Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] difesa di Sesto Roscio Amerino accusato di parricidio per un intrigo a sfondo politico che faceva capo a Crisogono, libertodi Silla. finisce con il sostenere la tesi della duplicità della religione, ufficiale e popolare da un lato, interiore e colta ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] nei termini mutati di un'ininterrotta controversia (La religione del mio tempo, 1961; Poesia in forma di rosa, 1964; da un realismo visionario che, nonostante scarti e manifeste libertà, sorregge poi anche gl'impegni drammatici e linguistici dei ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] Religione e mitologia
Tutte le culture considerano l’a. un simbolo dell’uomo vivente, anzi un archetipo della vita. Di Storia
Albero della libertà
Albero che a partire dal 1790 si usò piantare nella piazza principale dei comuni di Francia in ricordo ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] di un migliaio di frammenti di un'altra sessantina di drammi. Formatosi nella spregiudicatezza e libertà e trova il suo centro nel doloroso pessimismo di un animo religioso ma non pago della religione tradizionale, aperto a una adesione per tutti i ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] affermare che quelle sulla religione delfica sono posteriori al suo sacerdozio. La posizione filosofica di P. è una fra i personaggi di P. gli eroi della libertà, e a essi si ispirarono tanto Rousseau che Alfieri; minore la fortuna di P. in Germania ...
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Shelley, Percy Bysshe. - Poeta inglese (n. Field Place, Horsham, Sussex, 1792 - m. mare di Versilia 1822). Di famiglia antica e facoltosa, fu educato a Eton e a Oxford, da dove fu espulso (1811) per l'opuscolo [...] fondono i due motivi della sua arte, la passione per la libertà e l'adorazione dello spirito della bellezza. Nel 1816 s'incontrò , da un altro lato si eleva ad apostolo di una nuova religione, umanizza la natura e fa convergere tutte le aspirazioni ...
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Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] comune di Todi e di quello di Lucca. Dal 1374 fu cancelliere della Signoria fiorentina; assertore della "libertà S. affrontò ed approfondì problemi di etica e di civile convivenza sono: De tyranno, De saeculo et religione, De verecundia, De fato ...
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(I, p. 730; App. I, p. 57; II, I, p. 67; III, I, p. 39; IV, I, p. 50)
Evoluzione del quadro politico. - La decolonizzazione dell'A. si è praticamente conclusa nel 1975-76 con l'indipendenza raggiunta dalle [...] la quale si è di solito diffusa inizialmente attraverso canali quali il commercio, le forze armate o la religione. Facilmente vi si società, tradizione e progresso, colonizzazione, indipendenza e libertà. Originario del Burkina Faso, F. P. Titinga ...
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WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] di qualcosa di finito e di fisso, che suggeriscono sempre qualcosa al di là". All'investimento di poeta della libertà datogli culto del dio presente in ognuno di noi sarebbe consistita la religione nuova, ben diversa dalla mortificazione predicata ...
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Poeta, scrittore e critico letterario, nato a Roma il 9 dicembre 1901. Figlio di Adolfo de Bosis, sentì giovanissimo la vocazione per la poesia che costrinse, appena ventenne, alla disciplina della traduzione [...] ottenne il primo premio al concorso letterario delle Olimpiadi di Amsterdam (1928); fu tradotto in francese, con prefazione di Romain Rolland. Il suo ideale di poeta e la profonda religione della libertà spiegano il gesto da lui compiuto il 3 ottobre ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...