APC (Antigen Presenting Cell)
Maurizio Pietrogrande
Cellula specializzata nel legarsi all’antigene e presentarlo, dopo elaborazione, ai linfocitiT. Tre tipi di cellule svolgono tale funzione: le cellule [...] anche la produzione di CTLA-4 (CD152), ligando del B7, con affinità maggiore di CD28, ma con attività inibitoria. Un linfocitaT che interagisce con una APC ma che non riconosce l’antigene, non viene stimolato e uscirà dal linfonodo per rientrare in ...
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selezione clonale
Stefania Azzolini
Processo che permette al sistema immunitario di rispondere in maniera specifica a un’infezione e di acquisire la cosiddetta memoria immunologica. Prima di un’esposizione [...] ‘risposta immunitaria primaria’ durante la quale avviene un’espansione di una specifica popolazione di cellule B o T che determina un gran numero di linfocitiT e B specifici per quell’antigene: si ha dunque la selezione di un clone della cellula che ...
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TCR (sigla dell’ingl. T Cell Receptor), recettore
) Recettore per l’antigene presente sulla superficie dei linfocitiT. Mediante il TCR i linfocitiT riconoscono gli antigeni proteici sotto forma di [...] di miliardi), di TCR. I recettori per l’antigene sono distribuiti secondo un criterio clonale, nel senso che ogni singolo linfocitaT esprime un proprio TCR , diverso da quelli degli altri linfociti, e lo trasmette alla progenie quando prolifera. ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] , ciò non è provato in quella delle malattie spontanee, anzi pare che vi siano dati a favore di una depressione dei T-linfociti a livello del SNC (v. Valdimarsson e altri, 1974; v. Kam-Hansen, 1978).
5. Il fattore encefalitogeno
Abbiamo ricordato in ...
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Biologia
Condizione, innata o acquisita, in base alla quale un organismo è in grado di neutralizzare tutto ciò che gli è estraneo. Il sistema immunitario è un complesso organizzato di cellule e molecole [...] di tipo IV sono reazioni di ipersensibilità cellulo-mediata ritardata che vengono scatenate a seguito del contatto di un linfocitoT preattivato con il suo antigene specifico. In queste circostanze il danno può essere mediato da un effetto tossico ...
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Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di una disciplina applicativa, caratterizzata [...] dal midollo di soggetti nei quali si voglia effettuare un trapianto autologo; il secondo nell'eliminazione dei linfocitiT immunocompetenti che potrebbero determinare una reazione di ''trapianto verso l'ospite'' a seguito di trapianto di midollo ...
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Gli studi embriologici degli ultimi anni sono stati notevolmente influenzati dal sorgere della biologia molecolare, cioè di quella scienza che ha dimostrato come tutti i caratteri di un organismo vengano [...] campi, tra cui quello dell'immunologia. Si è infatti trovato che i linfociti si dividono in due popolazioni, una, cosiddetta T, ha bisogno d'interagire con i linfociti dell'altro tipo per differenziarsi e acquisire la capacità di fornire l'"immunità ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] in vivo e in quelli in vitro, è stato evidenziato che le Treg sopprimono molte funzioni di altri linfocitiT, sia linfociti Th sia T citotossici, venendo a contatto con loro. Poiché le Treg esprimono alti livelli di CTLA-4, è probabile che ...
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(XIII, p. 932)
Con il termine generico e. indichiamo tutte quelle patologie che colpiscono il sistema emopoietico. In questa sede ci limiteremo a descrivere brevemente alcune delle e. che si riscontrano [...] È possibile che in alcuni casi l'alterata funzione dei linfociti sopprima la normale emopoiesi: si tratta di un'e. di vista immunologico possiamo avere delle forme pre-B, B, T, oppure non T e non B, suddivise queste ultime in CALLA (se reagiscono ...
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Immunologo australiano, nato a Brisbane il 15 ottobre 1940. Nel 1996 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina, insieme a R. Zinkernagel, per gli studi sulla specificità della difesa immunitaria. [...] nuovi e importanti filoni di ricerca e di applicazioni mediche. D. è infatti riuscito a dimostrare che nei topi i linfocitiT uccidono le cellule infettate dai virus, ma non sono in grado di uccidere le cellule infettate provenienti da ceppi diversi ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
linfocito
(o linfocita) s. m. [comp. di linfo- e -cito (o -cita)]. – In biologia, cellula presente nel sangue (dove rappresenta una particolare serie di leucociti) e nei varî organi linfatici (linfonodi, milza, timo, ecc.), che svolge ruoli...