Letterato (n. 972 circa - m. 1023 circa). Insegnò a lungo e mise insieme una raccolta didattica di poesie, Fecunda ratis, manuale antologico per le arti del trivio, contenente esempî di proverbî antichi, tratti specialmente dai satirici latini, di massime morali tratta dalla Bibbia e dai Padri della Chiesa, e inoltre enigmi, favole e facezie ...
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Poeta inglese (Newark 1562 - Liegi 1613), cattolico e partigiano di Maria Stuarda. Autore di una delle più notevoli raccolte di sonetti dell'epoca elisabettiana, Diana (1592 e 1594 con aggiunte), e di [...] molti sonetti spirituali e versi varî. Imitò soprattutto Ph. Desportes ...
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Erudito gesuita (Anversa 1809 - Liegi 1873); compilò, in collaborazione col fratello Aloys (Anversa 1823 - Lovanio 1883), la Bibliothèque des écrivains de la Compagnie de Jésus (7 voll., 1853-61), poi [...] ripresa e rielaborata da C. Sommervogel ...
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Scrittore belga di lingua francese (Liegi 1903 - Losanna 1989). Tra i più celebri e più letti esponenti non anglosassoni del genere poliziesco, la sua produzione letteraria, soprattutto romanzi gialli, [...] è monumentale: essa conta poco meno di duecento romanzi, fra cui emergono − per popolarità in tutto il mondo e per salda invenzione − quelli della serie di Maigret, quasi tutti tradotti in italiano.
Vita ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ougrée, Liegi, 1866 - Bruxelles 1945). Dopo aver compiuto i proprî studî a Liegi, si recò a Parigi dove si di stinse come critico e come poeta minuzioso e prezioso. [...] Le sue raccolte di poesie, Chantefable un peu naïve (1891), Clartés (1901), La flamme immortelle (1925), riflettono un animo sensibile alle preziosità e alle armonie verbali. Scrisse anche acute pagine ...
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Scrittore belga di lingua francese (Chênée, Liegi, 1894 - La Celle-Saint-Cloud, Parigi, 1989); prof. all'univ. di Liegi. Esegeta di Baudelaire (L'originalité de Baudelaire, 1927), traduttore di Foscolo, [...] fu autore di liriche dominate dal senso doloroso della precarietà del tempo (Au bord du temps, 1937; Tracé par l'oubli, 1951; Chronos rêve, 1959; Des nuits et des jours, 1968; Le train sous les étoiles, ...
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Critico belga di lingua francese (Chênée, Liegi, 1902 - Bruxelles 1991). Esponente di spicco della nouvelle critique, fu prof. alle univ. di Edimburgo, Baltimora, Zurigo e Nizza. Nei suoi studî è risalito [...] dalle opere al processo che le genera, analizzando la percezione e la rappresentazione di tempo e spazio nei diversi autori e ricostruendo il rapporto - del quale il cerchio è il simbolo privilegiato - ...
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Scrittore belga di lingua francese (Charleroi 1897 - Liegi 1977). Dopo aver preso parte alla campagna di Russia (1915), che gli ispirò Soldats belges à l'armée russe (1919), studiò legge, quindi si consacrò [...] agli affari. Poeta influenzato dal simbolismo e da Apollinaire (Toi qui pâlis au nom de Vancouver, 1924; L'enfant prodigue, 1927; Statue de fatigue, 1934; Usine à penser des choses tristes, 1957; Le jardin ...
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Poeta, scrittore d'arte e pittore (Bruges 1532 - Liegi 1599), visse alla corte del vescovo di Liegi. Umanista di fama e autore di poesie sui pittori fiamminghi, collaborò al capitolo delle Vite del Vasari [...] dedicato ai pittori fiamminghi ...
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Scrittore tedesco (Lipsia 1886 - Fort Eben Emael, presso Liegi, 1940). Ingegno assai versatile, si dedicò alla letteratura in età matura, senza peraltro abbandonare l'attività di scultore e maestro di [...] fonditura in bronzo. La sua narrativa, piena di richiami autobiografici, lo rivela autore fantasioso e ricco di un suo saggio umorismo. Scrisse i romanzi Der Glockengiesser Christoph Mahr (1934), Der Herr ...
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