Gesuita (Martrin 1708 - Tolosa 1767). Missionario in Martinica dal 1742, nove anni dopo vi era nominato superiore generale. Per sostenere la missione intraprese operazioni economiche, che finirono col [...] rovinare la missione stessa e cagionare grave danno alla Compagnia di Gesù. Dimesso dalla Compagnia, nel suo stato di prete secolare giurò fedeltà alle libertàgallicane. ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] prestato alle Tuileries un giuramento in cui dichiarava di rispettare le leggi della Repubblica francese e di riconoscere le libertàgallicane (egli si giustificò con Roma affermando che il testo da lui giurato era molto meno compromettente di quello ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] una opposizione insuperabile. Il potere regio non intendeva promulgare la normativa tridentina perché la giudicava lesiva delle libertàgallicane, delle quali si considerava difensore e custode; un settore del clero vi si opponeva, in particolare i ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] che non consentì a G. XIII di vedere realizzati i suoi obiettivi. Il potere regio temeva la lesione delle libertàgallicane, delle quali si considerava difensore e custode e i capitoli cattedralizi difendevano in tal modo le antiche esenzioni dall ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] . La sua collaborazione finì nel maggio 1826 quando la segreteria di Stato proibì la pubblicazione del suo articolo Sulle libertàgallicane e sulla necessità di concordato colla Chiesa romana, dopo che, il 14 apr. 1826, la circolazione del Giornale ...
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GUIDI DI BAGNO, Niccolò
Giampiero Brunelli
Nacque a Rimini nel 1584, secondogenito di Fabrizio, marchese di Montebello, e di Laura Colonna, figlia di Pompeo, duca di Zagarolo. Su consiglio del prozio, [...] ) rassicurazioni solo generiche. Nel maggio successivo, l'assemblea generale del clero dimostrò che in nome delle libertàgallicane non sarebbero state tollerate altre ingerenze romane. L'arcivescovo di Sens compì una ritrattazione soltanto di fronte ...
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CUSANI, Agostino
Irene Polverini Fosi
Della nobile famiglia dei marchesi di Somma, nacque a Milano il 20 ott. 1655 da Ottavio e Margherita Biglia. Compì gli studi nel Collegio Romano; laureatosi in [...] .
Dopo che l'assemblea dei vescovi francesi ebbe pronunziato, in via cautelativa, le tre massime per il rispetto delle libertàgallicane, Clemente XI inviò in Francia due brevi. Nel primo, diretto a Luigi XIV, si affermava che i vescovi francesi ...
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FLORIO, Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine l'8 genn. 1705 dal conte Sebastiano e da Lavinia Antonini dei conti di Saciletto. Compiuti i primi studi nelle scuole dei barnabiti di Udine [...] evidenzia, oltre il già segnalato atteggiamento contro il giurisdizionalismo, una fiera presa di posizione avversa alle "libertàgallicane", che rivela una straordinaria conoscenza degli autori francesi. Contrario al rigorismo in morale, mostrò una ...
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BRAMANTE, Francesco
Roberto Zapperi
Oscuro esponente di quel mondo di protonotari che affollavano la Curia romana, il B. emerse dall'anonimato nell'autunno del 1570, allorché Pio V lo inviò come suo [...] francese che egli riteneva largamente responsabile dei progressi della fede riformata e suggeriva di sottomettere, a dispetto delle libertàgallicane, al controllo rigoroso della Curia.
La sua missione in Francia volgeva ormai alla fine: ai primi di ...
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BADOER (Badouère nella forma francesizzata), Giacomo
Boris Ulianich
Nacque a Parigi fra il 1570 e il 1580. Suo padre, un ricco commerciante di origine veneziana, passato in Francia, vi aveva abbracciato [...] e rimanendone vittima - nella lotta combattuta in Francia con estrema decisione fra coloro che erano gelosi custodi delle "libertàgallicane" e tenaci propugnatori della assoluta indipendenza del potere politico e i gesuiti i quali miravano invece a ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
gallicanesimo
gallicanéṡimo (o gallicanismo) s. m. [der. di gallicano]. – Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, delineatisi in Francia dal sec. 14° e affermatisi soprattutto nei sec. 16° e 17°, che miravano a ottenere...