(gr. Αἴγυπτος, lat. Aegyptus) Mitico figlio di Belo (re dell’Egitto), nipote di Posidone e discendente di Io; vi doveva essere però una tradizione che faceva discendere E. e il fratello Danao direttamente [...] Arabia, sicché Danao fuggì con le sue 50 figlie in Argo. Qui giunsero anche i 50 figli di E., gli Egizi, che chiesero in spose le figlie di Danao. Ma nella notte delle nozze le Danaidi uccisero i loro mariti tranne una, Ipermestra, che salvò Linceo. ...
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Letterato (Firenze 1590 - Iesi 1643). Ingegno assai precoce, le sue doti gli valsero ben presto la protezione di G. B. Strozzi e l'attenzione del granduca. Decisivo fu l'incontro, nel 1608, con Galilei; [...] in disgrazia presso il pontefice; fu allontanato allora da Roma, con incarichi varî nelle Marche e in Umbria. Di C., accademico linceo dal 1618, restano varie raccolte, per lo più postume, di poesie (tra cui Rime, 1648, che contiene anche un trattato ...
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PARATORE, Ettore
Cesare Questa
– Nacque a Chieti il 23 agosto 1907, figlio unico di Emanuele, professore di scienze in scuole secondarie e medico originario di Barcellona-Pozzo di Gotto, e di Laura [...] di Plauto poco si era occupata ex professo (cenni in C. Questa, Il riso e l’orrore: da Plauto a Seneca, in Giornata lincea in ricordo di E. P., cit., pp. 75-80). Tenne splendidi corsi (Curculio e Pseudolus), tradusse per la scena con acribia e sapida ...
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Castore e Polluce
Massimo Di Marco
I due eroici gemelli del mito greco
Castore e Polluce, detti anche Dioscuri, sono figli di Zeus e fratelli di Elena e appaiono inseparabilmente impegnati in imprese [...] dei Dioscuri è il ratto delle due figlie di Leucippo, re di Messenia, già promesse in matrimonio a Ida e Linceo, figli dell'eroe messeno Afareo. Questi ultimi, vistesi sottratte le fanciulle, si mettono all'inseguimento dei Dioscuri e li raggiungono ...
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BEVILACQUA, Bonifazio
Gaspare De Caro
Figlio del conte Antonio, gentiluomo di Alfonso II d'Este e governatore di Modena, e di Isabella di Alberto Turchi, nacque a Ferrara nel 1571. Compì gli studi giuridici [...] del sole di V. S. per darlo al s.r Cardinale Bevilacqua, molto mio signore, già che ha mostro di gustame particolarmente" (Il carteggio linceo, p. 401).
Il B. morì a Roma il 6 apr. 1627.
Fonti e Bibl.: Recueil des lettres missives de Henri IV, a cura ...
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CANTARELLI, Luigi
PP. Treves
Nacque a Udine il 12 settembre 1858 da Giuseppe e da Elisa Spongia, di famiglia cattolicissima, e tuttavia illuminata ed umanistica, soprattutto dalla parte materna degli [...] prof. Beloch" (così il C., in Boll. di fil. class., IV [1898], p. 4 n. 3 dell'estr.; e cfr. in Rend. d. Acc. dei Lincei, classe di scienze morali, n.s. XXXII [1923], p. 172 n. 3) né il Pais, più volte recensito con cauto elogio dal C., che sovente ...
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ATANAGI, Dionigi
Claudio Mutini
Nacque a Cagli intorno al 1504 da famiglia borghese immiserita dopo un passato - sembra - abbastanza prospero. Mancano dati biografici sulla giovinezza dell'A., che nel [...] del Tasso suscitando un'eco vastissima di consensi: "novello Aristarco", "lima e fregio a, più culti scrittori", "nuovo Linceo" sono alcuni appellativi che designano tale attività critica (cfr. F. Sansovino, Venezia descritta, Venezia 1581, p. 47, e ...
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linceo
lìnceo (o lincèo) agg. e s. m. [dal lat. lyncēus, gr. λύγκειος]. – Di lince; solo con riferimento alla acutezza di vista che le attribuisce la tradizione (sull’origine della quale può avere influito il nome dell’argonauta Linceo, proverbiale...
microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da Galileo e da lui chiamato occhialino]....