Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] pur sempre ammettere che questo libro rappresenta un documento intimo, d’amore», e sulla riflessione d’esperienza comune che né l’infelicità o la malattia, in testimonio della verità di queste mie parole. Egli sa quante ardentissime preghiere io gli ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] della penitenza di Davide, divagazioni sul testo sacro in forma di preghieredell'Accademia (Armanni, p. 535).
Nei quattro libridella Dianea, di cui il L. aveva disegnato un seguito, l'Erisandra, mai venuto alla luce, sono dispiegati i più comuni ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] convergono a comporre un libro; alle unità singole si ai morbidi vagheggiamenti dell'immaginazione, alle preghiere, al pianto. comuni». Per tutte le rime poi corre fitta la trama dei riferimenti ai testi dei classici, dei padri della Chiesa, della ...
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ALESSANDRI, Caio Baldassarre Olimpo da Sassoferrato (Olimpo da Sassoferrato)
Rino Avesani
Nacque a Sassoferrato probabilmente nel 1486 e appartenne all'Ordine dei minori conventuali, in cui entrò ancora [...] raccolte di componimenti comuni ai canzonieri dell'epoca: strambòtti, anno in cui il Pasini lo pregò di curare una nuova edizione dei Vitaletti, rec. al librodella Venezian in Atti e Mem. d. R. Deput. di storia patria per le prov. delle Marche, s. 3 ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
rotolo1
ròtolo1 (ant. ruòtolo; region. ròllo) s. m. [lat. tardo rŏtŭlus, dim. di rota «ruota»]. – 1. a. Materiale sottile arrotolato su sé stesso, in modo da assumere una forma più o meno cilindrica: r. di stoffa, di cartone, di cuoio, di...