Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] di quel significato. Il fastidio di Leopardi per i romantici, «che per certa libertàdi pensare e di comporre non poteva conchiudersi con la sostituzione di una religione mondana in luogo di quella trascendente, né con alcuna circostanziata ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] al deismo. Nel 1713 Anthony Collins avrebbe difeso la libertàdi pensiero col suo Discourse of Free Thinking, Occasioned by tornò insistentemente su temi di storia delle religioni. Una prima volta, nel carcere di Miolans, servendosi di Tito Livio. Più ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] per una sua privata professione di fede, ma non già un poeta direligione: categoria, quest'ultima, che nuova aristocrazia, dannosa non meno dell'antica all'incremento delle libertà popolane. Questa negli stati liberi invade le tribune e i ministeri ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] ammazzano" non per "zelo... direligione cattolica" e "desiderio di sostentare il regno, ma più tosto" per brama di "vendetta" e "oro") una certa fermezza e dignità - la mia libertà et la mia quiete più di tutte le cose del mondo" e dovendo ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] , restrinse le libertàdi cui avevano finora goduto le compagnie. Gli amici dello Stradino, grazie al favore di cui costui godeva troviamo nella tradizione ebraica. La cultura e la religione vanno condivise, come fecero Matteo Palmieri, Francesco ...
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PINCHERLE, Alberto
Marcello Ciocchetti
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Alberto. – Nacque a Roma il 28 novembre 1907 da Carlo e da Teresa Iginia (Gina) de Marsanich, secondo di quattro fratelli: preceduto [...] stampa venne revocato dopo la pubblicazione su Giustizia e libertàdi un articolo in cui si denunciavano interventi censori a («Io ebreo non sono […] mia madre è di sangue puro e direligione cattolica», 28 luglio): la collaborazione poté riprendere, ...
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LETI, Gregorio
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 29 maggio 1630 da Girolamo e da Isabella Lampugnano.
Le notizie certe sulla famiglia si fermano al nonno paterno, Marco, che fu per due anni al servizio [...] . D'altra parte tutta l'esistenza del L. rimase caratterizzata da una sorta di indifferenza religiosa in nome di una libertàdi pensiero per la quale "tutte le religioni sono buone in quello che riguarda il fondamento; ma però [… sono] per tutto ...
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PALLAVICINO, Ferrante
Mario Infelise
PALLAVICINO (Pallavicini), Ferrante. – Nacque, settimo di 8 figli, a Parma il 23 marzo 1615 da Giangirolamo, marchese di Scipione, e da Chiara Cavalca, figlia del [...] Ceca).
L’esperienza tedesca dovette trasformarlo in profondità. Secondo Brusoni la «libertàdi quella provincia» (1654, p. 10) e il contatto diretto con l’asprezza dei conflitti direligione lo cambiarono a fondo e quando, nell’estate 1641, fu ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] religione): e questo sia in scritture ahneno originariamente private, sia in scritture concepite per essere tosto rese di il C. con il nome di Euforbo Melesigenio), l'unico tratto notabile (a prescindere da certa libertàdi linguaggio, quale non ci ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] medicee aveva portato alla loro effettiva libertà religiosa, il C. occupò le cariche di capitano del Popolo e (varie pretesa gesuita di ingerirsi negli affari interni dello Stato toscano col pretesto della uniformità direligione. Basterebbe vedere ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...