GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] e parecchi altri si proponeva di attuare la libertà e l'indipendenza italiana. di qui il bisogno che egli sentiva del concreto come unità indivisa delpensiero si raccolga e si potenzii la vita del popolo in ogni manifestazione. Onde "l'idealità d'un ...
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È nel suo senso più generale, il potere di dar legge a sé stesso. Ma il termine, a seconda delle diverse epoche e dei diversi campi scientifici (della politica, del diritto, della filosofia) in cui venne [...] susseguente però adopera il termine autonomia in uno strano confusionismo di frasi, come sinonimo dilibertà, di democrazia, di decentramento, di autogoverno, e così via. Nel Belgio la costituzione del 1831 sancisce l'esistenza d'un quarto potere, il ...
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ISOCRATE ('Ισοκράτης, Isocrătes)
Arnaldo Momigliano
Oratore ateniese, nato nel 436, figlio di Teodoro del demo di Erchia. La ricchezza del padre gli permise di ricevere una educazione assai raffinata. [...] questo discorso era il manifestodi quella seconda federazione delio-attica che si doveva dei Greci alle libertà delle loro città (d' ognuno alla propria libertà, s'intende, importa oscillazioni e oscurità gravissime dipensiero, c'è in sostanza una ...
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Poeta inglese, nato a Field Place, Horsham, nel Sussex, il 4 agosto 1792, annegato nel Golfo della Versilia l'8 luglio 1822. Era di famiglia antica e facoltosa: suo nonno, Bysshe Sh., era stato fatto baronetto [...] della libertàdi tornare a lei.
Nell'estate del 1815 egli si stabilì vicino a Windsor e vi scrisse il primo poema che sia una vera manifestazionedeldelpensierodi Shelley, l'apprezzamento della sua arte dipende dalla capacità del lettore di ...
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PESTALOZZI, Johann Heinrich
Antonio Banfi
Nacque dal medico Johann Baptist e da Susanna Hotze il 12 gennaio 1746 a Zurigo, vi frequentò le scuole e nel Collegium Carolinum ebbe ad insegnanti lo Steinbrüchel, [...] manifestazione, gli elementi, estendendone via via la sfera d'azione in rapporto con l'esperienza e la vita del fanciullo. La forza del cuore ha la sua prima espressione nel sentimento di della cultura e delpensiero contemporanei e riassumendo la ...
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Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] in cui è evidente l'influsso, e insieme la deformazione, di idee hegeliane. Similmente si dica per il tentativo, fatto dal C., di concepire la ragione come una dialettica delpensiero che restringe l'idea dapprima confusa dell'infinito al finito, all ...
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Filosofia. - È un atto spirituale, il cui valore è soltanto soggettivo, e che invece è affermato come concreto. Quante sono le forme in cui l'attività spirituale si concretizza, tante le forme in cui l'errore [...] s'impose alla coscienza filosofica al sorgere delpensiero moderno dopo la scoperta e la correzione di errore (senso, immaginazione, intelletto, inclinazione, passione), ma che il suo vero e unico principio è il non esatto uso della libertàdel ...
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POMPONAZZI, Pietro (latinizz. in Petrus Pomponatius)
Guido Calogero
Pensatore italiano del Rinascimento, nato a Mantova il 16 settembre 1462, morto a Bologna il 18 maggio 1525. Dopo avere studiato all'università [...] 'accadere, nel cui ambito trova modo di realizzarsi la libertà umana, da essa determinata appunto ad essere libera. La medesima tendenza a interpretare l'intervento divino nel mondo non come manifestazione saltuaria ma come realizzazione costante e ...
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LINGUAGGIO (XXI, p. 199)
Antonino Pagliaro
Gli sviluppi degli studî linguistici nell'ultimo decennio, dando sempre maggiore consistenza alla lingua come sistema e struttura, richiedono che il problema [...] ), cioè la manifestazione ad altri, impulsiva ed immediata, di un proprio moto pensiero.
Vero è, invece, che la lingua esiste a sé, come sistema di atto dilibertà, è determinato in una particolare storicità che è quella del parlante e del sistema ...
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. Filosofia. - Il primo valore del termine atto (gr. ἐνέργεια; lat. actus; fr. acte; sp. acto, acción; ted. Tat, Handlung; ingl. act, action) è quello attribuitogli da Aristotele, quando per costruire [...] il valore del termine atto tende a confondersi con quello di movimento; nel secondo senso esso può essere inteso solo se ci rifacciamo a quanto v'è di platonico nel pensierodi Aristotele. Poiché, se essere in atto significa essere manifestodi ciò ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
continenza formale loc. s.le f. (giur.) Il requisito di misura, correttezza e moderazione espressiva che deve caratterizzare l’esercizio del diritto di critica, in particolare nell’àmbito dell’informazione. ♦ La diffamazione a mezzo stampa può...