I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] Sardegna e Corsica, su padre prevale babbo (cfr. Dante, Inf. XXXII, 9: «né da lingua che chiami mamma o babbo»), mentre in Abruzzo, Campania e Puglia al tipo madre si affianca spesso quello di tata; ovunque è diffusa, seppure in modo non uniforme, la ...
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Col termine idronimo si indica il nome proprio di un corso d’acqua, mentre idronimia (un settore della toponomastica) è il complesso degli idronimi e lo studio che li riguarda.
La principale caratteristica [...] verosimilmente piuttosto antiche, quegli idronimi che derivano da arcaismi lessicali. Si tratta di appellativi latini la cui vitalità si è ben presto indebolita, sicché sono quasi sempre assenti nelle lingue e nei dialetti o, al più, limitati ad aree ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] altro tipo.
La proprietà fondamentale della parola fonologica dell’italiano (e di molte altre lingue) è la presenza di un ➔ accento. Si noti che con accento si intende qui la caratteristica lessicale, cioè l’accentazione che è parte integrante della ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] del latino traducere impiegata per la prima volta da Leonardo Bruni (1400) e poi rapidamente diffusa in tutte le lingue europee, si veda il fondamentale studio di Folena (1991).
Il rinnovamento culturale che caratterizzò il XIII e il XIV secolo ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] intreccio di fenomeni diatopicamente connotati, l’arborense è la lingua in cui sono redatti importanti testi medioevali, quali il gregge di pecore, ma anche al recinto che lo ospita; lorum si mantiene in loru «correggia, anello di cuoio del giogo» ( ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] al mondo latino (alce), in altri sostituiscono parole latine (vanga al posto di bipalium). La documentazione in tutte le lingue romanze assicura che si tratta in molti casi di voci molto antiche: a una fase antica, comunque prima del VI secolo d.C ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] performativi che per annunciare l’atto illocutivo che denominano: ad es., si può dire ti avverto che il toro è pericoloso, ma anche ti a un atto illocutivo dotato di un nome nella lingua naturale di riferimento, così che sia sempre possibile ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia [...] l’acrostico);
(c) la risegmentazione o (nel gergo enigmistico) cesura. Si ha cesura quando una sequenza di lettere può dare vita a più di un’espressione esistente nella lingua, grazie alla semplice redistribuzione degli spazi fra le parole. È quello ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] o più sillabe atone sono detti piedi (o piedi metrici). La tendenza ad alternare sillabe deboli e forti si riscontra in tutte le lingue, benché con alcune differenze: ad es., l’organizzazione può corrispondere a un ritmo binario (una sillaba forte ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] . Benché quindi gli usi parlati dialogici rappresentino l’ambito originario del registro colloquiale, esso non si identifica esclusivamente con la lingua parlata, ma soprattutto con una lingua che attinge a usi familiari. In tal modo colloquiale è la ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...