Vescovo di Cesarea (di Palestina), dove forse era nato, tra il 260 e il 265. Durante molti anni visse in stretta relazione con Panfilo che, diventato presbitero della Chiesa, aveva fondato in Cesarea un [...] per mettere l'opera d'accordo con le idee diffuse nella corte di Costantino, sarebbe di poco posteriore alla morte di Licinio (324) e anteriore al concilio di Nicea (325). Infine, E. avrebbe tolto, dopo la morte di Crispo (326) ogni allusione a ...
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TOMI (Τόμις, Τομεύς, Tomi e Tomis)
Arnaldo Momigliano
Colonia greca di Mileto, corrispondente, come è ormai accertato, all'odierna Costanza in Romania. Fondata circa il sec. VII a C., sembra che abbia [...] Berebista strappò fra il 60 e il 48 a. C. la città ai Romani, da cui tornò a dipendere in seguito alla spedizione di M. Licinio Crasso nel 29 a. C. S'ignora però se già allora la città sia stata annessa all'impero o se sia stata considerata parte del ...
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MUZIO, Claudia
Romolo Giraldi
Cantante (soprano), nata a Pavia il 7 febbraio 1889 e morta a Roma il 24 maggio 1936. Ancora bambina si presentava a Londra (Covent Garden) come concertista di arpa e pianoforte. [...] interpretate sono da rammentare quelle di Melenis dello Zandonai, della Baronessa di Carini del Mulè, di Cecilia nell'opera omonima di D. Licinio Refice. Nel 1934 le fu conferita la medaglia d'oro per la diffusione della cultura italiana all'estero. ...
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Vedi RATIARIA dell'anno: 1965 - 1996
RATIARIA (v. vol. VI, p. 608)
M. Bollini
Colonia romana della Moesia Superior, oggi meglio nota grazie a scavi sistematici condotti a partire dal 1975. È situata [...] . Il territorio, appartenente a tribù mesiche, era entrato in possesso romano nel 30-29 a.C., quando, a opera di M. Licinio Crasso, erano state conquistate le regioni fra il regno di Tracia, allora indipendente, ma nell'orbita romana, e il Danubio, a ...
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FIDES
A. Comotti
Personificazione della buona fede che deve presiedere alle convenzioni pubbliche dei popoli e alle transazioni private tra i cittadini.
Si faceva risalire l'origine del suo culto a [...] alle monete e alle gemme. In età repubblicana si trova la testa di E. coronata d'alloro su denari di A. Licinio Nerva; una testa analoga ritorna su monete dell'imperatore Probo. In epoca imperiale F. è rappresentata generalmente a figura intera ...
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Fu fondatore della dinastia dei secondi Flavî. La sua discendenza dall'imperatore Claudio II il Gotico è una compiacente invenzione, probabilmente per dissimulare la sua umile origine. Sembra accertato [...] maschi: Delmazio, Annibaliano, e Giulio Costanzo, e tre femmine: Flavia Giulia Costanza che sposò poi, nel 313, l'imperatore Licinio (v. costanza), Anastasia ed Eutropia. Ma già in precedenza C. aveva avuto a Naisso un figlio, il futuro Costantino ...
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Originario della Cilicia, A. era in Sicilia come schiavo, e amministrava gli ampî possessi di due fratelli. Uomo di superiore cultura e di educazione non comune, assai versato in astrologia, al tempo delle [...] evitare che il nuovo re, che lo sospettava come pretendente, dopo poco tempo lo facesse incarcerare. Quando nel 103 L. Licinio Lucullo iniziò la sua spedizione in forze contro la Sicilia, Trifone liberò A., e ne ebbe grande aiuto nella resistenza ...
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FORUM CLODII
G. Maetzke
Mansione della via Clodia, a 32 miglia da Roma (It. Ant., 286) la cui posizione è identificabile sull'altura di S. Liberato, a N di Bracciano, in base alle numerose iscrizioni [...] nel tratto che arrivava a F. C. da Bracciano. Numerose le iscrizioni onorarie a membri della famiglia di Augusto, a Licinio Valeriano, a personaggi locali, ritrovate in varie epoche presso la chiesa di S. Marciano Liberato, che si pensa fosse ...
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Nome dato in epoca moderna ai prodotti d’oro, argento o bronzo, della zecca imperiale romana che si distinguono dalle monete per modulo e peso e rivelano tecnica di conio e incisione più accurate.
I m. [...] , uno coniato in varie zecche asiatiche da M. Antonio ai Severi, uno di conio propriamente romano, un terzo del 4° sec. da Licinio in poi. Più numerosi sono i m. di bronzo, che si distinguono in m. a 2 metalli; con bordo riportato diverso dal tondino ...
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Imperatore romano (n. Serdica - m. Roma 311 d. C.). Segnalatosi in imprese militari, fu da Diocleziano e Massimiano nominato cesare (293) insieme a Costanzo, ed ebbe il governo delle province danubiane; [...] la porpora. G. convocò a Carnunto (308) Diocleziano e Massimiano: fu stabilito che i due augusti fossero G. e Licinio, e cesari Costantino e Massimiano; in effetti anche questi, oltre Massenzio, pretesero il potere imperiale. Prima che la situazione ...
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annalista
s. m. [der. di annali] (pl. -i). – Scrittore di annali. In partic., sono così chiamati i primi scrittori di opere storiche in Roma antica (Quinto Fabio Pittore, Lucio Cincio Alimento, ecc., del 3° sec. a. C., che scrissero in greco,...
pompeiano2
pompeiano2 (o pompeano) agg. e s. m. [dal lat. Pompeianus, der. di Pompeius «Pompeo»]. – 1. agg. Di Gneo Pompeo Magno (1o6-48 a. C.), generale e uomo politico romano, triunviro insieme con Cesare e Licinio Crasso, intimamente o...