. Propriamente al-Giāmi‛ al-azhar "la moschea splendida", famosa moschea del Cairo, specie di università per gli studî teologici giuridici musulmani. Fu fatta edificare dal famoso generale Giawhar (v.) [...] il nome al-azhar fu scelto come aggettivo maschile (in arabo il vocabolo designante moschea è maschile) corrispondente al femminile az tre facoltà di diritto musulmano, di teologia e di linguaaraba; il curricolo degli studî sarebbe di 13 anni (4 ...
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Erudito e poligrafo ebreo, nato a Toledo nel 1092 o poco dopo, visse lungo tempo a Cordova. Per ragioni imprecisate dové lasciare la Spagna, e la seconda parte della sua vita fu un continuo andar vagando [...] ne scrivesse anche su altri libri biblici. Anche la scienza grammaticale creata e svolta dagli ebrei spagnoli in linguaaraba egli trasmise ai suoi correligionarî dei paesi cristiani mediante le sue opere grammaticali in ebraico: Mōznaim (La bilancia ...
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. Vocabolo arabo significante Dio (inteso come il Dio unico, il Dio del monoteismo) e, con l'islamismo, penetrato presso tutti i popoli musulmani; esso è parimenti usato da cristiani ed ebrei di lingua [...] -Ilāh "il Dio" (per eccellenza); contrazione già esistente nell'Arabia pagana prima di Maometto e forse aiutata nel suo nascere da forme derivino dal vocabolo il, comune a tutte le lingue semitiche antiche per significare Dio.
Il vocabolo Allāh entra ...
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TIBBŌN (ibn Tibbōn; vocalizzazione non sicura)
Umberto Cassuto
N Famiglia ebraica di scienziati e traduttori.
Yehūdāh ben Shā'ūl, nato a Granata verso il 1120, trasferitosi a Lunel nel 1150 circa, e [...] da I. Abrahams, Filadelfia 1927). Il suo trasferimento da un paese musulmano a un paese cristiano in cui la linguaaraba era ignota gli porse occasione di svolgere, per desiderio di amici, una vasta operosità per la traduzione di opere filosofiche ...
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Nome arabo (\arabo\) d'un lungo e ampio mantello da gettare sulle spalle e fornito di cappuccio, che un tempo era usato in molti paesi di linguaaraba, ma che negli ultimi tre secoli circa sembra essere [...] mantello fatto spesso di seta a strisce colorate e d'oro, che fu chiamato burnus per la sua somiglianza col mantello arabo.
Bibl.: R. P. A. Dozy, Dictionnaire détaillé des noms des vêtements chez les Arabes, Amsterdam 1845, pp. 73-80; id., Supplément ...
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. Si chiamano Cabili (fr. Kabyles) gl'indigeni algerini che abitano i gruppi montuosi del Djurdjura e della Chaîne des Babors. Essi posseggono un grande passato avendo dominato nei secoli X e XI il Maghreb, [...] . Le città di Bugia (fino al sec. XV) e di Tizi-Ouzou (fino alla metà del XIX) sono state di linguaaraba: oggi il cabilo ha ricoperto tutto.
I Cabili sono divisi in piccole tribù. Ognuna di queste viene amministrata democraticamente per mezzo di ...
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Chiamato Abucara da scrittori europei dei sec. XVII-XVIII, nato a Edessa e vissuto all'incirca dal 740 all'820 d. C., fu vescovo melchita di Ḥarrān (l'antica Carrhae) nella Mesopotamia occidentale. Letterariamente, [...] il più antico scrittore cristiano che abbia usato la linguaaraba in materia religiosa. Una raccolta di 43 suoi opuscoli C. Bacha, Tripoli di Siria [1905]); un altro trattatello arabo, edito da L. Cheikho nella rivista beirutina al-Mashriq del 1912 ...
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Vocabolo arabo che significa "occhio" e "sorgente". Nel primo senso entra come componente di alcuni nomi onorifici (laqab) di persona usati in Persia: ‛Ain ud-Dawlah "l'occhio della dinastia" (o "dello [...] entra come primo membro nelle composizioni di molti nomi di località in tutti i paesi di linguaaraba; il secondo membro del composto può essere un antico nome arabo del luogo stesso (p. es. ‛Ain Zārah, poco a ESE. di Tripoli di Barberia), oppure un ...
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Esponente del movimento di risveglio spirituale musulmano in Egitto, nato a Mahmūdiyyah (el-Beheirah) nel 1908. Insegnante di linguaaraba e religione (dal 1927) in una scuola elementare di Ismā‛īliyyah, [...] si fece promotore di un movimento mirante a combattere la dilagante ignoranza in materia religiosa, alla quale egli imputò il decadimento sociale e morale degli Egiziani. Coadiuvato da un ristretto gruppo ...
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Poeta, narratore, saggista e italianista giordano, nato da famiglia cristiana a Nā῾ūr nel 1918, morto ad ῾Ammān il 3 ottobre 1985. Dopo aver studiato presso il Seminario patriarcale latino di Gerusalemme, [...] amicizia con i maggiori letterati italiani. Nel 1976 è divenuto segretario della costituenda Accademia giordana per la linguaaraba. Fra le numerose onorificenze ricevute vanno ricordate la medaglia d'argento del ministero per gli Affari Esteri ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...