorrere, in un regime di liberomercato, al risparmio dei cittadini (Tartaglia, p. 33). La parte finale della relazione, più propriamente politica, costituiva un deciso ...
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FENZI, Emanuele
Luigi Fallani-Lucia Milana
Nato a Firenze il 18 apr. 1784 nella nobile famiglia dello stimato magistrato e giurista lacopo Orazio e da Luisa Bardini, ricevette la prima educazione presso [...] e Fermi nell'appalto del tabacco in Toscana, che avrebbe tenuto fino alla caduta del regime granducale. Da sempre sostenitore del liberomercato, il 29 apr. 1847, nel corso di un banchetto in onore del noto esponente della scuola di Manchester, R ...
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I feudalesimi
Matteo Sanfilippo
La riflessione storiografica sull’essenza del feudalesimo nasce con la polemica settecentesca contro gli impedimenti da esso discesi. Nel 1776 P.-F. Boncerf, direttore [...] dannoso per lo Stato, di cui impedirebbe la centralizzazione e l’efficienza, e l’economia, perché ostacolerebbe il liberomercato della terra e dei suoi prodotti. Il collegamento tra interpretazione storica e richiesta di abolizione è esplicita in ...
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CARONCINI, Alberto
Stefano Indrio
Nacque a Roma il 21 febbr. 1883 da Gustavo e da Giovanna Biasioli, una solida famiglia di ceto medio, di origine veneta.
Nell'aprile 1897 partecipò, a Pisa, ad un congresso [...] nel 1905.
Nell'opera il C. considerava le concentrazioni industriali come un fenomeno che modificava il sistema di liberomercato, sul quale era opportuno un controllo pubblico. Era, tuttavia, animato da un vivo interesse per l'economia delle ...
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Ronny Mazzocchi
Fare come la Germania
Uno Stato pronto a sostenere lo sviluppo interno, uno sguardo attento all’esportazione di prodotti di qualità, capacità di adattarsi ai mutamenti esterni: i punti [...] che derivano tutti quegli elementi che – nel comune pensare – costituiscono l’architrave del modello economico tedesco: liberomercato, nessuna politica attiva di gestione della domanda aggregata, un bilancio pubblico quanto più possibile vicino al ...
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MILIANI, Giuseppe
Giancarlo Castagnari
– Nacque a Fabriano il 19 marzo 1816, da Rinaldo, figlio di Pietro, fondatore delle cartiere, e da Chiara Tombesi. Il M. apparteneva a una famiglia di imprenditori [...] di carta nello Stato pontificio in un liberomercato. Volle così manifestare la propria delusione nell livelli qualitativi insuperabili per il suo tempo e di vincere la concorrenza nei mercati nazionali ed esteri.
Il M. morì a Fabriano il 5 dic. ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...