Città della Siria, posta a 36°18′ di long. E. e a 33°30′ di lat. N., a 691 m. s. m., al margine del deserto siro arabico, in una pianura limitata a O. e a N. dai contrafforti del Libano e dell'Antilibano, [...] le permette di dominare il traffico con la Mesopotamia, l'Arabia, la Babilonide, il Mediterraneo e l'Egitto. Danneggiato dal taglio nella Siria del nord gli Aramei, schiatta parlante una lingua semitica, i quali ben presto vi fondarono un potente ...
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TOLEDO (A. T., 37-38, 39-40)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Mario NICCOLI
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Capoluogo dell'omonima provincia, e una delle città spagnole più celebri per la sua storia e la ricchezza [...] L'antica porta di Visagra è l'unica tuttora esistente delle mura arabe. La porta del Sole, probabilmente del sec. XIV, è la più stucco, intramezzati da stemmi di Castiglia e versetti in lingua ebraica. Il palazzo municipale, edificato al tempo dei Re ...
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Comprendono tutte le preparazioni adoperate per curare il corpo (viso, mani, capelli, unghie), per mantenerne e metterne in rilievo la bellezza, ovvero per procurare a chi fa uso di essi una bellezza artificiale.
Oriente. [...] , che non si adornano più, come nel Giappone. In Africa le arabe si tingono di nero gli occhi con il kohl e di rossiccio le in A. Miola, Le scritture in volgare dei primi tre secoli della lingua, Bologna 1878, I, p. 199, e in P. Giacosa, Magistri ...
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Isole del Golfo del Bengala, a 120 miglia circa dal Capo Negrais in Birmania, il punto del continente ad esse più vicino.
Storia della esplorazione. - Marco Polo fa cenno brevemente delle Andamane, sotto [...] indo-malese ad essere conosciuti, e le antiche notizie arabe, che davan loro l'aspetto di can mastino, furon più notevoli. Frequentissimi sono i casi di Bea e Bale u = i delle altre lingue, p. es. Bea e Bale gud = Juwoi e Kol kit "braccio"; Bea ...
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INVASIONI BARBARICHE
Giovanni Battista Picotti
BARBARICHE Le invasioni germaniche. - Alla fine del sec. I d. C., Tacito, fissando lo sguardo sulle popolazioni che abitavano oltre il limes dell'Impero [...] alla Spagna (711), si stende fulminea la potenza degli Arabi (v. arabi: Storia) e già minaccia di stringere dall'oriente e dall i Normanni accolgono qui la religione cattolica, la lingua e il costume francese. Nel settentrione i Normanni organizzano ...
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N Paese dei Beluci (Balōč) che nel senso etnografico si estende dalla Persia sud-orientale sino all'Indo e costituisce la porzione SE. dell'altipiano iranico, corrispondente per gran parte all'antica Gedrosia. [...] L'area totale è di 348.700 kmq. Si affaccia al S. al Mare Arabico; al N. confina con l'Afghānistān e con le North West Frontier Provinces; all' Gli elementi fondamentali dravidici della loro lingua mostrano che i Brahui erano originariamente pastori ...
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TRIPOLI (A. T., 113-114)
Emilio SCARIN
Pietro ROMANELLI
Ettore ROSSI
Guido ALMAGIA
La più importante città e il principale porto della Libia, capoluogo della colonia, e sede del governatore generale. [...] a NE.
Non v'è una netta separazione nella città vecchia fra i quartieri arabi ed ebrei, né tra questi e quelli abitati dai Greci e dai Maltesi; contribuiva anche alla diffusione dell'istruzione e della lingua italiana. Nel 1907 iniziò la sua feconda ...
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Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] usa almanak nel 1391.
Del tutto ignota è l'origine del senso di "almanacco", assunto presso gli Arabi di Spagna dal vocabolo manākb; esso, nella lingua letteraria e nei varî dialetti (inclusi quelli di Spagna, come risulta dal citato Vocabulista in ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] personali. È certo che Giobbe è tale capolavoro di lingua e di stile, che accusa un periodo d'oro VII, Roma 1833, pp. 180-19I); ma circolò anche tra Giudei in arabo, come appare dall'esame di M. Grünbaum, Neue Beiträge zur semitimhen Sagenkunde ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] con manifesti segni d'essere stata redatta sotto la dominazione araba: ne fu data versione latina da H. Tattam, . Loefgren, Die Äthiopische Übersetzung des Propheten Daniel, Parigi 1927.
Sulla lingua, v. R. D. Wilson, The Aramaic of Daniel, in ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...