metodo del simplesso
Angelo Guerraggio
Uno dei metodi usati nella programmazione lineare per passare, con un numero finito di passi di calcolo numerico, da una soluzione ammissibile a una ottimale. [...] =b e abbia solo m componenti non nulle (tante quanto sono i vincoli). Il teorema di base della programmazione lineare afferma che, se esiste una soluzione ottimale nella regione ammissibile, esiste anche una soluzione ottimale ammissibile di base. Su ...
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collineare
collineàre (o colineàre) [agg. Comp. del pref. co- e lineare] [ALG] Di punti appartenenti a una medesima retta; estensiv., spec. nelle discipline applicate, di oggetti allineati su una stessa [...] retta. ◆ [FTC] Allineamento c.: disposizione di antenne, sismografi e simili lungo una retta, in modo che l'asse del lobo principale di radiazione o di captazione sia costituito dalla medesima retta (corrisponde ...
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Nel linguaggio scientifico, struttura relazionale formata da un insieme finito di oggetti detti nodi o vertici, e da un insieme di relazioni tra coppie di oggetti dette archi o spigoli. Per indicare un [...] cammino ottimo; nel 1940 G.B. Dantzig, che più tardi proporrà il metodo del simplesso per risolvere problemi di programmazione lineare, affrontò alcuni problemi di assegnamento su g.; nel 1944 J.L. von Neumann con O. Morgenstern pubblicò un trattato ...
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operatore di proiezione
Luca Tomassini
Sia ℋ uno spazio vettoriale e P un’applicazione lineare (operatore) di ℋ in sé. Se P=P2 allora P è detto operatore di proiezione. Di particolare importanza è il [...] dal prodotto scalare. Si ha inoltre (I−P)2=I−2P+P2=I−P, così che anche I−P è un proiettore (evidentemente ortogonale). Lo spazio lineare XI−P={x∈ℋ tali che (I−P)x=x} coincide con il complemento ortogonale di XP in ℋ: se x∈XI−P e y∈XP allora (x ...
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operatori lineari
Luca Tomassini
Un’applicazione A:E→F di uno spazio lineare E in uno spazio lineare F (anche coincidente con E) su un campo K (che qui identificheremo con i numeri complessi ℂ) tale [...] δ>0 tale che ∣∣x1−x2∣∣〈δ implica ∣∣Ax1−Ax2∣∣〈ε. In questo caso la continuità è equivalente alla limitatezza: un operatore lineare tra spazi di Banach E e F è continuo se e solo se
Il numero reale cA definisce una norma dell’operatore A; dotato ...
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teorema di Fritz John
Angelo Guerraggio
Condizione necessaria che estende alla programmazione non lineare la classica condizione dei moltiplicatori di Lagrange (nota quando tutti i vincoli erano invece [...] di uguaglianza. Il teorema di Fritz John afferma che se x0 è soluzione anche solo locale del problema di programmazione non lineare e le funzioni f e gi risultano differenziabili in x0, allora esiste un vettore (ϑ0,λ0), diverso dal vettore nullo e ...
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unimodulare
unimodulare [agg. Comp. di uni- e modulare] [ALG] Di una sostituzione lineare il cui determinante dei coefficienti vale ± 1. ◆ [ANM] Funzione u.: v. algebre di operatori: I 94 b. ◆ [ALG] [...] Gruppo u.: il gruppo costituito da tutte le sostituzioni u. operanti su un determinato numero di variabili. ◆ [ALG] Matrice u.: una matrice quadrata il cui determinante vale ±1 ...
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autofunzione
autofunzióne [Comp. di auto- e funzione] [ANM] [MCQ] Autovettore di un operatore lineare definito in uno spazio vettoriale di funzioni. Il termine è molto usato nella meccanica quantistica, [...] dove gli operatori in questione sono associati alle osservabili e agiscono sullo spazio vettoriale delle funzioni d'onda; si tratta di autostati degli operatori medesimi ...
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lineare1
lineare1 agg. [dal lat. linearis]. – 1. Inerente a una linea (per lo più retta), che procede secondo una retta, o che si sviluppa prevalentemente nel senso della lunghezza: misure l., le misure di lunghezza (contrapp. alle misure...
lineare2
lineare2 v. tr. [dal lat. lineare] (io lìneo, ecc.). – 1. Segnare con linee, tracciare linee su una superficie, rigare: macchina per l. (v. lineatrice). 2. letter. o ant. Disegnare tracciando la linea di contorno, delineare, conformare,...