Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] nuove
Le fiabe hanno vagato a lungo sulla Terra prima di fermarsi sulle pagine deilibri. Giravano nelle piazze della città, nelle campagne e nei saloni deire, raccontate in tante lingue diverse. Un gran numero di persone si radunava per ascoltarle ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] per riportare le voci deire, sottile per quelle delle fanciulle, untuosa per quelle dei consiglieri…
E gli ascoltatori casa la spesa a chi non può uscire ora portano anche i libri, e qualche volta restano a leggerli. L'iniziativa è intitolata Ad ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] per niente "l'ira deire è sempre da temere in ogni tempo" e la semplice "presenza di un re" terrorizza il "più ardito e tre a suo padre in G. Pallavicino da Varrano, Delle lettere... libri tre..., Venetia 1566, ff. 76v-77r, 83r-85v; le lettere del C ...
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MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] diede a "discorrere" Livio, ponendo le basi per un ampio progetto di biografie politiche deire di Roma. Il Romulo, pubblicato a Bologna nel 1629, fu il primo libro di grande successo del M.: egli vi inaugurava uno stile peculiare, intervallando alla ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] giudizio universale.
Il trattato Delle Imprese è diviso in tre libri: Nel primo del mododi far l'imprese... si ragiona; dinapoletani; III: Del governo deire normanni e francesi; IV: Dei rearagonesi; V: Deire austriaci; VI: Dei viceré di Napoli) tra ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] toscano e di una gentildonna francese (o addirittura sangue del re di Francia), e dalla sua relazione a Napoli con Fiammetta, e lessi e mi sforzai per quanto potevo d'intendere i libridei poeti». È da pensare che proprio questi studi intrapresi col ...
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BOLOGNI, Girolamo
Remo Ceserani
Nacque forse il 16 marzo 1454 (fu battezzato il 25) dal notaio Gianmatteo e da Lucia Rolandello.
La famiglia paterna s'era trapiantata da Bologna a Treviso nel sec. XIV [...] quasi tutte le opere sue (ebbe però una sia pur scarsa circolazione manoscritta: una copia del primo libro si trovava nella biblioteca deire di Francia). Nell'opera l'autore riporta il testo delle epigrafi da lui possedute o viste o descrittegli ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Carlo Gastone (Carlo Castone, Castone)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como nel palazzo di famiglia l'11 ag. 1742, unico figlio maschio del conte Antonio Giuseppe e di Giustina [...] quale con accenti fortemente pacifisti parlava di macello dei popoli per le ambizioni deire. Invano egli cercò la protezione di una carico, oltre che di 'appunti, di preziosi acquisti di libri, medaglie, mobili, orologi, incisioni. Il rientro a Parma ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] sorte in margine al conflitto tra Bonifacio Vili e il re di Francia, poi in quelle non meno aspre degli assolutamente valida nella sua sfera terrestre e temporale, nei libridei partigiani della Chiesa si esprime efficacemente l'esigenza del ricorso ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] cui fondatore, Lanteri, ne era stato tra i promotori, aiutata dalle elargizioni dei suoi iscritti, più tardi dallo stesso re Carlo Felice, e dai ricavati delle vendite di libri da essa stampati, l'Amicizia torinese si ramificò presto in altre città ...
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paralipomeni
paralipòmeni s. m. pl. [dal lat. tardo paralipomĕna, adattam. del gr. παραλειπόμενα, neutro pl. del part. pres. passivo di παραλείπω «tralasciare»]. – 1. Propr., cose tralasciate, cose omesse. La parola, usata assai raram. come...
effemeride
effemèride (o efemèride) s. f. [dal lat. ephemĕris -ĭdis, gr. ἐϕημερίς -ίδος «diario», comp. di ἐπί «sopra» e ἡμέρα «giorno»]. – 1. a. Anticam., erano detti effemeridi i libri in cui si registravano gli atti del re, dapprima giorno...