SCYTONEMATACEAE
Fabrizio Cortesi
. Famiglia di Schizoficee con le cellule riunite in filamenti falsamente ramificati, poiché singoli pezzi di filamenti fuorescono lateralmente dal filamento principale [...] durature (cisti).
Scytonema (45 sp.): S. myochrous e altre specie sulle rupi umide e sul terreno, S. Hofmannii nelle serre, alcune specie si trovano come gonidî nei Licheni; Tolypothri (16 sp.), T. lanata sulle piante acquatiche e libera nell'acqua. ...
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GIBELLI, Giuseppe
Oreste Mattirolo
Botanico, nato a S. Cristina di Pavia il 9 febbraio 1831, morto a Torino il 16 settembre 1898. Direttore (1861) del laboratorio crittogamico di Pavia, poi professore [...] (1883-1898), fu in Italia uno dei più illuminati innovatori nel campo dello studio dei vegetali.
Lasciò numerose ricerche sui licheni e sul loro ciclo di sviluppo e apprezzatissimi lavori di argomento micologico; ma il suo nome è più noto per le ...
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Ricettacolo ascoforo dei Discomiceti, nel qual caso viene anche designato col nome di ascoma, e degli Ascolicheni. Tipicamente esso si forma nella parte superiore del tallo, così che a maturità si presenta [...] superiormente l'imenio ascoforo, e da una parete sterile più o meno differenziata, che prende il nome di excipulo. Nei Licheni si suole distinguere un excipulo proprio, quando è di natura miceliare differenziata, ed un excipulo tallino, quando è di ...
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Botanico francese nato a Parigi nel 1853 ed ivi morto il 30 dicembre 1922. Laureato in scienze naturali nel 1879 fu prima alla scuola normale superiore come preparatore e maître des conférences, poi nel [...] della Facoltà di scienze. Nei suoi numerosi e pregevoli lavori si è occupato dei nettarî delle piante, della sintesi dei licheni, della vita latente dei semi e degli organi sotterranei, degli scambî gassosi fra i vegetali e il mondo esterno, delle ...
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NYLANDER, William
Luigi Montemartini
Botanico lichenologo, nato a Uleaborg (Finlandia) il 2 gennaio 1822, morto a Parigi il 29 marzo 1899. Si laureò in medicina a Helsinki, ma, dedicatosi poi agli studî [...] di Helsinki (1857); abbandonò la cattedra e si stabilì in Francia dove rimase fino alla morte. È conosciuto per i suoi numerosi lavori di sistematica sui licheni di Francia e d'altrove.
Bibl.: Hue, in Bull. d. l. Soc. Bot. de France, XLVI (1899). ...
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Biopan
– Esperimento condotto nel 2007 dall’Agenzia spaziale europea, per verificare la capacità degli organismi terrestri di sopravvivere nello spazio. Negli ultimi anni sono stati effettuati numerosi [...] orbita terrestre a circa 320 km di altezza. Quando è stato recuperato il materiale, si è potuto osservare che i licheni hanno mantenuto intatta la loro capacità fotosintetica, dimostrando così che il micobionte (ossia la parte fungina) è in grado di ...
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. Complesso enzimatico isolato da Robiquet e Boutron, che determina l'idrolisi dei β-glucosidi e di varî zuccheri, come il raffinosio e lo stachiosio. Viene denominata in genere secondo il glucoside particolare [...] blu d'indaco dal glucoside (indicano) delle piante da indaco.
Si trova largamente nei vegetali: semi di Prunacee, Rosacee, licheni, piante crittogamiche, funghi e lieviti. Nel regno animale esiste solo negl'invertebrati. Si prepara o dal micelio dell ...
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In biologia, la condizione degli organismi viventi che per costruire le sostanze organiche del proprio corpo devono assumere sostanze organiche già elaborate da organismi autotrofi (➔ autotrofia). È caratteristica [...] ; i funghi eterotrofi sono parassiti o simbionti mutualistici (funghi delle micorrize o quelli che costituiscono il tallo dei licheni).
Esistono forme intermedie tra e. e autotrofia: per es., i batteri autotrofi parziali, come quelli delle Leguminose ...
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Nome dato da S. Schwendener (1869) alla simbiosi lichenica. Secondo quest'autore l'alga e il fungo di un lichene non costituiscono una simbiosi mutualistica, ma una forma speciale di simbiosi antagonistica, [...] , questa teoria è la più accettata ed è in accordo con la teoria filogenetica, secondo la quale i licheni provengono da forme ancestrali che erano associazioni antagonistiche, e che, invece di evolversi come forme parassite, diedero luogo a simbiosi ...
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SISTEMATICA
Giuseppe Lusina
. Botanica (XXXI, p. 922; cfr. anche classificazione: c. dei vegetali, vol. X, p. 538). - In generale si può dire che in sempre maggiore misura va estendendosi il concetto [...] voce felci di quest'App., è da tenere presente che non ha subito variazioni notevoli la s. delle Briofite e dei Licheni e, nei grandi tratti, neppure quella dei Funghi: in quest'ultimo gruppo lo studio sempre più profondo della costituzione del tallo ...
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lichen
lìchen s. m. [propr., voce lat. scient., dal lat. class. lichen «lichene»]. – In dermatologia, denominazione di varie alterazioni cutanee che hanno in comune la presenza di piccoli elementi papulosi, spesso confluenti, paragonati per...
lichene
lichène s. m. [dal lat. lichen -enis, gr. λειχήν -ῆνος, der. di λείχω «leccare, lambire»]. – In botanica, vegetale originato dalla simbiosi tra un fungo e un’alga (cianoficea o cloroficea), con morfologia dipendente soprattutto dal...