Antropologo e storico delle religioni italiano (Napoli 1926 - Roma 1997). Ha studiato le religioni con rigoroso metodo scientifico, senza condizionamenti ideologici, cercando di analizzarne i diversi aspetti [...] insegnò fino al 1996. Ricevette, per il matrimonio misto dei genitori, un'educazione ebraica e cattolica, e iniziò da adolescente lo studio della linguaebraica nella sinagoga di Napoli. Tali esperienze lo spinsero a occuparsi molto presto di storia ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] masoretico.
Edizioni
- La prima edizione a stampa della B. ebraica intera (dopo le edizioni di singoli libri, dal 1477 in poi . o parti di esse (specie Vangeli e Salmi) in circa 800 lingue o dialetti, con una produzione annua di circa 10.000.000 di ...
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Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] per quello logico. Già Papia di Gerapoli (verso la metà del sec. 2°) affermava che M. coordinò in linguaebraica i detti (λόγια) di Gesù. Parimenti appare confermata, da un'analisi intrinseca, l'affermazione tradizionale secondo cui l'apostolo ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] creatività artistica (Betrachtungen über die Quellen und die Verbindungen der schönen Kunste und Wissenschaften, 1757). Scrisse anche in linguaebraica, tra cui il commento a Maimonide Millōt ha-higāyyōh ("Termini logici", 1769), e il commento Bī᾿ūr ...
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Teologo luterano (Ribe 1797 - Lille Lyndby 1857). Fondò (1825) con N. Grundtvig e A. Rudelbach la Teologisk Maanedsskrift, intesa a combattere la tendenza razionalistica allora dominante con H. N. Clausen [...] Grundtvig a cogliere i frutti pratici di questa polemica. Perfetto conoscitore dell'ebraico, L. lavorò sedici anni (1837-53) a una nuova traduzione della Bibbia. Ha lasciato anche lavori di linguistica: i più noti sono quelli sulla linguaebraica. ...
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Ebraista e biblista tedesco (Reichenbach 1846 - Bonn 1936); prof. nelle università di Lipsia, Rostock e Bonn. Scrisse un'ampia grammatica storica della linguaebraica, Historischkritisches Lehrgebäude [...] der hebräischen Sprache (3 voll., 1881-97), un dizionario ebraico e aramaico-tedesco (1910; 5a ed. 1931) e altre opere nel campo linguistico e letterario. Nella critica biblica combatté i risultati della scuola wellhauseniana, propugnando un'esegesi ...
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Nome umanistico del teologo protestante Gottschalk Schulz (Salzwedel, Magdeburgo, 1524 - Wittenberg 1573), formato sul latino praetor per il ted. Schulz e sul corrispondente ebraico Abdias di "servo di [...] , divenne prima rettore del Gymnasium di Salzwedel (1548), poi (1553) preside di quello di Magdeburgo. Prof. di linguaebraica all'accademia di Francoforte sull'Oder (1557-63), P. fu uno dei capi della fazione filippista. Lasciata Francoforte ...
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Termine (gr. λόγια «detti») dell’esegesi per indicare le parole di Gesù conservate nei Vangeli sinottici, che siano sprovviste di una cornice narrativa. Storicamente si fonda su una notizia di Eusebio [...] di Cesarea tratta da una testimonianza di Papia di Gerapoli a proposito dell’opera di Matteo: «Matteo ordinò in linguaebraica i detti, ma li tradusse ciascuno come meglio poté».
Per i l. apocrifi ➔ agrapha. ...
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Ebraista (Cuneo 1805 - Padova 1871); fu dal 1829 professore nell'istituto rabbinico di Padova. Oratore, saggista, esegeta biblico e poeta in linguaebraica, tradusse i Salmi (1845) e le Preghiere degli [...] israeliti (1846). Una raccolta postuma di Scritti sparsi fu pubblicata (2 voll.) nel 1908 ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.