Scrittore belga di lingua nederlandese (Lier 1886 - ivi 1947). Dopo raccolte di novelle (Schemeringen van de dood "Baluginii della morte", 1910), influenzate dal simbolismo decadente di Maeterlinck, trovò [...] accenti di esuberante vitalità nel primo romanzo Pallieter (1916; trad. it. 1929), che gli garantì il successo. Momenti di gustoso umorismo e di suggestività descrittiva offrono una serie di racconti e ...
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Scrittore nederlandese (Harlingen 1898 - Utrecht 1971). Laureatosi in medicina, dal 1932 si dedicò alla scrittura, con una vasta produzione, in versi e in prosa, caratterizzata dal tono parlato e oggettivo [...] e i vivi", 1949; trad. it. I viaggiatori del giudizio, 1968). Numerose raccolte di saggi testimoniano la vastità dei suoi interessi (Lier en lancet "Lira e bisturi", 1939; Kunst en droom "Arte e sogno", 1958; Het wezen van de angst "L'essenza della ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] nell’Art poétique (1674).
Al di fuori del classicismo si colloca il volumetto del pregevole poeta J. Luyken, Duytsche lier («Lira nederlandese», 1671), raccolta di vivaci e delicate liriche in stile anacreontico. Nell’ultimo quarto di secolo due ...
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liana
liàna s. f. [dal fr. delle Antille liane, der. di lier «legare», lien «legame»]. – 1. In botanica, nome generico di piante erbacee (come il fagiolo, il luppolo, il vilucchio, ecc.) o legnose (come la vite selvatica, l’edera, il caprifoglio,...
leanza
(o lïanza) s. f. [dal provenz. liansa, fr. ant. liance (der. di lier «legare»), «alleanza, stato di colui che è legato al suo signore»], ant. – Lealtà; legame, impegno che si crea con una promessa, con la parola data: Credome en sua...