. Famoso eresiarca gnostico del secolo II d. C. Fiorì, secondo il Chronicon d'Eusebio sotto l'imperatore Adriano; il suo apogeo è verso il 133 d. C. Quasi concordemente gli eresiologi lo fanno oriundo [...] , il non odiar nulla (Strom., IV, 12, 86). Di austerità e - notevole in un sistema che doveva fatalmente oscillare fra encratismo e libertinismo - di sobrietà assennata sono ricchi i frammenti di Basilide e d'Isidoro, e Clemente li contrappone al ...
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BEAUREGARD (Bérigard, Berigardo), Claudio Guillermet signore di
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Figlio di un medico, Pierre, nacque a Moulins, nel Borbonese, presumibilmente nel 1590, sebbene il Niceron proponga la data del 15 [...] con Iacopo Gaddi, che fu membro della veneziana Accademia degli Incogniti, della quale è noto il posto centrale nella storia del libertinismo veneto. Certo è che tra i contemporanei l'accusa dì empietà contro il R. correva largamente e non mancò chi ...
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VISCONTI, Federico. –
Flavio Rurale
Nacque a Milano il 4 dicembre 1617 da Carlo conte di Carbonara, patrizio milanese, e da Francesca Perona contessa di S. Martino.
Trascorse la sua giovinezza nel palazzo [...] 2007, ad ind.; V. Orlandi Balzari, I Visconti di Carbonara e il ciclo del “Grechetto” come esempi di libertinismo erudito, in Libertinismo erudito e pensiero anticonformista. Genova nell’Europa del Seicento, Roma 2014, pp. 235-264; S. Miranda, F. V ...
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CORNELIO, Tommaso
Vittor Ivo Comparato
Nato a Rovito, nei pressi di Cosenza, nel 1614, il C. fu uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica del XVII secolo nell'area meridionale. Della sua giovinezza [...] Nel 1644 è certamente a Roma, protetto da Cassiano Dal Pozzo, cioè in un ambiente di confine tra libertinismo e nuova scienza, adatto ai confronti, propizio agli ideali sincretismi che una formazione profondamente iscritta nella tradizione sensistica ...
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PELACANI, Biagio
Graziella Federici Vescovini
PELACANI, Biagio (Blasius de Pelacanis de Parma). – Nacque, in data incerta tra il 1350 e il 1354, a Costamezzana (attualmente Noceto), nei pressi di Parma.
Nulla [...] d’Albert de Saxe, a cura di J. Biard, Paris 1991, pp. 240-252; B. P. da Parma, Quaestiones de anima. Alle origini del libertinismo moderno, a cura di V. Sorge, Napoli 1995 (trad. delle questioni, I, 8; II, 4, 7, 13; III, 1, 2, 8, 9); G. Federici ...
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VALLETTA, Giuseppe
Girolamo Imbruglia
Nacque il 6 ottobre 1636 a Napoli da Onofrio, sarto, e da Caterina di Clauso. Un suo fratello si fece monaco.
Di famiglia assai modesta, si iscrisse alla facoltà [...] cultura napoletana al tempo di Francesco D’Andrea e G. V., in Critica storica, I (1962), pp. 598-625; Id., Il ‘libertinismo’ erudito a Napoli nella seconda metà del Seicento, ibid., II (1963), pp. 451-463; R. Ajello, Il preilluminismo giuridico, II ...
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dialogo
Procedimento di ricerca condotta mediante interrogazioni fra due o più interlocutori, e in tal senso, come pratica filosofica, la sua origine è ricondotta a Socrate. Il termine indica anche il [...] sappiano cogliere il punto di vista prevalente: tale è il modo in cui il razionalismo tardo-rinascimentale e il libertinismo erudito leggeranno il De natura deorum, il De divinatione e il De fato. La cultura cristiana, tuttavia, conosce anche ...
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SOCIOLOGIA RELIGIOSA
Marco M. Olivetti
. Lo studio sociologico della religione può svilupparsi a diversi livelli: a) come indagine sulla religione quale problema centrale per la comprensione della società [...] pensiero moderno relativo all'essenza della religione. Proprio la macroscopica tendenza del pensiero moderno (dal libertinismo, all'illuminismo, al marxismo, alla psicoanalisi) a rendere conto criticamente della posizione privilegiata occupata dalla ...
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SATANISMO
Mario Praz
. Atteggiamento di sacrilega sfida e gusto di sentimenti perversi deliberatamente coltivati, in voga soprattutto presso scrittori romantici e decadenti. Da uno degli scrittori che [...] e meramente oscene e blasfematorie, per contro, le manifestazioni del marchese di Sade, a cui fa capo una corrente di "libertinismo" francese assai vivace nel Sei-Settecento: nell'inversione di valori che è alla base del sadismo, il vizio rappresenta ...
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EGIZIO, Matteo
Massimo Ceresa
Nacque a Napoli il 23 genn. 1674.
Il padre era originario di Gravina di Puglia, dove serviva come agente la nobildonna Maria Milano dei principi di Ardore. Quest'ultima [...] ed inquietudini. Collaborò al Giornale dei letterati promosso dallo Zeno. Dal 1700 al 1705 ebbe contatti con il libertinismo, soprattutto con F. Bellissomo, suo corrispondente, che vantava allo stesso E. di aver aperto un circolo che annoverava ...
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libertinismo
s. m. [der. di libertino]. – Atteggiamento libertino, soprattutto nel sign. filosofico e religioso; in partic., l’insieme delle posizioni critiche assunte da intellettuali del sec. 17° rispetto alle tradizioni e ai valori etico-religiosi:...
libertino
agg. e s. m. [dal lat. libertinus, der. di libertus «liberto»; nei sign. moderni, dal fr. libertin]. – 1. In Roma antica, termine che qualificava la condizione dei liberti (condizione libertina) e, come sost., indicava il liberto...