PISIDIA
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
. La Pisidia, che si stendeva a settentrione della Pamfilia e aveva per vicine a settentrione la Frigia, ad occidente la Lidia e ad oriente l'Isuaria e [...] di Sofular in Pisidia stele funerarie con brevi iscrizioni in una lingua che dovrebbe essere quella degli antichi Pisidî e che è scritta Bisanzio al principio del sec. VIII d. C. (occupazione araba di Antiochia di Pisidia il 713 d. C.).
Il governo ...
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MORI
Giorgio Levi Della Vida
. Con questo nome (derivato dal latino Mauri) gli Spagnoli designarono gl'invasori musulmani che a partire dal 711 occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi [...] , che ha dato origine da una parte al sorgere di una letteratura arabo-cristiana (v. mozarabi), dall'altra a una letteratura arabo-islamico-spagnola, che usa scrittura araba e lingua romanza (v. aljamía). In questa convivenza delle due civiltà l ...
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SINDBAD (Sindibād) il Marinaio
F. G.
Eroe di un ciclo di racconti leggendarî di viaggi, che compaiono inclusi nella raccolta novellistica araba delle Mille e una notte (v.; notti 536-566 nelle edizioni [...] X d. C. dal capitano persiano di mare Buzurg ibn Shahriyār (il testo arabo di questo scritto è stato edito da P.A. v. d. Lith, più tardi di questa data, anche tenendo conto della lingua, che non è quella delle parti più popolareggianti e moderne ...
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MARONITI
Giuseppe Ricciotti
. Sono i membri della comunità civile cattolica, abitanti la regione del Libano nella Palestina settentrionale e dipendenti ecclesiasticamente dal patriarcato d'Antiochia [...] emigrati in Egitto e in America.
I maroniti parlano oggi l'arabo: assai diffusa è la conoscenza del francese, e parecchi conoscono l'italiano. La loro antica lingua siriaca (aramaica), restata nella liturgia, è pronunciata nella forma meno genuina ...
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UIGHURI (in grafia araba uyghur)
Ettore ROSSI
Popolazione turca stanziata già nel territorio che ora è chiamato Mongolia. Gli Uighuri vi dominarono sugli altri Turchi dal 745 d. C.; nel sec. IX, verso [...] , non tutti cronologicamente databili. Solo rispetto all'alfabeto in cui ci fu tramandata una copia (altre due sono in arabo), non per la lingua che è quella dei Turchi Qarākhānidi di Kāshghar (ove fu composto nel 1070 d. C.), si annovera tra gli ...
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FUERO (dal lat. forum)
Pier Silverio Leicht
È un corpo di leggi, da annoverare fra le più importanti fonti del diritto spagnolo.
Il re visigoto Chindasvindo, che regnò nella Penisola Iberica e nelle [...] lo anima contro gli Ebrei e gli eretici. La lingua è gonfia e retorica. Malgrado ciò, il codice di istituti vissero anche nelle consuetudini delle popolazioni cristiane, sotto la signoria araba. Quando più tardi la Spagna fu in buona parte liberata ...
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RONCAGLIA, Aurelio
Giuseppe Tavani
Filologo e critico, nato a Modena l'8 maggio 1917. Dopo gli studi medio-superiori a Modena e la frequenza come interno alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1935-39), [...] l'edizione critica della Chanson de Roland) ai rapporti tra cultura araba e cultura mediolatina, fino ad annettere l'area occitanica con il grammaticali alla lingua dei trovatori e a quella dei trovieri (La lingua dei trovatori, 1965; La lingua d'oïl ...
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GĔNĪZĀH (plur. gĕnīzōt, dal verbo ebraico gānaz, "riporre, serbare")
Umberto CASSUTO
Ripostiglio o magazzino che presso ogni sinagoga suole essere destinato per deporvi, quando siano logori o fuori d'uso, [...] di carattere religioso, per il solo fatto di essere scritti nella lingua della Bibbia. Di solito la gĕnīzāh viene di tempo in tempo sui mercati librarî manoscritti o frammenti di manoscritti ebraici e arabi, di origine per allora ignota, ma che, come ...
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HAUSSA o Hausa
Augustin BERNARD
Carlo TAGLIAVINI
Popolazione del Sūdān centrale il cui dominio è limitato a E. dal Bornu, a O. dal Niger inferiore, a N. dal Sahara, a S. dal Benué. Il nome sembra designare [...] come un miscuglio di elementi sudanesi, berberi ed arabi. Gli stati haussa raggiunsero grande prosperità nei secoli la principale caratteristica del haussa in confronto alle altre lingue africane è lo sviluppo di un genere grammaticale ben ...
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SABII (dall'arabo ṣābi'; al plur. ṣābi'ūn o ṣābi'ah)
Carlo Alfonso Nallino
Sono i seguaci di alcune sette religiose non bene precisabili, delle quali è cenno nei libri arabi e nel diritto musulmano. [...] il massimo posto nella loro religione, la cui lingua liturgica nell'età musulmana sembra fosse il siriaco. cultori di scienze e di filosofia, diedero illustri personaggi alla cultura arabo-musulmana, fra i quali Thābit ibn Qurrah e suo figlio Sinān; ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...