MICHELE il Siro
Giuseppe Furlani
Patriarca siriaco monofisita (giacobita) del sec. XII, ordinato nel 1166 e morto a settantatré anni nel 1199. Avanti alla sua esaltazione fu monaco in un convento dedicato [...] da pubblicazioni anteriori, delle quali la maggior parte è andata perduta. Questa storia fu elaborata in lingua armena e tradotta in linguaaraba. Della versione araba si ha una compilazione fatta da un certo Mār Abhā Kaldāyā.
Bibl.: A. Baumstark ...
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PALGRAVE, William Gilford
Diplomatico e viaggiatore inglese, fratello dei due precedenti, nato a Londra il 24 gennaio 1826, morto a Montevideo il 30 settembre 1888. Recatosi giovanissimo in India come [...] , dove ebbe modo di impratichirsi degli usi e costumi di quel paese e della linguaaraba.
Ciò gli fu di grande giovamento nel viaggio intrapreso nel 1862, attraverso l'Arabia, dalla Siria per el-Giōf, Ḥā' il, Bureidah, er-Riyāḍ al golfo Persico. Di ...
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QAṢR
Carlo Alfonso Nallino
. (plurale quṣūr). - È vocabolo arabo, usato anche in persiano e in turco, che significa castello forte o anche palazzo abitato da principi o da governatori; per trafila siro-bizantina [...] risale al latino castrum. Entra nella composizione di molti nomi di luogo nei paesi di linguaaraba, persiana e turca; in Spagna, con premesso l'articolo arabo, ha dato origine al nome comune e al toponimo Alcázar; in Sicilia si conserva in Cássaro, ...
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QUBBAH
Carlo Alfonso Nallino
. Parola araba che, oltre al senso primitivo di "cupola, vòlta, edifizio a vòlta", ha anche l'altro di cameretta attigua ad un salone, gabinetto. Da questo secondo senso [...] di santi musulmani (v. marabutto). Con l'articolo, al-Qubbah e il diminutivo al-Qubaibah sono anche nomi di località in paesi di linguaaraba; nella Libia italiana sono pronunziati rispettivamente al-Gubba ed al-Gbeiba o al-Gbēba o l-Ugbēba. ...
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RĀS
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo comune a tutte le lingue semitiche nel senso di "testa" e poi adoperato in molti significati traslati, fra i quali notiamo:
1. In arabo (ove la forma letteraria [...] il diminutivo ru'ais, ruwais, al plur. ruwaisāt); perciò elemento frequentissimo nella toponomastica dei paesi di linguaaraba.
2. Nelle lingue semitiche d'Abissinia (etiopico, amarico, tigrino, tigrē): capo d'un vasto territorio, con poteri politici ...
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MÁḤKAMAH
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo, che significa tribunale e che nell'uso moderno, sia ordinario sia ufficiale, degli Europei (dal primo trentennio del sec. XIX), in alcuni paesi di lingua [...] araba designa i tribunali della Sharī‛ah, ossia quelli del giudice unico musulmano (qāḍī), che hanno competenza ormai soltanto in materia di statuto personale, incluse le successioni, e in qualche paese, p. es. l'Egitto, anche in materia di ...
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MAYY
Francesco Gabrieli
. Pseudonimo di Maryam Ziyāde, scrittrice araba cristiana nata a Nazaret nel 1895, morta al Cairo il 22 ottobre 1941.
Di raffinata educazione occidentale, e dotata di viva sensibilità [...] ed esperta maestria nella linguaaraba, seppe esprimere in saggi, in poemetti in prosa, in capricci e fantasie, un suo tenue mondo lirico d'impronta decisamente moderna (Pensieri di una fanciulla, Tra il flusso e il riflusso, Luci ed ombre, e altri ...
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Orientalista italiano (Roma 1904 - ivi 1996), figlio di Giuseppe. Professore (dal 1938) di lingua e letteratura araba nell'università di Roma. Si occupò di storia politica e religiosa dell'Islam, e di [...] e paesaggi del Sud, 1960; Abbozzi e profili, 1960; Tra Mimnermo e Solone. Pagine stravaganti di un arabista, 1968; L'arabista petulante, 1972; Uomini del mio tempo, 1987). Redattore dell'Enciclopedia Italiana, del Dizionario Enciclopedico e del ...
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Movimento tendente a promuovere l’unità o quanto meno una vasta solidarietà politica e culturale fra tutti i popoli di lingua e civiltà araba. Sviluppatosi a partire dalla Prima guerra mondiale, insieme [...] al generale moto di riscatto dei popoli arabi dal dominio ottomano e da quello coloniale, dal 1945 ha trovato espressione, sul piano istituzionale, nella Lega degli Stati arabi (➔ Araba, Lega). ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] ha registrato un'ampia diffusione dapprima nel mondo di lingua inglese, raggiungendo poi il resto dell'Europa ( Goldstein che nel 1994 aprì il fuoco contro un gruppo di arabi in preghiera nella tomba dei Patriarchi a Hebron, uccidendone ventinove. La ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...