("consolidamento").- Fondato nel 1973, il Likud, la maggiore formazione politica israeliana di centro-destra, ha conosciuto nei primi anni del 21° secolo una profonda crisi per la fuoriuscita del suo leader [...] A. Sharon, contrastato dal suo stesso partito per la sua decisione di evacuare la Striscia di Gaza (agosto 2005). Dopo l’abbandono di Sharon, fondatore del nuovo partito di centro Kadima (nov. 2005), segretario ...
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Uomo politico israeliano (n. Tel Aviv 1949). Leader del partito Likūd, nel 1996 divenne il più giovane primo ministro dello Stato di Israele. Come capo del governo si oppose alla nascita di uno stato palestinese [...] alla Knesset, ma il mese successivo l'uomo politico ha rimesso il mandato; le nuove consultazioni del marzo 2020 hanno visto il Likud tornare primo partito del Paese con 37 seggi, mentre i centristi del partito Blu e Bianco di Gantz hanno ottenuto 32 ...
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Uomo politico israeliano (n. Gerusalemme 1939). Avvocato, esponente del Likud ed ex presidente della Knesset, ha iniziato la carriera politica nel 1998,ricoprendo dal 2001 al 2003 la carica di ministro [...] delle Comunicazioni sotto il governo Sharon. Nel giugno 2014 il Parlamento ha eletto R. decimo presidente di Israele assegnandogli 63 voti nel ballottaggio con l'ex ministro centrista M. Shitrit, il quale ...
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Uomo politico israeliano (n. Binyamina 1945). Esponente del Partito conservatore Likūd, eletto nella Knesset, l'assemblea nazionale, nel 1973, ha avuto il suo primo incarico ministeriale nel 1988 ed è [...] (2003), ha abbandonato la carica di sindaco di Gerusalemme che ricopriva dal
1993
Successivamente alla crisi del Likūd, ha aderito alla formazione centrista Kadima, costituita da A. Sharon, rimpiazzando il dimissionario B. Netanyahu alle Finanze ...
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(«Avanti») Formazione politica israeliana, a vocazione centrista, fondata da A. Sharon nel 2005. Nata da una scissione del partito conservatore Likud in stretto nesso con la decisione pragmatica dell'allora [...] 2009, dopo l'esito delle elezioni anticipate che hanno dato al partito una maggioranza di misura (28 seggi contro i 27 del Likud) e la scelta dei laburisti di entrare nel nuovo esecutivo guidato da B. Netanyahu, K. guida l'opposizione nella Knesset. ...
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Bennett, Naftali. – Ex militare e uomo politico israeliano (n. Haifa 1972). Entrato in politica nel 2006 nelle fila del Likud come capo dello staff di B. Netanyahu, per poi confluire nel partito sionista [...] rassegnato le dimissioni; le consultazioni anticipate tenutesi a novembre hanno registrato la vittoria del blocco di partiti guidato dal Likud di Netanyahu, che ha ottenuto una maggioranza di 65 seggi su 120, seguito dai centristi di Lapid (24 seggi ...
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Scrittore e drammaturgo israeliano (Ṣafed 1921 - Rishon LeZiyyon 2004). Attivo tra le fila della sinistra israeliana, dopo la guerra dei sei giorni, cui partecipò, aderì alla destra: nel 1977 fu eletto [...] deputato per il Likud alla Knesset. In alcuni dei suoi romanzi (Hū hālakh ba-śādōt "Egli andò nei campi", 1947; Bemō yādāw "Con le proprie mani", 1951) ritrasse la figura del sabra nel contesto sociale e politico del paese, cercando così le radici ...
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Militare e uomo politico israeliano (Kfar Malal, Palestina, 1928 - Ramat Gan 2014). Giovanissimo (1942) aderì all'Hagānāh, la principale organizzazione militare clandestina sionista attiva in Palestina [...] ottobre dello stesso anno allo scoppio della guerra dello Yom Kippūr. Dedicatosi alla politica, nel 1973 fu tra i fondatori del Likud. Eletto alla Knesset nel dicembre 1973, si dimise un anno dopo a seguito della nomina a consigliere di sicurezza del ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] rinnovo del premier del 2001 registrarono la più bassa percentuale di votanti mai avuta in Israele. A. Sharon, leader del Likud dopo le dimissioni di Netanyahu del 1999, formò un ampio governo di unità nazionale, cui aderirono anche i laburisti. Dopo ...
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Uomo politico israeliano (Ruzinoy, Polonia, 1915 - Tel Aviv 2012). Sionista, nel 1935 si trasferì in Palestina, dove entrò a far parte dell'Irgùn zwaì leumì, quindi del Loḥamei ḥerut Israel (1940). Arruolatosi [...] un atteggiamento intransigente, in particolare in merito al problema degli insediamenti israeliani nei territori occupati. Leader del Likud dal 1983, dopo la sconfitta elettorale del suo partito nel 1993 se ne era temporaneamente distaccato, per ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...