Responsabilità
Rossella Bonito Oliva
Nell'accezione giuridica il termine responsabilità viene utilizzato per la prima volta nel 1787 nel The federalist da A. Hamilton (folio 64) e poi nel Codice napoleonico [...] , là dove senza il riconoscimento per tutti della libertàdi scelta non sarebbe possibile assumersi o ascrivere meriti e comminare pene. Il nucleo della nozione è da ritrovare nel pensiero kantiano: la r. rinvia all'imputabilità, dedotta dalla causa ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] e l'affidabilismo
Vi è una tradizione dipensiero che, invece di porsi il problema della legittimazione delle nostre ' e libertà. Per McDowell, e per molti sostenitori odierni di un n. 'liberalizzato', la risposta sta in una sorta di 'reincantamento ...
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Filosofo e storico della filosofia (Piasco, Cuneo, 1918 - Milano 1991). Partito dallo studio e dalla discussione dell'esistenzialismo, P. divenne tra i più originali rappresentanti dell'ermeneutica. Il [...] speculativa P. ha dedicato più volumi; lo studio di Fichte e di Schelling s'inquadra poi nell'interesse per quella ontologia della libertà, nella cui teorizzazione il pensierodi P. culmina prolungando l'esistenzialismo e sceverandolo dalle ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] da Savonarola. Dalle opere di P. emergono chiaramente le linee di un pensiero fortemente personale in cui è fondata nella sua radicale libertà, garantita dal non essere l'uomo di una natura determinata, ma capace di darsi la natura che vuole ...
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MONDOLFO, Rodolfo
Filosofo, nato a Senigallia il 20 agosto 1877; libero docente di storia della filosofia a Padova (1904), professore a Torino (1910), Bologna (1913; privato della cattedra per le leggi [...] ) della dignità e libertà della persona umana anima l'aspirazione socialistica in cui sbocca tale concezione critico-pratica della storia. Dal 1925, soppressa la "Biblioteca di studî sociali" da lui diretta, il M. si è rivolto al pensiero antico. Del ...
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LEVI, Alessandro
Pietro PIOVANI
Filosofo e storico, nato a Venezia il 19 novembre 1881, morto a Berna il 5 settembre 1953; insegnò filosofia del diritto nelle università di Ferrara, Cagliari, Catania, [...] del valore universale degli ideali di giustizia e libertà animatori del Risorgimento, se ne di Cattaneo, Bari 1928).
Bibl.: N. Bobbio, A. L., nel vol. I, degli Scritti minori di filosofia del diritto, cit.; G. Fassò, Il pensiero e l'opera di ...
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cosmopolitismo
Marzia Ponso
Essere cittadini del mondo
Il cosmopolitismo è un indirizzo dipensiero che attribuisce a ciascun individuo la cittadinanza del mondo, ritenendo irrilevanti le distinzioni [...] , D. Diderot e M.-J.-A. Condorcet affermarono il diritto di ogni uomo a cambiare patria nel caso in cui lo Stato di appartenenza non garantisse i diritti dilibertà e il benessere dei cittadini. Spesso il cosmopolitismo moderno presupponeva la ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] dello spirito, e questa vita è vita di fantasia e dipensiero, di azione e di moralità [...] e in questa varietà delle sue ha descritto, con ispirate parole, come ‟la religione della libertà": ‟Perché è questo l'unico ideale che abbia la saldezza ...
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positivismo e neopositivismo
Antonio Bazzini
Stefano De Luca
La filosofia del progresso scientifico e della società industriale
Sorto in Francia nella prima metà dell’Ottocento, il positivismo si diffuse [...] vita, la presenza o meno nella natura di un fine, l’origine della coscienza e del linguaggio, la libertà o meno del volere umano – erano intende un indirizzo dipensiero elaborato dal cosiddetto Circolo di Vienna, cioè da un gruppo di filosofi e ...
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idealismo
Stefano De Luca
Il ruolo cruciale delle idee
Per idealismo, nel linguaggio corrente, si intende un modo di pensare e di agire basato sulle convinzioni ideali e non sulle convenienze pratiche. [...] intellettuale e morale completamente diversa. Il pensierodi Kant rappresentava il culmine della filosofia libertà. Per Fichte, però, l'Infinito rimane soltanto un dover-essere, un orizzonte verso il quale l'io finito tende in uno sforzo continuo di ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...