Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalla morte di Caio Gracco alla guerra sociale
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La morte di Caio Gracco (121 a.C.) non pone [...] tribù rurali; chi invece aveva come unico riferimento la capitale, in una delle 4 urbane, dove confluivano anche i liberti, gli schiavi affrancati. Come i comizi tributi funzionava il concilium plebis, attraverso il quale i tribuni promuovevano gran ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alle arti visive di Roma
Giuseppe Pucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Esiste un’arte romana?
“Perché oggi non esiste [...] scene di vita quotidiana e vi prevale il desiderio di autorappresentazione, di affermazione individuale, specie da parte dei liberti, ex schiavi affrancati che sono riusciti a farsi una posizione (come il Trimalchione del Satyricon di Petronio) e ...
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BALDOVINO
Margherita Giuliana Bertolini
Di stirpe franca ("genere francus" è detto nel cod. Lat. monacense 4623 della cronaca di Leone Ostiense, cfr. Chronica p. 620, apparato), discepolo di Oddone [...] del monastero, aiutando Montecassino a ricostituire il suo patrimonio.
Nel genn. 943 Atenolfo III, dietro richiesta di B., concesse otto liberti alla cella di S. Benedetto "in loco Candi" (Poupardin, n. IX, p. 146; cf. Gallo, p. 21); il 30 genn ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il ritratto romano repubblicano tra memorie familiari e rappresentazione sociale
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quello [...] imperiale il realismo diventerà l’indirizzo prevalente della ritrattistica funeraria delle classi subalterne, e in particolare dei liberti: i monumenti funebri che costeggiano le strade di uscita dalla città, a Roma come in provincia, costituiscono ...
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BAVARI
M. Martin
Le prime fonti storiche e archeologiche relative al popolo germanico dei Baiobari o Baiovari e concernenti le province romane di confine, Rezia II e Norico, tra i fiumi Lech ed Enns, [...] , esistevano altre cinque famiglie o schiatte (genealogiae); seguivano poi, a loro volta differenziate, le classi dei liberi, dei liberti e degli schiavi. Dalla Lex Baiuvariorum si ricava inoltre che in origine l'allevamento aveva un ruolo preminente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Miniere e metalli a Roma
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estrazione e lavorazione dei metalli è la principale attività [...] l’oro, l’argento, tesoro sepolto nel profondo” (De officiis, II, 13). Gli artigiani metallurghi sono per lo più liberti che dirigono officine, i cui lavoranti sono spesso schiavi. Gli artigiani dei metalli formano differenti collegia (le cui funzioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La rappresentazione visiva della musica romana
Daniela Castaldo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo romano la presenza della musica [...] frigia della vegetazione e della fecondità, si diffonde molto rapidamente a Roma, anche se, prevalentemente riservato ai liberti e alle persone di bassa condizione, è considerato secondario rispetto alle divinità del pantheon romano. La statua ...
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DURANTE, Francesco (Checco)
Sisto Sallusti
Nacque a Roma, nel cuore del rione di Trastevere, il 19 nov. 1893 da Filippo e Maria Tulli. Abbandonata la scuola tecnica, entrò come apprendista in una ditta [...] attori suggerivano.
Nel repertorio figuravano, data la scarsità di autori romani (lo sovveniva, tra i pochi, E. Liberti, marito della figlia Leila), riduzioni di commedie nate in altri dialetti o addirittura in lingua.
Intercalava intanto le sue ...
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COLOMBO, Giacomo
Gennaro Borrelli
Nacque ad Este (Padova) nel 1663 da Giovanbattista.
Fu scultore in marmo, legno policromo e stucco; pittore, disegnatore d'argenterie sacre e di incisioni riproducenti [...] Croce di Lucca, ibid., XII (1903), p. 147; G. B. D'Addosio, Doc. ined. di art. napoletani..., Napoli 1920, p. 242; G. Liberti, Comune di Sant'Arsenio, Napoli 1923, p. 242; Inv. degli oggetti d'arte d'Italia, M.Gabrielli, Aquila, Roma 1934, p. 202; G ...
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Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] di nobiltà (adalingi), dalla quale si sceglievano più spesso i capi. Tra i liberi e i servi era poi uno strato intermedio di liberti o semiliberi, aldi o liti.
Ai tempi di Cesare non pare che i G. conoscessero una proprietà privata, né un godimento ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...