Più di un secolo fa, nel 1905, William Stead scriveva nella rivista The Review of Reviews:
«Vi è almeno una possibilità che l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo o il russo possano essere adottati [...] possono comunque vantare un gran numero di parlanti: bengali, giapponese, tedesco, urdu, hindi, ecc. [Enciclopedia Treccani]
Qual è, dunque, il ruolo di queste lingue maggioritarie all’interno del quadro politico-economico del mondo attuale? Possono ...
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urdu
(o urdù) agg. e s. m. [dall’indost. urdū, propr. «(lingua del) campo militare»; cfr. orda]. – Lingua u., e come s. m. l’urdu, lingua ufficiale del Pakistan, usata soprattutto a livello letterario e colto anche nell’Unione Indiana da circa...
indostano
agg. e s. m. (f. -a) [dal pers. hindūstānī]. – Dell’Indostàn, nome con cui, per adattamento del pers. Hindūstān, si indica l’India e, in senso più stretto, la pianura indogangetica (cioè la pianura indiana percorsa dai fiumi Indo...
Poeta indiano di lingua urdū (n. 1667 - m. 1741). Trasferitosi a Delhi (1700 circa), dove fu influenzato dalla poesia di corte in lingua persiana, contribuì con la fama dei suoi versi alla nascita della letteratura urdū settentrionale, di cui...