Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] r. i rami primari, che portano all’apice un’ombrelletta, mentre si dicono r. secondari i peduncoli dei singoli fiori.
Nella struttura primaria del fusto e della radice, i r. midollari sono strisce radiali ...
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In botanica, gruppo dell’antica sistematica delle Asteracee comprendente i generi che hanno fiori del raggio ligulati e fiori del disco tubulosi (per es. camomilla). ...
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Genere di Asteracee con circa 20 specie, tutte originarie della regione mediterranea (v. fig.). Comprende erbe o suffrutici, con foglie alterne, capolini a fiori gialli, gli esterni ligulati pistilliferi, [...] e gli interni tubulosi, staminiferi. Gli acheni sono di varia forma nello stesso capolino: incurvati quasi ad anello (alati o no), quasi diritti, spinosi, o solo rugosi, sul dorso, sempre senza pappo. ...
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Nome comune del genere Chrysanthemum (v. fig.) delle Asteracee, comprendente numerose specie di interesse orticolo. Sono erbe annue, perenni o suffrutici, con capolini solitari o in corimbo, con involucro [...] ottenute le forme a capolini grandi (fino a più di 2 dm di diametro). In queste forme coltivate, tutti i fiori sono ligulati, con colori svariatissimi: bianco, giallo roseo, rosso fino a rosso scuro e rosso violaceo, nonché screziato. Il c. fiorisce ...
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Genere di Asteracee, con 200 specie, la maggior parte dell’emisfero boreale (in Italia circa 20). Sono erbe perenni, raramente annue, o suffrutici; hanno foglie alterne, per lo più laciniate e tomentoso-biancastre, [...] capolini piccoli, non ligulati, disposti in spighe e racemi, acheni senza pappo. Alcune si usano in medicina o in liquoreria (➔ assenzio) o per condimento (➔ dragoncello). ...
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Genere di piante della famiglia Asteracee, con 70 specie di erbe perenni dell’Africa e Asia. Nei giardini si coltiva G. jamesonii dell’Africa meridionale che porta, all’apice di un lungo peduncolo, un [...] capolino simile a una margherita, con fiori ligulati gialli, rossi, bianchi, a seconda delle varietà. ...
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Nome comune del genere Dahlia (v. fig.) delle Asteracee (➔ Asterali), comprendente circa 10 specie originarie del Messico, a radici tuberose, fusto eretto con foglie opposte, capolini grandi con involucro [...] , le esterne (5) fogliacee, le interne (12-16) strette, sottili, saldate fra loro alla base; i fiori periferici sono ligulati, femminili o sterili, i centrali sono tubulosi, ermafroditi. Alcune specie si coltivano nei giardini. I tuberi radicali sono ...
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Antico genere delle Asteracee, al quale venivano ascritte alcune specie dell’attuale genere Senecio, comunemente coltivate nei giardini. In orticoltura, sono chiamate c. Senecio cineraria, suffrutice mediterraneo [...] a fiori gialli, con cauli e foglie ricoperti di un denso tomento biancastro e Senecio cruentus (v. fig.), originario delle Canarie, con capolini in corimbo, a fiori ligulati di colore diverso, rosso, azzurro, viola, secondo le varietà. ...
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Botanica
Termine riferito al fiore (detto anche pieno) nel quale tutti o parte degli stami, e talvolta dei carpelli, si metamorfosano assumendo aspetto petaloideo. I fiori d. possono originarsi anche [...] comune si dicono fiori d. anche le infiorescenze delle Asteracee in cui i fiori tubulosi sono trasformati in fiori ligulati, come per es. nel crisantemo.
Psicologia
Nel linguaggio medico, la d. esistenza è un fenomeno proprio dell’isteria e ...
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VERGA AUREA (o d'oro)
Fabrizio Cortesi
Nome volgare della Solidago virga aurea L., pianta Dicotiledone della famiglia Composte. È un'erba perenne di varie dimensioni (5-90 cm.), con fusto eretto o ascendente, [...] di vario diametro (15-25 mm.) riunite in lungo racemo; squame involucranti lineari lanceolate e cigliolate ai margini; fiori ligulati 6-16, lunghi 11/2 volte l'involucro; achenî cilindrici muniti di costole e sormontati da un pappo uniseriato. Questa ...
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ligula
lìgula s. f. [dal lat. ligŭla (der. di lingĕre «leccare»), che aveva il sign. 1, ma già presso i Latini era confuso, sia per la forma sia per il senso, con lingŭla «linguetta», da cui i sign. 2 e 3 e i derivati della botanica e della...