Kac Mark
Kac 〈kaz〉 Mark [STF] (Krzemieniec, Polonia, 1914, nat. SUA - Los Angeles 1984) Prof. di matematica nella Cornell Univ. (1954), nella Rockefeller Univ. di New York (1961) e infine nell'univ. [...] φ(r)=γdV(γr)+Va(r) ove γ è un parametro, V è unafunzione decrescente rapidamente all'infinito e Va è un potenziale a cuore duro di .: → Feynman, Richard Phillips: II 533 f. ◆ [MCS] Limite di K.: v. fase, meccanica statistica delle transizioni di: II ...
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monotonia
monotonia termine utilizzato per indicare genericamente la proprietà di unafunzione o di una successione di essere crescente o decrescente. Più precisamente, unafunzione definita in un insieme [...] è anche necessaria per l’invertibilità. L’ipotesi di monotonia è inoltre una semplice ipotesi che garantisce l’esistenza del limite (finito o infinito) per x tendente a ±∞. Unafunzione monotona in un intervallo [a, b] ammette solo discontinuità di ...
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integrale di linea
integrale di linea integrale il cui insieme di definizione è una linea Γ che si può in prima istanza supporre regolare (→ curva). Vi sono due tipi di integrali di linea: a) gli integrali [...] unafunzione ƒ(x) continua per x ∈ Γ, dove Γ è una linea regolare definita dalle equazioni parametriche x = x(s) nell’ascissa curvilinea s, s ∈ [0, L], è definito, in modo del tutto analogo a un → integrale definito in una variabile, come il limite ...
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massimo e minimo limite
massimo e minimo limite concetto che si utilizza nei casi in cui unafunzione non ammetta limite ma, avendo per esempio un carattere oscillante, si approssimi tuttavia ad alcuni [...] valori, diversi tra loro, senza mai “sceglierne” uno cui convergere.
Massimo limite
Formalmente, se ƒ(x): R → R è unafunzione e x0 un punto di accumulazione del suo dominio, si consideri un intorno U di x0. L’estremo superiore
esiste (finito o ...
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successore
successore di un elemento qualsiasi x di un insieme totalmente ordinato X (>), è l’elemento x′ ∈ X che è maggiore di x nell’ordinamento totale dell’insieme e tale che non vi siano altri [...] unafunzione N → N (funzione aritmetica) detta funzione successore e indicata con s(n); si ha: s(n) = n + 1. La funzione successore è una delle → funzioni ordinali che non sono successori di nessun numero ordinale; essi vengono detti ordinali limite. ...
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tangenza all'infinito
tangenza all’infinito espressione intuitiva che equivale ad affermare l’esistenza di un asintoto. Per indicare che il grafico di unafunzione y = ƒ(x) ha la retta r come asintoto [...] presenta un asintoto verticale, in quanto è
Il grafico di unafunzione può presentare un asintoto obliquo destro, cioè per x → un limite superiore per il numero di asintoti verticali che il suo grafico può avere: si veda per esempio la funzione y ...
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teorema
teorèma [Der. del lat. theorema, dal gr. theórema "ricerca, meditazione"] [FAF] (a) Nelle scienze deduttive (tipic., nella matematica), ogni enunciato che può essere dedotto logicamente dagli [...] T. CPT: → CPT. ◆ [TRM] T. del limite centrale: v. limite centrale, teorema del. ◆ [FAF] T. di correttezza e di completezza della logica dei predicati: v. logica: III 485 c. ◆ [ELT] T. fondamentale di unafunzione booleana: v. circuiti logici: I 619 e ...
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valore principale
valore principale in analisi, locuzione utilizzata per un integrale (→ integrale, valore principale di Cauchy di un), per una serie bilatera o, più in generale, per un limite doppio, [...] modo particolarmente simmetrico. Per esempio, se unafunzione ƒ(x) è discontinua nell’origine, l ’integrale improprio (essendo ƒ discontinua in 0)
con a < 0 < b, è definito come somma dei due limiti ...
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Z-trasformazione
Z-trasformazione associazione di unafunzione ƒ(z) a unafunzione F(t) secondo la seguente corrispondenza: la trasformata Z di unafunzione F(t), continua in [0, +∞) e di crescita al [...] e descrive un campionamento di parametro T > 0 della funzione F. La trasformata Z è unafunzione analitica di z in un cerchio |z| > R del valore finale
quest’ultimo sotto l’ipotesi che il limite l a primo membro esista e che la differenza F( ...
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spazio di Sobolev
Arrigo Cellina
Per trattare problemi di equazioni differenziali ci si pone in spazi di funzioni che devono ammettere derivate in un qualche senso, anche debole, e devono essere completi [...] al limite nel processo di approssimazione. Negli spazi di Sobolev si definiscono le derivate in un senso distribuzionale, cioè mediante integrazione con funzioni test η. Sia Ω un aperto dello spazio a N dimensioni ℝN. Si dice che unafunzione gi ...
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limite
lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del bosco. In questo sign., la parola è oggi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...