Famiglia
Corrado Pontalti e Flavia G. Cuturi
Famiglia viene dal latino familia, che, come famulus, "servitore", da cui deriva, è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l'insieme degli [...] il significato si è ampliato a comprendere, più in generale, liberi e servi e dunque anche la moglie, i figli, i liberti, i clienti. Ancora in epoca tardomedievale con familia ci si riferiva alle persone di servizio di una dimora o a un gruppo ...
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VESTIARII
. Col nome di vestiarii (negotiatores vestiarii) si designavano in Roma i mercanti di vestiti, mentre il vestificus o vestitor corrispondeva al nostro sarto tagliatore e il sartor o sarcinator [...] (de vico Tusco, de horreis Agrippianis, ecc.). La professione era per lo più esercitata da uomini liberi o da liberti; gli schiavi indicati come vestiarii dovevano essere invece i guardarobieri delle case più ricche (gr. ἱματιοϕύλαχες). Si ricordano ...
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semilibertà diritto Modalità di esecuzione della detenzione, prevista dalla l. 354/1975, che attenua lo stato di privazione della libertà consentendo al condannato o all’internato di trascorrere parte [...] mondo greco e romano furono molte e non omogenee tra loro (per es., i claroti cretesi, servi agricoli; i liberti romani, schiavi liberati; i coloni agricoli dell’età imperiale). Presso le popolazioni germaniche, all’atto delle invasioni barbariche ...
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REVOCA (lat. revocatio; fr. revocation; sp. revocación; ted. Widerruf; ingl. revocation)
Giovanni MIELE
Guido DONATUTI
Diritto privato. - Diritto romano. - Consiste: a) in una dichiarazione di volontà [...] norma generale del diritto romano solo a partire da Costantino. Il liberto può essere revocato in servitù mediante accusatio ingrati liberti, anche se si sia reso colpevole di lieve offesa verso il patrono. Tale potere di revoca spetta al patrono che ...
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CUGIA, Stanislao
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Salerno il 13 maggio 1877 da Pasquale e da Teresa Giani, in una famiglia sarda. Si trasferì a Cagliari ove, dopo gli studi liceali, si laureò in giurisprudenza; [...] 4a (titoli 10-14: editto Carboniano, bonorum possessio secundum tabulas, mancipatio, ius patronatus) e parte 5a (sui liberti).
Nel saggio Il termine "piae causae": contributo alla terminologia delle persone giuridiche nel diritto romano, in Studi ...
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Uomo politico, giurista e storico romano (n. 154 a. C. - m. dopo il 78 a. C.), amico di uomini politici di tendenze conservatrici e di educazione filosofica greca, specialmente stoica, come Muzio Scevola, [...] urbano sono dovuti la formula Rutiliana, con la quale l'acquirente dei beni d'un fallito poteva farne valere i crediti, e alcune limitazioni poste all'abitudine dei padroni di farsi promettere dai loro liberti prestazioni eccessivamente onerose. ...
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vigile Appartenente a specifici corpi di guardie. diritto V. del fuoco Il Corpo nazionale dei v. del fuoco ha carattere civile e come fine istituzionale quello di tutelare l’incolumità delle persone e [...] riformò definitivamente l’organizzazione del corpo, affidandogli anche un compito di polizia notturna e stabilendo che fosse composto di liberti, i quali potevano, dopo un determinato periodo di servizio (prima di 6, poi di 3 anni), ottenere la ...
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Storia. - Mentre nel diritto moderno, e già nel diritto romano giustinianeo, il contratto può essere definito l'accordo di due o più persone diretto a costituire un rapporto obbligatorio dalla legge riconosciuto, [...] erano le forme orali. Si avevano, così, contratti formali verbali (sponsio, stipulatio, dotis dictio, promissio iurata liberti) e contratti formali letterali (nomen transcripticium, singrafe, chirografo). Ma già prima del periodo classico o durante ...
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Arruolare significa in senso generale "segnare a ruolo, assoldare, per formare un reparto o un organismo militare".
Gli arruolamenti nei corpi militari. - Lo stato nell'esercizio della sua sovranità arruola [...] tenere in armi forze sempre maggiori, occorrenti alla vastità delle imprese romane, con le riforme mariane, si arruolano anche i liberti, i proletarî e poi i soci italiani, i quali, perché divenuti soldati, acquistano la cittadinanza.
L'aquila romana ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...